Apocalypse Now: 5 curiosità e aneddoti sulla lavorazione del film di Francis Ford Coppola
Casting, riprese e curiosità sul set del cult di guerra del 1979
Era il 1979 quando uscì quello che tutt’oggi è considerato uno dei film di guerra più importanti di sempre: Apocalypse Now di Francis Ford Coppola. Marlon Brando, Robert Duvall e Martin Sheen sono i protagonisti della pellicola – liberamente ispirata a Cuore di tenebra di Joseph Conrad – che si aggiudicò la Palma d’oro al 32° Festival di Cannes. Nel 1980 Apocalypse Now vinse inoltre due premi Oscar, uno per la miglior fotografia e l’altro per il miglior sonoro. Al centro del film il Vietnam e un viaggio nell’oscurità della psiche umana fra Bene e Male. Vediamo ora 5 curiosità e aneddoti sulla lavorazione di Apocalypse Now.
Harvey Keitel, George Lucas e Marlon Brando – Apocalypse Now, curiosità
Il ripensamento su Harvey Keitel. Martin Sheen non accettò subito il ruolo del capitano Benjamin Willard, a causa di altri impegni presi in precedenza. In quel periodo inoltre, l’attore stava combattendo con i suoi problemi di alcolismo. Francis Ford Coppola scelse allora al suo posto Harvey Keitel. Il regista – dopo tre settimane di riprese – si rese conto tuttavia che Keitel non era adatto ad interpretare il ruolo e ricontattò, questa volta con successo, proprio Martin Sheen. Andiamo avanti nel nostro articolo di curiosità sulla lavorazione di Apocalypse Now con un altro dettaglio sulla fase di pre-produzione.
La scelta e il rifiuto di George Lucas. Nel 1974, Coppola chiese all’amico George Lucas di dirigere il film. In quel periodo però, Lucas aveva avuto il via libera per iniziare a girare Guerre Stellari. Francis Ford Coppola iniziò allora a pensare di poter dirigere lui stesso il film e concepì Apocalypse Now come una straordinaria esperienza sia a livello emotivo che visivo.
Marlon Brando sul set. Proseguiamo la nostra breve carrellata di curiosità su Apocalypse Now con qualche aneddoto su Marlon Brando, che nel film interpreta il colonnello Kurtz. Lavorare con Marlon Brando non è stata certamente, per Coppola, un’esperienza facile. Brando, dedito all’abuso di alcol e stupefacenti, non riusciva a memorizzare le battute e il regista dovette più volte modificare la sceneggiatura per adattarla alle improvvisazioni dell’attore. In altre occasioni, lo stesso Coppola suggeriva le battute a Marlon Brando tramite un auricolare. Brando poi non voleva che fosse messo in evidenza il suo sovrappeso; Coppola ancora una volta si adattò alle esigenze dell’attore, aggiustando in questo senso inquadrature e riprese.
Catastrofi naturali, spese esorbitanti e crolli nervosi
Zona di guerra. La nostra quarta curiosità riguarda il set di Apocalypse Now, che diventò una vera e propria zona di guerra a sua volta. Durante le riprese le Filippine vennero colpite da un violento tifone che costrinse Coppola a sospendere i lavori. Non solo, a causa delle malattie tropicali molti membri della troupe e alcuni del cast non riuscirono ad essere sul set per intere settimane. In più molti dei mezzi aerei che vediamo nel film venivano affittati direttamente dall’aviazione filippina. All’epoca delle riprese, le truppe filippine stavano combattendo la guerra civile contro i ribelli musulmani; i mezzi impiegati per il film venivano quindi spesso chiesti indietro.
Stress, esaurimenti nervosi e minacce suicidio. Durante le riprese di Apocalypse Now, Martin Sheen ebbe un violento attacco cardiaco, dovuto in parte al forte stress sul set e in parte a condizioni fisiche precarie a causa dell’abuso di alcol. Sul set poi, circolavano diversi tipi di droghe, assunte per alleviare l’ansia e vincere la stanchezza. Le riprese, che inizialmente sarebbero dovute durare 6 settimane si protrassero per ben più di un anno. Questo portò a varie defezioni nella troupe, a spese esorbitanti e mise a dura prova i nervi di Coppola. Il regista arrivò addirittura a ipotecare la sua casa e i suoi vigneti nella Napa Valley. L’ipoteca fu per Coppola la proverbiale goccia che fece traboccare il vaso; minacciò diverse volte di togliersi la vita e arrivò effettivamente a tentare il suicidio. Il regista perse oltre 30 chili, cadde in depressione e rischiò la separazione dalla moglie Eleanor.