BlacKkKlansman: il film di Spike Lee tra passato e presente
Spike Lee e la piaga del razzismo dilagante
Andrà in onda questa sera alle 21.05 su Iris BlacKkKlansman, film di Spike Lee vincitore del Gran Premio Speciale della Giuria a Cannes 2018. Sei candidature agli Oscar del 2019, fra cui quella per il miglior regista (una prima volta per Lee). Nel cast John David Washington, Adam Driver, Topher Grace e Laura Harrier. BlacKkKlansman racconta la vera storia di Ron Stallworth (Washington), che nel 1979 diventa il primo poliziotto afroamericano di Colorado Springs. Stallworth ottiene un incarico come detective e si infiltra nel Ku Klus Klan; per telefono si finge bianco e con le sue esternazioni cariche di odio razziale riesce addirittura ad entrare in contatto col leader del KKK, David Duke (Grace). Ad aiutare il detective nell’indagine c’è Flip Zimmermann (Driver), che presenzia agli incontri del KKK fingendosi Stallworth. È l’inizio di un piano folle, in cui Stallworth e il suo segreto sono costantemente in pericolo.
C’è tutto Spike Lee in BlacKkKlansman, film stratificato e ricchissimo di spunti, dal ruolo del cinema nella società alla piaga infetta del razzismo. Quella sul razzismo è una dissertazione frutto di una visione matura, compiuta, che arriva da decenni di analisi e riflessioni su questo tema. La storia è ambientata alla fine degli anni Settanta, ma Spike Lee la cala alla perfezione nella contemporaneità, incastrandola nel presente come il pezzo di un puzzle. BlacKkKlansman è arrivato nelle sale cinematografiche statunitensi nell’agosto del 2018, a un anno dagli scontri di Charlottesville e dalla morte di Heather Hayer.
BlacKkKlansman, Spike Lee e la riflessione sul razzismo oggi
Nell’agosto del 2017 la città universitaria di Charlottesville in Virginia fu teatro degli scontri tra esponenti dell’estrema destra americana e gruppi antirazzisti. Il 12 agosto Heather Hayer, che partecipava al corteo contro le manifestazioni del Ku Klux Klan e dell’Alt-right, morì investita James Alex Fields Jr. Il 20enne membro dell’estrema destra si lanciò sul corteo con la sua auto, uccidendo Heather e ferendo decine di manifestanti. All’epoca Spike Lee stava ultimando le riprese di BlacKkKlansman. Lee decise di inserire le immagini reali di quegli scontri alla fine del film, rivolgendosi prima alla famiglia di Heather Hayer.
“Ho telefonato ai parenti della ragazza” ricorda Spike Lee “e ho chiesto loro di poter inserire le immagini della loro figlia schiacciata solo perché stava manifestando il suo desiderio di vivere in pace. Vivere in pace insieme ai suoi fratelli di un altro colore, di un’altra religione. Perché il razzismo crescente è anche contro gli ebrei e le altre minoranze. E questo non succede solo in America. Il razzismo sta crescendo ovunque nel mondo. BlacKkKlansman è un film contro questa deriva a destra che sta prendendo il nostro mondo. […] I film sono la mia arma; storie, come questa, che viene dal passato e si incastra nel presente“.