Il Cinema delle icone: 6 grandi attori caratteristi
5) Carlo Pisacane
Carlo Pisacane, nativo di Napoli e noto come Capannelle, è nativo del 1889, e ha esordito nel Cinema muto. È stato un attore tipicamente caratterista, avendo interpretato in più di 70 commedie sempre ruoli esuberanti ed eccentrici.
Il suo film d’esordio è “La tavola dei poveri”, del 1932, per la regia di Alessandro Blasetti. Successivamente partecipa a “Paisà”, di Roberto Rossellini; “I soliti ignoti”, di Mario Monicelli, del 1958; “Audace colpo dei soliti ignoti”, di Nanny Loy; “Caccia alla volpe”, di Vittorio De Sica e “Operazione San Gennaro”, di Dino Risi.
Ha inoltre lavorato in alcune pellicole con Totò e Franco e Ciccio. La sua ultima apparizione cinematografica risale al 1972, in “Fratello sole, sorella Luna” di Franco Zeffirelli.
Muore a Roma soli due anni dopo, all’età di 85 anni.
6) John Michael Turturro
Statunitense, classe 1957, Turturro è un attore caratterista, regista, doppiatore e sceneggiatore, con cittadinanza e origini italiane (il padre era originario di Bari e la madre di Agrigento).
Partecipa all’incirca ad un centinaio di produzioni, tra Cinema e televisione, e grazie alle sue capacità e al suo carisma, viene scritturato da registi del calibro di Spike Lee, con il quale ha alle spalle una cospicua collaborazione; Martin Scorsese; I Fratelli Cohen; Woody Allen e Ron Howard.
Il suo esordio cinematografico avviene nel 1985, grazie alla regista Susan Seidelman, nel film “Cercasi Susan disperatamente”. Successivamente partecipa a “Dentro la Grande Mela”, di Tony Bill; “Il grande Lebowski”, del 1998; “Secret Window”, del 2004, affiancando Johnny Depp e alla saga di “Transformers”, del regista Michael Bay.
In televisione, invece, partecipa a “Miami Vice”, con la quale ha fatto il suo esordio sul piccolo schermo; “Detective Monk” e alla mini-serie “The Night Of”.
Fa il suo debutto alla regia nel 1992, con la pellicola “Mac”, cui seguono “Romance & Cigarettes” e “Passione”, dei quali è anche sceneggiatore e interprete.
“Passione” è stato presentato nel 2010 alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, ed esplora la musica napoletana, in cui compaiono anche Fiorello e Massimo Ranieri.