Cenerentola: 5 curiosità sul classico Disney
Con l’arrivo delle feste, c’è la riscoperta dei grandi classici d’animazione. Eccovi 5 curiosità su Cenerentola, il grande classico Disney!
“I sogni son desideri di felicità…” inizia così uno dei motivetti più conosciuti del cinema d’animazione: Cenerentola. Chi non l’ha canticchiato almeno una volta? In tanti hanno sognato di poter indossare la famosissima scarpetta di cristallo e fantasticato di sposare il principe azzurro. Ma purtroppo certe cose accadono solo nelle favole, e noi dobbiamo fare i conti con la realtà.
Cenerentola è un classico del cinema d’animazione. La fiaba di una dolce ragazza che dalla campagna sposa il bel principe azzurro e diventa regina è una delle storie che più appassionano grandi e piccini da sempre. Cenerentola è il classico Disney per eccellenza, che ancora dopo ben 68 anni dalla sua prima apparizione al cinema tiene incollati davanti allo schermo milioni di persone. È una storia di cui non se ne ha mai abbastanza e di cui si conoscono poco i retroscena. Se siete curiosi di scoprire cosa si cela dietro un cult dell’animazione, eccovi 5 curiosità su Cenerentola.
5 curiosità su Cenerentola
La trama di Cenerentola è nota a tutti, ma pochi sanno quale sia la vera trama da cui il film d’animazione Disney è tratto. Sia i fratelli Grimm che Charles Perrault diedero due versioni della fiaba che conosciamo noi oggi, da cui poi Walt Disney prese spunto per la sua versione animata del 1950. Cenerentola è una ragazza orfana che si ritrova a vivere con la matrigna e due sorellastre dopo la morte del padre. Le tre donne schiavizzano la ragazza alla quale viene affidato il soprannome di Cenerentola, per il fatto di essere sempre sporca di cenere. La sua vita è sconvolta all’improvviso quando il re annuncia che ci sarà un ballo a corte. A Cenerentola dapprima le viene vietato di partecipare, ma grazie all’aiuto della fata madrina riesce ad accedervi. Al ballo conosce il principe e i due si innamorano all’istante, ma la magia della fata madrina finirà purtroppo allo scoccare della mezzanotte. Cenerentola scappa dal principe, e durante la fuga perde una scarpetta. Il principe l’indomani farà di tutto per ritrovare la ragazza che indossava la scarpetta di cristallo.
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Ritorno alla gloria passata
I Walt Disney Studios prima dell’uscita di Cenerentola, conobbero una grave crisi dovuta alla seconda guerra mondiale. Infatti, negli anni del conflitto Walt Disney decise di produrre solo piccoli corti per allietare la popolazione americana, vista anche la scarsità di capitale. Dopo la fine della guerra Disney decise che era tempo di rilanciare i propri studi e di farli tornare alla gloria di un tempo. Decise così di produrre Cenerentola. La favola classica dei fratelli Grimm avrebbe avuto il compito di rilanciare il brand e se il film animato non avrebbe condotto ai risultati previsti, i Disney Studios avrebbero dovuto chiudere per sempre. Ma Cenerentola ebbe il successo preannunciato e diventò in poco tempo un classico d’animazione salvando l’azienda di Walt Disney.
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Veri attori come modelli
Negli anni 50, periodo di grande fioritura per i Wlat Disney Studios, la tecnologia per il disegno animato era molto limitata. Infatti, tutti i cartoni animati venivano disegnati a mano seguendo dei modelli in carne ed ossa. I disegnatori per creare i personaggi Disney che tanto amiamo, si ispiravano a delle persone reali così da avere un modello da seguire per ogni fotogramma. Oggi la produzione di cartoni animati è molto diversa, grazie alla computer grafica è molto più semplice creare dei personaggi di un tempo. Questa tecnica venne utilizzata per tanto tempo all’interno dei Walt Disney Studios, fino alla nascita delle più moderne tecnologie. Se oggi la produzione di un film animato richiede pochi mesi, un tempo poteva impiegare anche anni interi.
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Una voce per due cattive
Agli inizi dei Walt Disney Studios i capitali e le persone che vi lavoravano erano abbastanza scarsi. Per questo motivo molti dei doppiatori dei personaggi venivano utilizzati per più di un ruolo. Com’è accaduto per esempio per la doppiatrice della matrigna. Eleanor Audley doppiò non solo Madame Tremaine, ovvero la matrigna in Cenerentola, ma anche Malefica, la strega cattiva de La bella addormentata nel bosco. Curioso è il fatto che anche la voce italiana della matrigna fosse la stessa di quella di Malefica, ovvero quella di Tina Lattanzi.
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L’altro volto di Cenerentola
Il film animato di Cenerentola vanta diverse scene eliminate. Una tra le più note ritrae Cenerentola intenta ad ascoltare di nascosto un dialogo tra le sorellastre e la matrigna. Le tre discutono sul ballo della sera precedente e sulla misteriosa ragazza che ha danzato con il principe per tutta la notte. Cenerentola è ripresa mentre ridacchia e sghignazza alle spalle delle tre donne pensando a come nessuna di loro l’abbia riconosciuta. Successivamente la scena fu eliminata perché Walt Disney la ritenne troppo fuorviante, poiché avrebbe reso la ragazza meno dolce ed innocente agli occhi dello spettatore.
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Sperimentazioni cinematografiche
Durante il montaggio e la produzione del film si sperimentò un nuovo tipo di montaggio sonoro per i film animati. Walt Disney stesso pensò di far cantare ad IIene Woods la canzone Canta Usignolo. Durante la registrazione della colonna sonora le armonie sono state registrate su una seconda e terza traccia, separatamente quindi dalla voce. Questa tecnica venne adottata per la prima volta su Cenerentola, per poi essere utilizzato ancora oggi in gran parte dei film d’animazione.