Big Little Lies – La forza e la tenacia delle donne
Big Little lies è stata la serie rivelazione dello scorso anno, grazie anche ad un cast che ha contribuito in gran parte al suo successo. Infatti Reese Witherspoon, Nicole Kidman, Shailene Woodley e Laura Dern hanno dato vita a personaggi completi, in cui ognuno di noi può immedesimarsi. La serie è basata sul romanzo Piccole Grandi Bugie di Liane Moriarty ed è diretta Jan-Marc Vallée per una produzione firmata HBO.
Big Little Lies porta sul piccolo schermo il mondo delle donne con tutte le sue sfaccettature (passioni, amori, famiglia, violenze ed abusi). Serie attualissima con protagoniste donne e madri dispregiate, diffamate, sole contro gli uomini; che cercano il loro posto in una piccola cittadina come Monteray. Big Little Lies rappresenta una rivincita per il mondo femminile che vogliono riscoprire la propria libertà e al propria autonomia, sia come madri che come semplici donne.
Big Little Lies – La rivincita delle donne
Non una sola donna al centro della scena ma cinque protagoniste che dominano la serie sotto ogni aspetto. Una serie Tv completamente basata sul mondo femminile; vengono riprese le paure, le passioni e gli amori di donne che sono prima di tutto madri, le quali spendono tutta la loro energia nei confronti dei figli e della famiglia. Vengono rappresentate donne determinate che combattono contro la morale bigotta e chiusa di una piccola cittadina della California. Le protagoniste, anche se non lavorano e si occupano solo di figli e famiglia, sfatano comunque il mito della donna casalinga e sottomessa alla volontà dell’uomo. Sono forti, fiere e tenaci di fronte alle ingiustizie e ai semplici problemi della quotidianità.
Tematiche più che attuali
Durante lo sviluppo dei 7 episodi della serie, predomina sempre di più il tema degli abusi e della violenza sulle donne. In un contesto attuale in cui le lotte e le marce contro la violenza sono all’ordine del giorno, Big Little Lies mette in scena una tematica forte senza renderla scontata. Anzi ci arriva piano senza strafare e senza scadere nell’ordinario. La prima donna che ne viene colpita è Celeste Wright (Nicole Kidman) che subisce maltrattamenti dal marito Perry (Alexander Skarsgård); la seconda è la giovane mamma single Jane Chapman (Shailene Woodley) stuprata e poi messa incinta da uno sconosciuto. Le due donne affrontano la violenza allo stesso modo: dapprima sono vittime dei loro uomini, non confessano i propri abusi ma li negano e non cercano aiuto; poi prima da sole poi assieme si fanno coraggio, si confidano ed affrontano le loro paure e la realtà dei fatti.
Due storie che rispecchiano totalmente la realtà e nelle quali milioni di donne si riscoprono. Sono madri che affrontano la vita sole e che amano alla follia i propri figli. Hanno un senso di protezione talmente forte nei loro confronti che tacciono sulle violenze subite per paura di ferirli o traumatizzarli. Tralasciano il proprio benessere per quello dei figli, accettando ogni tipo di violenza. Celeste e Jane sono estremamente forti e coraggiose, combattono le loro battaglie non solo contro gli uomini che le tartassano ma anche contro la società che vuole che tacciano per non creare scandali.
Vivono infatti in una cittadina in cui regna l’apparenza e la menzogna; in cui ognuno invidia la vita degli altri senza conoscere appieno ciò che si cela davvero all’interno delle mura domestiche. Uno scenario comune a moltissime donne di tutto il mondo. È finzione sì, ma il loro comportamento può essere preso come esempio per milioni di donne che ancora hanno paura di confessare le violenze che subiscono. È un tema sul quale per tanto tempo si è taciuto e che finalmente trova il suo giusto spazio.
La cosiddetta “solidarietà femminile”
Le cinque donne protagoniste sono dapprima separate e divise dal contesto in cui vivono, intraprendono relazioni d’amicizia senza svelare nulla del loro passato. All’apparenza sembrano donne perfette e felici, ma ognuna di loro ha delle piccole grandi bugie dietro le quali si nascondono; e una volta svelate e crollate mostrano un animo umano che le fa avvicinare tra di loro. Diventano solidali l’una con l’altra, si fanno forza assieme, capiscono e comprendono ciò che ognuna di loro ha passato.
Soprattutto lo si nota con i personaggi di Renata Klein (Laura Dern) e Bonnie Carlson (Zoe Kravitz). Le due si mantengono lontane dalle tre donne protagoniste: Celeste, Jane e Madeline, ma poi si scopriranno alleate nella lotta contro Perry (marito di Celeste). Infatti la scena finale della serie ricca di intensità, vede tutte le cinque protagoniste unite. Si sono lasciate alle spalle tutti i dissapori, le liti e gli screzi che le ha viste coinvolte durante le prime puntate, per unirsi e farsi coraggio a vicenda.
Perché l’unione fa la forza, perché uniti si può affrontare ogni genere di ingiustizia. Questo è il messaggio di fondo di Big Little Lies: le donne non devono farsi la guerra tra di loro, per ragioni futili, ma essere solidali e unite. Molte donne oggi sono sole a combattere per la loro indipendenza e per i loro diritti, quando invece dovrebbero fare fronte comune. La serie è una bella scossa per il mondo maschilista di Hollywood. Si accompagna perfettamente a tutti i movimenti #timesup e #metoo che stanno portando avanti tantissime attrici e non solo. È un manifesto alla solidarietà femminile e insegna chiaramente come noi donne unite siamo più forti!
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