5 Curiosità su Suburra, il film di Stefano Sollima
Eccovi alcune curiosità su uno dei film più acclamati del regista Stefano Sollima: Suburra
Sette giorni all’apocalisse. Così si apre il fortunato film di Stefano Sollima, che con il suo Suburra arrivò in sala, nel 2015, riscuotendo un successo di critica e di pubblico. Durante il tempo che precede l’arrivo dell’apocalisse, vi è una guerra tra chi vuole contendersi i terreni del litorale romano di Ostia. Dal politico corrotto Malgradi, interpretato da Pierfrancesco Favino, al Samurai (Claudio Amendola), da Aureliano Adami, alias Alessandro Borghi, al clan rom degli Anacleti e al Vaticano. Ognuno vuole accaparrarsi la sua parte, e la guerra si fa sempre più sanguinolenta.
Suburra ha incassato più di 4 milioni e 600 mila euro, risultando il 35° miglior incasso della stagione 2015/2016.
Suburra: curiosità sul film di Stefano Sollima
Dopo aver esordito in sala nel 2012 con ACAB – All Cops Are Bastards, ed aver sbancato con la serie tv Romanzo Criminale e Gomorra, rispettivamente del 2008-2010 e 2014, Stefano Sollima ha posto l’accento ancora una volta sulla situazione della società italiana. Lo scandalo Mafia Capitale, di quegli anni, rese Suburra un film assai attuale.
Suburra: curiosità – Il romanzo
Non tutti sanno che la pellicola differisce, in alcuni passaggi, dal romanzo di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini. Due delle differenze fondamentali sono la mancanza di un narratore unico ed il fatto che ci siano meno personaggi rispetto al racconto. Si parla, ovviamente, di una scelta precisa del regista Stefano Sollima, che ha voluto porre l’accento su un gruppo più ristretto di caratteri, per dare forma ad una vicenda più adatta al grande schermo.
Suburra: curiosità – Il Vaticano
Suburra è stato realizzato a Roma, esattamente nei luoghi in cui si svolgono i fatti narrati. Vi è una sola eccezione: le sequenze ambientate in Vaticano, almeno secondo la scrittura e quello che vediamo, in realtà sono girate interamente su un set che ricostruisce le stanze del Regno Papale. La produzione non è riuscita ad ottenere i permessi.
Suburra: curiosità – Il racconto del male
Nel film possiamo notare la presenza di diversi personaggi, ognuno con le sue caratteristiche e le sue peculiarità, disegnate a pennello. C’è qualcosa, però, che li accomuna tutti: la negatività. In Suburra non c’è un personaggio positivo, bensì essi si danno al lusso sfrenato o allo spaccio, alla corruzione o alla malavita organizzata. Non vi è nessuna morale, ma solo la ricerca di raccontare, da parte di Sollima, il male che si cela dietro queste spietate persone.
Suburra: curiosità – Il background di Stefano Sollima
Il regista romano ha raccontato di esser cresciuto sul set di suo padre Sergio, lavorando addirittura come comparsa nel film Il Corsaro Nero. Immerso, ormai, nelle vicende di pirati e cowboy, Sollima è passato al ruolo di cameraman, per poi arrivare alla decisione di diventare un vero e proprio regista. Con la sua figura, il cinema nostrano è arrivato sino agli States, dove egli ha già attirato l’attenzione e dove ha girato, recentemente, Soldado, sequel di Sicario di Denis Villeneuve, ora nelle sale.
Suburra: curiosità – La serie tv
Il film Suburra ha avuto un prequel: nel 2017 Netflix ha distribuito Suburra – La serie, che prende le orme proprio dalla pellicola ispirata al romanzo di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini. Inoltre, ha avuto il merito di essere la prima serie distribuita da Netflix. Tutto molto strano se pensiamo al fatto che il regista, nelle prime interviste rilasciate per la promozione della pellicola, aveva negato che ci fosse in cantiere il progetto di una serialità televisiva. Sempre la piattaforma Netflix, infine, ha fatto debuttare l’opera negli Stati Uniti, in contemporanea con la distribuzione nelle sale nostrane.