Donnie Darko: spiegazione del film cult con Jake Gyllenhaal
Alla scoperta del significato di Donnie Darko, il film di Richard Kelly che ha consacrato Gyllenhaal come attore e che ad oggi lascia ancora dubbi negli spettatori.
In questo articolo noi di Film Post proveremo a dare una spiegazione a Donnie Darko, il film di Richard Kelly con Jake Gyllenhaal uscito nel 2001. È stata una di quelle pellicole che ha diviso sia il pubblico che la critica, facendo ancora molto parlare di sé. Le diverse affascinanti interpretazioni a cui si presta la storia sono state il vero successo del film. Nel 2004 la versione director’s cut ha introdotto 20 minuti di scene aggiuntive per cercare di spiegare alcuni dei misteri del film. Tra scienza e fantascienza alcune delle interpretazioni che cercano di dare un senso a Donnie Darko attingono alle teorie dei viaggi nel tempo e degli universi paralleli. C’è forse un qualcosa di Stephen Hawking ma anche diversi spunti fittizi.
Come già detto il misterioso significato di Donnie Darko con il suo finale ambiguo a cui ancora oggi si cerca di dare una spiegazione è stato il principale motivo per cui l’opera ha avuto tanto successo negli anni a venire. Si tratta comunque di una storia ricca di tematiche e spunti di riflessione, con protagonista un giovane ma già bravissimo Jake Gyllenhaal. Il nostro intento non è di certo quello di spiegare le complesse teorie dei viaggi nel tempo ma semplicemente dare varie interpretazioni al film. Con questo articolo cercheremo quindi di dare una spiegazione a Donnie Darko analizzando le teorie maggiormente condivise anche alla luce della versione director’s cut dove la pellicola di Richard Kelly assume un significato più univoco.
Indice
- Le varie teorie
- La filosofia dei viaggi nel tempo
- Il significato di Donnie Darko
- Considerazioni finali
Donnie Darko spiegazione e significato: le varie teorie
Prima teoria: il sogno
La più semplice e immediata spiegazione di Donnie Darko è che si tratti di un sogno. Il fatto che Donnie si risvegli nel suo letto e si metta a ridere fa pensare che il suo sia stato solo un brutto incubo. Questa prima interpretazione per quanto affascinante è sicuramente la più scontata e debole. La caduta del motore e i personaggi inquadrati a fine film che sembrano ricordare tutto fanno subito pensare che ci sia un qualcosa di più complesso da spiegare. Forse un sogno premonitore? Questa prima teoria è stata messa in discussione dopo la diffusione della versione director’s cut e del libro di Roberta Sparrow (alias Nonna Morte).
Seconda teoria: la schizofrenia
Donnie soffre di schizofrenia paranoide. È depresso, ha numerosi incubi, soffre di allucinazioni visive ed uditive. Spesso vive distaccato dalla realtà, talvolta deriso ed isolato dagli altri. In base a questa interpretazione di Donnie Darko l’intera storia è frutto di allucinazioni prodotte da una mente malata. Ma anche in questo caso non si spiega la caduta del motore a fine film.
Terza teoria: il loop temporale
Questa fan-theory ritiene che il significato di Donnie Darko sia ricollegato alla formazione di un loop temporale. Il mondo è condannato a ripetersi all’infinito e rivivere i 28 giorni in cui è rimasto imprigionato. Viaggiando nel tempo Donnie può tentare di spezzare questo circuito chiuso ricollegando gli eventi iniziali e finali. Sebbene sia più veritiera rispetto alla prime due è comunque un’ipotesi che semplifica molto il senso del film lasciando molti misteri irrisolti.
Quarta teoria: l’universo Tangente
Veniamo ora al cuore di questo articolo: la teoria dell’Universo Tangente come spiegazione di Donnie Darko. Questa ipotesi ha acquisito particolare spessore dopo la diffusione della director’s cut nel 2004. È la più complessa ma anche la più completa delle teorie, quella verso la quale vuole spingerci il regista sebbene il film (specie nella versione originale) lasci sempre spazio a molteplici livelli di lettura. La teoria dell’universo tangente è il fulcro di questo articolo. Per spiegarla dobbiamo citare l’opera fittizia di Roberta Sparrow, La filosofia dei viaggi nel tempo che il professore di scienze regala a Donnie. Questo (brevissimo) libro di fantasia è stato inserito nella versione estesa e diffuso in rete. Con la director’s cut il regista ha tentato di approfondire il tema aggiungendo elementi fondamentali per dare un senso alla storia. Di seguito riportiamo i suoi capitoli con spiegazione annessa, fondamentale per capire il significato di Donnie Darko.
La filosofia dei viaggi nel tempo in Donnie Darko
Capitolo 1 L’UNIVERSO TANGENTE
“L’universo primario è in grave pericolo. Guerra, epidemie e disastri naturali sono frequenti. La morte arriva per tutti noi. La quarta dimensione è un costrutto saldo, sebbene esso non sia impenetrabile. Quando il tessuto della quarta dimensione diventa corrotto gli incidenti sono incredibilmente rari. Se sopraggiunge un universo tangente, esso sarà altamente instabile e riuscirà a sostenersi per non più di alcune settimane. Eventualmente esso collasserà su se stesso dentro l’universo primario, formando un buco nero capace di distruggere tutto l’esistente.”
La quarta dimensione temporale è l’Universo primario, quello in cui viviamo e in cui si trovano i personaggi ad inizio e fine film. L’universo tangente altro non è che un universo parallelo al primario, si crea quando il tempo diventa corrotto. È estremamente instabile e pertanto collasserà creando un buco nero in grado di distruggere anche l’universo primario. L’universo tangente è quello in cui si svolge gran parte del film, del tutto identico al primario ma spostato indietro di circa 28 giorni.
“28 giorni, 6 ore, 42 minuti, 12 secondi.. ecco quando il mondo finirà”
Capitolo 2 ACQUA E METALLO
“Acqua e metallo sono elementi chiave del viaggio nel tempo. L’acqua è l’elemento di barriera per la costruzione dei portali temporali usato come passaggio dagli universi al vortice tangente. Il metallo è l’elemento di transizione per la costruzione dei vascelli artefatti.”
Il concetto del viaggio nel tempo è l’elemento più semplice da capire nel film anche senza ricorrere alla lettura delle pagine del libro di Roberta Sparrow. Per viaggiare nel tempo occorrono due cose: acqua in grado di creare un portale (wormholes) ed un oggetto metallico come veicolo (il motore del boeing).
Prof. Monnitoff: … ecco secondo Hawking un wormhole potrebbe rappresentare la scorciatoia per saltare tra due regioni dello spazio-tempo lontane tra loro
Donnie: quindi per il viaggio nel tempo serve un astronave o qualcosa che vada oltre la velocità della luce e che trovi uno di questi wormhole
Prof Monnitoff: i principi base del viaggio nel tempo sono questi, hai la tua navicella e la tua porta, il mezzo può essere qualsiasi cosa, di solito è un’astronave..
Donnie: come la DeLorean
Prof Monnitoff: qualsiasi veicolo metallico
Capitolo 3 L’ARTEFATTO ED IL VIVENTE
“Quando sopraggiunge un universo tangente, quelli che vivono vicino al vortice si ritroveranno nell’epicentro di un pericoloso mondo nuovo. Gli artefatti forniscono il primo segno che un universo tangente è sopraggiunto. Se un artefatto sopraggiunge, il vivente lo recupererà con grande interesse e curiosità. Gli artefatti sono formati come una punta di freccia di un’antica civiltà Maya o come una spada di metallo del medioevo europeo. Gli artefatti che ritornano all’universo primario sono spesso collegati ad una iconografia religiosa, mentre la loro apparizione sulla Terra sembra sfidare ogni spiegazione logica. L’intervento divino è considerato l’unica conclusione logica per l’apparizione dell’artefatto.”
L’artefatto è il motore del Boeing, la sua comparsa è causa e segnale della creazione di un Universo Tangente. Nessuno conosce la provenienza del motore dal momento che proviene dal futuro di un universo parallelo. Appartiene ad un aereo che si deve ancora schiantare; questo è il paradosso che corrompe la quarta dimensione generando così un Universo Tangente.
Elizabeth D. : non sanno da dove viene quel motore
Capitolo 4 IL RICEVITORE VIVENTE
“Il ricevitore vivente è scelto per guidare l’artefatto nella posizione per il suo viaggio di ritorno all’universo primario. Nessuno sa come o perché il ricevitore verrà scelto. Il ricevitore vivente ha spesso il dono dei poteri della quarta dimensione. Questi includono maggiore forza, telecinesi, controllo mentale e la capacità di evocare fuoco e acqua. Il ricevitore vivente è spesso tormentato da sogni terrificanti, visioni e allucinazioni uditive durante il suo tempo dentro l’universo tangente. Coloro che circondano il ricevitore vivente, noti come i manipolati, avranno paura di lui e proveranno a distruggerlo.”
Il ricevitore vivente è Donnie Darko, il suo compito è “dare una logica” alla caduta del motore del Boeing (artefatto) nell’Universo Primario; questo permetterebbe di risolvere il paradosso temporale e chiudere l’ Universo Tangente senza che questo collassi distruggendo tutto. Donnie ha dei poteri sovrannaturali ma nel film non ci vengono chiaramente mostrati, probabilmente per lasciare libera l’interpretazione. Gli indizi sono molteplici: l’accetta piantata nel metallo della statua (maggiore forza), il distacco del motore del Boeing (telecinesi), la creazione del wormhole nel finale (capacità di evocare l’ acqua)…
I riferimenti al controllo di acqua e fuoco sono diversi come ad esempio l’allagamento della scuola o l’incendio alla casa di Jim. In quanto ricevitore vivente soffre di incubi, allucinazioni visive ed uditive che lo rendono diverso. Viene stigmatizzato dalla società in cui vive (i manipolati viventi)
Dott.ssa Thurman: Donnie soffre di quelle che vengono comunemente dette allucinazioni.. è una patologia comune per uno schizofrenico paranoide..
Capitolo 5 I MANIPOLATI VIVENTI
“I manipolati viventi sono spesso gli amici più stretti e i vicini del ricevitore vivente. Essi sono inclini a comportamenti irrazionali, bizzarri e spesso violenti. Questo è lo sfortunato risultato del loro compito, che è di assistere il ricevitore vivente nel riportare l’artefatto all’universo primario. I manipolati viventi faranno tutto per salvare se stessi dall’oblio.”
Amici e familiari di Donnie sono i manipolati viventi. In una serie di eventi non dipendenti da loro sono utilizzati dal ricevitore vivente (Donnie) per portare l’artefatto indietro nel tempo nell’universo primario. Non sono consapevoli di nulla.
Capitolo 6 IL MORTO MANIPOLATO
“I manipolati morti sono più potenti del ricevitore vivente. Se una persona muore nella dimensione tangente, essi possono contattare il ricevitore vivente attraverso il costrutto della quarta dimensione. Il costrutto della quarta dimensione è fatto di acqua. I manipolati morti manipoleranno il ricevitore vivente usando il costrutto della quarta dimensione (vedi appendice A e B). I manipolati morti prepareranno spesso una trappola di sicurezza per il ricevitore vivente per assicurare che l’artefatto sia riportato senza incidenti all’universo primario. Se la trappola di sicurezza ha successo, il ricevitore vivente è lasciato senza scelta all’uso dei suo poteri della quarta dimensione per spedire l’artefatto indietro nel tempo nell’universo primario prima che il buco nero collassi su se stesso.”
Frank viene ucciso da Donnie nell’Universo Tangente e questo gli consente di diventare il “morto manipolato”, dotato di poteri ben superiori a quello del ricevitore vivente. Può così tornare indietro nel tempo per guidare Donnie Darko. Lo scopo finale è far viaggiare l’artefatto primario indietro nel tempo nell’universo primario.
Non è ben chiaro cosa sia la trappola di sicurezza, può prestarsi a numerose interpretazioni. La trappola di sicurezza è un qualcosa che serve per assicurarsi che il ricevitore vivente rispedisca l’artefatto nell’universo primario. Potrebbe riferirsi alla morte di Gretchel; infatti a questa consegue l’uccisione di Frank che diventa il morto manipolato. Non solo, la morte di Gretchel spinge Donnie a far tornare l’artefatto nell’universo primario in modo da chiudere quello tangente ed evitare il collasso. Nell’universo primario, indietro nel tempo rispetto al tangente, Gretchel sarà di nuovo viva. Non è chiaro come mai Gretchel non si trasformi in un morto manipolato pur essendo morta in un Universo Tangente.
Gretchel: “pensa se uno potesse tornare indietro nel tempo, prendere tutti i momenti neri e dolorosi e rimpiazzarli con qualcosa di meglio…”
Capitolo 7 SOGNI
“Quando i manipolati si svegliano dal loro viaggio nell’universo tangente, essi sono spesso assillati dall’esperienza nei loro sogni. Molti di loro non ricorderanno. Quelli che ricordano il viaggio sono spesso sopraffatti da una profondo rimorso per il rimpianto delle azioni seppellite nei loro sogni, la sola evidenza fisica seppellita dell’artefatto stesso, tutto quello che rimane del mondo perduto. Un antico mito ci racconta del guerriero Maya ucciso da un punta di freccia caduta da una scogliera dove non c’erano eserciti, nessun nemico da trovare. Abbiamo detto del cavaliere medievale, misteriosamente trafitto da una spada che non aveva ancora costruito. Abbiamo detto che queste cose avvengono per una ragione.”
Nella scena finale del film sulle note della splendida Mad World di Gary Jules i vari personaggi si svegliano nel cuore della notte; ci troviamo finalmente nell’universo primario, 28 giorni prima dell’incidente aereo. Per loro è come se fosse stato un sogno vivido. Le loro espressioni ci fanno capire che i manipolati viventi hanno memoria delle azioni e dei fatti che si sono svolti nell’universo tangente. C’è chi prova inquietudine, chi piange, chi si tocca un occhio dove ha ricevuto un proiettile.
Il significato di Donnie Darko
Dopo aver analizzato e commentato i brevi capitoli del libro di Roberta Sparrow proviamo a mettere un po’ di ordine nella trama e cercare una spiegazione a Donnie Darko. Ripercorriamo dunque la storia per sommi capi e interpretiamo i vari episodi utilizzando quest’ultima teoria dell’Universo Tangente tratta dal libro di fantasia la filosofia dei viaggi nel tempo.
2 ottobre 1988, universo primario. Il tessuto temporale viene corrotto dalla comparsa inspiegabile di un motore di un boeing (artefatto) che proviene dal futuro (ben 28 giorni dopo). La comparsa del motore ha creato un paradosso nell’universo primario, generando così un universo tangente. Il paradosso è legato alla caduta di un motore di un aereo che ancora si deve schiantare. Donnie (ricevitore vivente) viene salvato da Frank (morto manipolato) che lo attira fuori casa; ci troviamo già nell’universo tangente. Frank annuncia la fine del mondo in circa 28 giorni, questo perché l’universo tangente che si è appena creato è fortemente instabile e destinato in poco tempo a collassare su se stesso creando un buco nero in grado di distruggere anche la realtà primaria.
Donnie, guidato da Frank, deve creare dei presupposti che “giustifichino” la materializzazione del motore nell’universo primario per risolvere il paradosso temporale e chiudere l’universo tangente. L’arco di tempo che abbraccia la storia si svolge nell’universo tangente; nessuno conosce la provenienza del motore per il semplice fatto che proviene dal futuro, da un aereo che ancora deve schiantarsi. Nessuno è consapevole di trovarsi in un universo tangente, neanche Donnie che raggiugnerà questa consapevolezza solo in seguito. Frank spinge Donnie ad allagare la scuola perché in questo modo avrà occasione di conoscere Gretchel. Abbiamo già un segno indiretto dei suoi superpoteri quando viene ritrovata un’accetta saldamente piantata in una statua di metallo.
Nonna Morte
Andando avanti con la storia gli amici indirettamente suggeriscono a Donnie l’idea di scrivere una lettera a Nonna Morte. Dopo aver parlato con Frank dei viaggi nel tempo Donnie ne parla con il suo professore di scienze ricevendo in dono il libro di Roberta Sparrow. Apprende in questo modo la teoria dei viaggi nel tempo e dell’universo tangente. Nel frattempo gli atti vandalici nella scuola costano il posto di lavoro alla professoressa di lettere, rea di aver fatto leggere ai suoi studenti libri diseducativi. Questo crea i presupposti per una conversazione dove la professoressa darà un altro indizio chiave a Donnie, la parola cellar-door. Un wormhole guida Donnie all’interno della sua casa fino a trovare una pistola da utilizzare successivamente per uccidere Frank e creare il morto manipolato. Sempre guidato da Frank brucia la casa di Jim Cunningham.
Come conseguenza la professoressa di ginnastica non potrà accompagnare le ragazze Sparkle Motion a Los Angeles. Sarà quindi la madre di Donnie a partire con le ragazze mentre suo marito è fuori città. Questo consente di organizzare una festa di Halloween in casa Darko. Tutto è finalizzato per creare i presupposti che permetteranno a Donnie di incontrare ed uccidere Frank così che possa tornare come morto manipolato. Ricordando la parola cellar-door (la porta della cantina) Donnie va con Gretchel e i suoi amici (i manipolati viventi) nella cantina di Roberta Sparrow sperando di trovare altri indizi. Dopo l’aggressione dei bulli della scuola arriva in macchina Frank. Nonna Morte si ferma davanti alla cassetta della posta a leggere la lettera scritta da Donnie evitando così di essere investita. Gretchel invece viene colpita a morte (la trappola di sicurezza).
Frank
Donnie, rabbioso, uccide Frank che morendo in un universo tangente diventa il morto manipolato, essere con poteri straordinari. Questo gli consente di tornare indietro di 28 giorni (dal 30 al 2 ottobre) per salvare Donnie dalla caduta del motore e poterlo guidare nella risoluzione di questo complicato puzzle. Nella scena finale Donnie utilizza (o manipola) una tempesta per accelerare il motore che (grazie alla telecinesi) stacca dall’aereo in cui volano sua madre e sua sorella. La scena del film lascia ancora una volta libera l’interpretazione: sono i poteri di Donnie che staccano il motore oppure è la tempesta? Questo evento è molto importante perché viene mostrato quell’incidente aereo sconosciuto 28 giorni prima.
Utilizzando i poteri dell’acqua (in quanto ricevitore vivente) crea un wormhole e spedisce il motore indietro nel tempo di 28 giorni, nell’Universo Primario. In questo modo risolve il paradosso della comparsa del motore dando un senso a tutto. L’universo tangente si chiude, Donnie rimane schiacciato dal motore nell’universo primario. I manipolati hanno coscienza degli accadimenti avvenuti nell’universo tangente, come se fossero stati dei brutti sogni. Il Frank che vediamo nelle scene finali è quello “vero”. Il saluto tra la madre di Donnie e Gretchel a fine film rafforza questa ipotesi e chiude la pellicola.
La morte di Donnie – Spiegazione Donnie Darko
Nonostante la versione director’s cut faccia un po’ di luce sul significato di Donnie Darko molti passaggi rimangono ancora di libera interpretazione. Tra questi la morte di Donnie a fine film. Le ipotesi sono molte. Probabilmente Donnie vuole accettare il suo destino. Frank ad inizio film lo salva solamente perché lui (per motivi ignoti) è il ricevitore vivente e deve riposizionare adeguatamente nel tempo l’artefatto per risolvere il paradosso temporale. Una volta compiuta la sua missione deve seguire il suo destino, rimanere schiacciato dal motore. Ci sono vari dialoghi che alludono a “percorsi stabiliti” e “voluti da dio” che possono rafforzare questa ipotesi così come anche la presenza dei wormholes che prefigurano i movimenti delle persone.
Donnie: Ma queste porte potrebbero apparire ovunque? In qualsiasi momento?
Prof. Monnitoff: No, questo credo sia difficile. No, quello cui tu ti riferisci è un atto di Dio.
Donnie: Ma se Dio controlla il tempo è tutto prestabilito.
Prof. Monnitoff: Non ti seguo più…
Donnie: Ogni essere vivente si muove su un sentiero già tracciato, ma se uno vedesse il proprio sentiero fino in fondo potrebbe vedere il futuro. E questa non è una specie di viaggio nel tempo?
Prof. Monnitoff: Beh, c’è una contraddizione nel tuo discorso: se potessimo vedere il nostro destino, avere davanti l’immagine di ciò che sarà, avremmo allora la facoltà di scegliere se tradirlo o no, questo destino. E per il solo fatto che esiste questa possibilità nessun destino si potrebbe considerare “prestabilito”.
Donnie: Non se si viaggia lungo il sentiero di Dio.
Prof. Monnitoff: Non credo di poter continuare questa conversazione…
La lettera a Roberta Sparrow
Inoltre nella lettera scritto a Roberta Sparrow Donnie allude alla speranza di poter comprendere e contemplare il senso dell’esistenza dopo la morte.
“Cara Roberta Sparrow, ho letto a fondo il suo libro e ci sono molte cose che vorrei chiederle, a volte ho paura di quello che lei potrebbe dirmi, e a volte ho paura che lei mi dica che non è tutto frutto della fantasia …posso solo sperare che la risposta mi arrivi nel sonno, e spero anche quando il mondo finirà di poter tirare un sospiro di sollievo perché ci sarà tanto da contemplare avidamente.”
Secondo un’altra fan-theory la morte di Donnie Darko è necessaria per evitare tutti gli spiacevoli eventi che sarebbero accaduti se lui fosse rimasto in vita (come la morte di Gretchel…). Tale teoria è poco veritiera in quanto la catena di eventi si è verificata solo grazie all’influenza di Frank, non più presente come morto manipolato nell’universo primario a fine film.
Spiegazione Donnie Darko: La storia con Gretchel
Non sappiamo se durante la storia Donnie abbia la consapevolezza di dover seguire il suo destino e rimanere schiacciato dal motore (ipotesi altamente probabile considerando tutti i discorsi sul destino). Che senso avrebbe allora la storia con Gretchel? Considerando che si consuma in un Universo Tangente da chiudere è una storia destinata a scomparire e non esistere mai.
La figura di Gretchel è fondamentale per almeno due ragioni. La sua morte (pianificata da Frank, il morto manipolato) potrebbe servire per convincere Donnie a rispedire l’artefatto indietro nel tempo nell’universo primario. Questo permetterebbe di chiudere l’universo tangente in cui Gretchel è morta e salvare il primario dove Gretchel è ancora viva.
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Inoltre la storia con Grecthel consente a Donnie di provare l’amore prima di morire. Più volte nel film viene ribadito il concetto della morte e la paura di morire solo. La storia con Gretchel è importante per affrontare il suo destino e non sentirsi solo nel momento della morte.
Dott.ssa Thurman: Donnie che ti ha detto Roberta Sparrow?
Donnie: ogni creatura quando muore sulla Terra è sola.
Dott.ssa Thurman: E che cosa hai provato?
Donnie: Ho pensato a Kelly, il mio cane. È morto quando avevo otto anni. Si andò a rintanare sotto il portico.
Dott.ssa Thurman: Per morire.
Donnie: Per essere solo…
Dott.ssa Thurman: Tu ti senti solo in questo momento?
Donnie: Non lo so… O meglio, vorrei credere il contrario, ma non… Non ho mai avuto nessuna prova, quindi… Ho anche smesso di discuterne, tanto se anche passassi tutta la vita a ragionare, studiare, valutare i pro e i contro, alla fine non avrei prove comunque, e allora tanto vale non discuterne più. Eh… è assurdo.
Dott.ssa Thurman: La ricerca di Dio è assurda?
Donnie: Lo è, se ognuno muore da solo.
Dott.ssa Thurman: Questo ti spaventa?
Donnie: Non voglio restare solo.”
Chi è veramente Donnie Darko? – Spiegazione Donnie Darko
Donnie è un ragazzo disturbato con problemi di salute mentale, tendenzialmente depresso e non compreso da gran parte della gente che lo circonda. È un ragazzo stigmatizzato dalla società in cui vive. Questo è motivo di sofferenza per lui. Nonostante tutto è sincero ed estremamente intelligente. Ha una certa avversità nei confronti di chi semplifica la vita, dei bigotti e della falsità. Entra inevitabilmente in empatia con altra gente emarginata e sofferente come Nonna Morte o Cherita.
“Ti prometto che tutto questo un giorno finirà..”
Le allucinazioni visive ed uditive di cui soffre lo fanno etichettare come schizofrenico-paranoide, eppure, stando alla teoria del libro di Roberta Sparrow, sarebbero manifestazioni dovute al suo stato di ricevitore vivente.
Alcune fan-theory vogliono Donnie Darko come una sorta di deus ex machina investito da superpoteri per salvaguardare l’umanità. Il regista si diverte a suggerire diversi indizi delle sue capacità magiche ma lascia sempre il pubblico con il beneficio del dubbio e della libera interpretazione.
“Gretchen: Donnie Darko che razza di nome è, è strano. Sembra il nome di un supereroe…
Donnie: Chi ti dice che non lo sia?”
A prescindere di quale teoria si decida di sposare Donnie Darko è il vero eroe della storia, una persona buona che difende i deboli e si sacrifica per il bene dell’umanità.
Il significato di Donnie Darko: conclusioni
Tutte le interpretazioni presentate in questo articolo non sono mai state confermate o smentite dal regista e sono solo alcune delle possibili. Nonostante la director’s cut abbia chiarito diversi aspetti sono molte le cose che rimangono poco chiare. Donnie Darko probabilmente non ha (e non deve avere) una spiegazione unica; è un film a tratti drammatico e a tratti divertente con anche una storia d’amore. Ognuno può vederci quello che vuole ed interpretare il significato del film come meglio ritiene. In questo senso la versione director’s cut penalizza la pellicola in quanto rende il senso della storia meno ambiguo. Nonostante le diverse versioni e le varie teorie il film di Richard Kelly rimarrà sempre avvolto da un velo di mistero con i suoi molteplici livelli di lettura perché questo, forse, è il vero significato di Donnie Darko.