The Crown: Lady Diana, tra favola e realtà
Scopriamo chi era realmente il personaggio che esordisce nella quarta stagione della serie Netflix
La quarta stagione di una delle più acclamate serie Netflix ha introdotto un personaggio amato e fortemente atteso. La serie in questione è The Crown, il personaggio Lady Diana, la giovane principessa dagli occhi blu e dal dolce sorriso che ha conquistato il mondo. La serie ha colto nel segno non solo con l’eccellente caratterizzazione ma anche e soprattutto con la straordinaria interpretazione della giovane attrice Emma Corrin. Ma chi era davvero Lady Diana? La sua, magica ma allo stesso tempo tragica, storia ha conquistato un mondo che vedeva in lei la principessa di una favola moderna. Una favola ben diversa da quella che si è soliti immaginare. Ma cosa ha reso questo personaggio così straordinario, così amato e discusso? In questo articolo proveremo ad analizzare meglio la sua personalità cercando di delineare un ritratto approfondito di questa principessa, con l’aiuto delle sue parole.
Dopo la messa in onda della serie sono seguite diverse polemiche per via della rappresentazione del suo personaggio. L’immagine che ne esce però non sembra essere molto diversa da quella che la stessa Diana ha dato di sé, specie in occasione di un’intervista segreta ed esclusiva che ha portato alla pubblicazione di un libro. Diana è stata solo un’altra delle figure che hanno apparentemente compromesso l’integrità della monarchia. Prima di lei Edoardo VIII e poi Margaret, l’eterna seconda e sorella ribelle. Diversamente da loro, Diana è riuscita a distaccarsi dai reali e sfidare in un certo senso la loro rigida tradizione. Allo stesso tempo però ha fatto sì che il popolo stesso cominciasse, attraverso lei, a vedere la monarchia in maniera diversa. Scopriamo chi era realmente Lady Diana, personaggio presente in The Crown.
Indice
- L’inizio della storia
- Un delicato equilibrio
- La principessa Diana e la famiglia reale
- Il rapporto tra Diana e la stampa
- Diana: fra serie tv e realtà
L’inizio della storia: il matrimonio
Il matrimonio reale può essere interpretato in due modi: come una favola o come una necessità. Carlo era l’erede al trono ma ancora scapolo. Dopo diversi incontri, Diana ottiene anche il consenso da parte della famiglia reale e si annuncia il fidanzamento. Inizia così a crescere intorno a Diana l’interesse dalla stampa e la curiosità del popolo. La serie mostra, nel terzo episodio della quarta stagione, le settimane successive al fidanzamento. È per Diana uno dei periodi più difficili e complessi. Lo stress e le aspettative che la famiglia aveva su di lei la portano a sviluppare una forma di bulimia. Lei stessa parlò del periodo come terribile, psicologicamente teso e appesantito dal fantasma della gelosia per il rapporto mai chiuso tra Carlo e Camilla Parker Bowles. Carlo e Diana erano troppo diversi e quest’ultima, pur entusiasta, era forse troppo giovane per ciò a cui stava andando incontro.
Nell’apparente diversità i due avevano però qualcosa in comune: il bisogno di sentirsi apprezzati. Diana aveva perso l’affetto della madre a seguito del divorzio dei genitori; Carlo è stato cresciuto con rigore e rigidità. La famiglia reale ha fatto del dovere e dell’integrità i suoi principi cardine. L’immagine che tutt’ora abbiamo della Regina è l’incarnazione di questi principi. Nella prima stagione di The Crown, dopo la morte del padre, Elisabetta riceve una lettera della nonna, Maria di Teck che le delinea il futuro. La corona dovrà avere, sempre, la precedenza. Questa è simbolo di stabilità e neutralità. Con queste parole le emozioni si sposano difficilmente. Elisabetta viene cresciuta in questo modo e Carlo dopo di lei. Il loro resta inespresso e qui nascono le prime irreparabili divergenze.
Un delicato equilibrio – Lady Diana in The Crown
Il matrimonio sembra raggiungere un periodo di equilibrio con la nascita del principe William. È come se Diana avesse ritrovato una nuova forza, con lui e per lui. William è il secondo in linea di successione e poco dopo la sua nascita lei e Carlo partono per un tour in Australia. In questa occasione Diana, rompe di nuovo il protocollo: decide di portare William con sé. Ciò che lei stessa dichiarerà nelle interviste è che fin da subito voleva dare ai suoi figli ciò che lei non aveva avuto: affetto. In occasione del tour ciò che emerge però non è solo il suo istinto materno ma anche la sua popolarità. La gente in Australia è ammaliata da ciò che lei e Carlo rappresentano. Diana, soprattutto, rompe la distanza tra chi lei rappresenta e le persone.
Questa sua accessibilità le farà guadagnare poi l’appellativo di principessa del popolo. Ovunque vada la gente è lì per lei, per vederla, parlarle, stringerle le mani o regalarle dei fiori. Grazie all’amore e all’apprezzamento della gente Diana sembra trovare un appiglio, quell’affetto e quella comprensione che nel matrimonio sono venuti meno. Anche se proprio questo affetto finirà per essere un ulteriore elemento che li distanzierà. Diana rappresentava di più la monarchia di quanto lo facesse Carlo, sia sui giornali che per la maggior parte delle persone. Quello precedente alla nascita di Harry fu un altro periodo complesso per Diana e anche Harry, come William, la aiutò ad affrontare le difficoltà. Poco tempo dopo però il matrimonio sembrò giungere ad un punto di non ritorno. Come riporta la serie e come lei stessa riferisce, cominciarono a circolare voci di tradimenti reciproci che segnarono la conclusione della loro favola.
La principessa Diana e la famiglia reale
Il matrimonio di Diana con Carlo non le ha fatto assumere solo il ruolo di principessa ma l’ha resa un membro della famiglia reale. Quella inglese è una delle famiglie reali più conosciute e anche più amate, non solo in Inghilterra, ma anche nel resto del mondo. È interessante vedere come nonostante i tempi siano cambiati questa istituzione continui ad affascinare e ad essere apprezzata dai suoi sudditi. The Crown, nel corso delle sue stagioni, ha affrontato anche questo discorso, ovvero la modernizzazione della famiglia reale. Indubbiamente, Lady Diana ha contribuito in maniera significativa a ciò. Come già accennato, Diana era una persona estremamente sensibile e generosa. Durante i vari viaggi o le semplici occasioni pubbliche si soffermava a parlare con la gente, a stringere mani e regalare sorrisi.
Charles Spencer, il fratello di Diana l’ha descritta come generosa e dedita agli altri, incarnando lo spirito caritatevole degli Spencer. E sarà proprio a questo che Diana si dedicherà per il resto della sua vita. Sarebbe troppo semplice etichettare la famiglia reale come fredda o disinteressata ai suoi sudditi. La differenza tra loro è nel modo in cui si vedono. L’istituzione monarchica è sempre stata avvolta da un’aura di fascino e la figura stessa della Regina è, dal giorno della sua incoronazione, avvolta dalla sacralità. Diana però non sentiva di essere diversa da quelle persone a cui stringeva le mani.
Il rapporto con la stampa – Lady Diana e The Crown
Un altro rapporto estremamente complicato è quello che Diana ha avuto con la stampa. Accettando di sposare Carlo, Diana doveva aspettarsi di essere costantemente sotto i riflettori. La pressione nei suoi confronti fu serrata. Non appena si diffuse la notizia che lei potesse essere la futura principessa del Galles, Diana ha cominciato ad essere assediata, ovunque, da giornalisti e fotografi. Seguita sotto casa, nel tragitto verso la sua auto. All’inizio queste attenzioni potevano essere estremamente lusinghiere per la giovane ma dopo il matrimonio il rapporto con i media si complicherà. Nessun membro della famiglia reale aveva ricevuto tutta questa copertura mediatica; ciò accadde soprattutto perché Diana era concepita a tutti gli effetti come una moderna celebrità.
Lady Diana era un’icona della moda e dello stile: fotografi e giornali erano disposti a tutto pur di avere una sua foto per le copertine. Tuttavia, prima del divorzio, e soprattutto dopo, Diana decise di trasformare in maniera produttiva l’attenzione ossessiva rivoltale dalla stampa, mandando messaggi importanti. Nella serie, come nei documentari, è mostrato uno dei suoi gesti più eclatanti: il contatto con pazienti malati di HIV. Negli anni ’80 la malattia causò un numero significativo di vittime ma insieme a queste si diffuse anche lo stigma. Nel 1987 Diana visitò un reparto di malati di HIV, nel quale strinse mani e abbracciò un uomo malato. Questo suo gesto fu straordinario, poiché distrusse l’erronea convinzione legata alla trasmissione della malattia e soprattutto restituì dignità e umanità ai malati.
Lady Diana e The Crown: tra realtà e serie tv
The Crown è forse una delle poche serie storiche nel vero senso della parola. Ha delle fonti sempre verificabili ed è un prodotto ambizioso che è nato consapevole di tutti i rischi che avrebbe corso nell’avere come oggetto personaggi realmente esistenti. Ciò che questa serie fa è dare un’introspezione a delle persone che tutto il mondo ha sempre percepito come distanti e chiuse dietro il grande cancello di Buckingham Palace. Considerando questo, tutto ciò che il titolo Netflix mette in scena è, nell’80% dei casi, esattamente fedele alla realtà. Rimane pur sempre un prodotto di intrattenimento e come tale prova, quando può, a concedersi delle licenze, arrivando a portare sul piccolo schermo quel 20%. La gran parte di ciò che la serie ha mostrato su Diana è reale, verificabile attraverso le documentazioni scritte o filmate.
Tuttavia alcune sequenze di questa quarta stagione sono frutto dell’invenzione degli autori e hanno contribuito a rafforzare l’amore e l’empatia per ciò che Diana è stata. La rappresentazione forse meno lusinghiera è stata quella di Carlo, a volte ritratto con meno sensibilità. La storia di Carlo e Diana è stata tremendamente complessa e dolorosa, forse l’anti-favola per eccellenza, ironicamente. Diana era solo una giovane donna nel fiore degli anni, indubbiamente non ancora pronta per quel ruolo e per le responsabilità legate ad esso. Diana parlava con gli occhi e in questi si poteva leggere tutto, dalla tristezza alla gioia. Emma Corrin è riuscita a cogliere queste sfumature e a regalare una versione tenera, innocente ma anche sofferente della principessa del popolo, ancora oggi amata e ammirata.