Come è nato lo star-system hollywoodiano: la storia di Florence Lawrence
In che modo è nato lo star-system come noi lo conosciamo oggi? Per scoprirlo bisogna ripercorrere la storia di Florence Lawrence, colei che fu la prima star del cinema
La nascita dello star-system hollywoodiano deriva dalla storia di Florence Lawrence, costellata dai tre momenti di lancio, fama e tragedia
Hollywood: la culla dello star-system
Ad ogni ora di ogni giorno è possibile leggere su internet e su qualunque rivista patinata (e non solo) alcuni succulenti gossip sugli attori e le attrici di Hollywood.
I grandi stilisti non vedono l’ora di vestire i corpi delle attrici più richieste del momento, e naturalmente c’è anche chi non vede l’ora di venerarne la bellezza oppure di stroncarla.
Così qualunque red carpet di ogni manifestazione cinematografica diventa quasi una sfilata di moda di Haute Couture ricca di abiti scintillanti, accessori piumati, scarpe gioiello e gioielli preziosi.
La leggerezza di Lily Collins in Elie Saab al Festival del Cinema di Roma nel 2014, la sofisticata eleganza di Julia Roberts in Valentino agli Oscar nel 2001, l’intramontabile raffinatezza e dolcezza del Givenchy indossato da Audrey Hepburn agli Oscar del 1954.
In molti si ricorderanno di queste impeccabili scelte di stile, ma in quanti sanno per quale film Lily Collins si era presentata al Festival del Cinema di Roma? E grazie a quale film Audrey e Julia sono diventate le vincitrici del premio Oscar?
Allo stesso tempo, i siti di gossip e non solo sono sempre a caccia di scandali, di foto sconvenienti e di pettegolezzi. Quindi tutti conoscono le vicende sentimentali della coppia Jolie-Pitt, tutti sono a conoscenza dei sette matrimoni di Liz Taylor e le foto osé di Jennifer Lawrence hanno fatto il giro di molti cellulari.
Questo significa che una persona può essere a conoscenza dell’altezza, del peso, della vita sentimentale, dei precedenti penali, della famiglia e dell’infanzia di un qualunque attore o di una qualunque attrice e non aver mai visto un suo film (purtroppo).
Signori e signore, questo è lo star-system oggi. Ma è sempre stato così? Dagli albori del cinema? In verità all’inizio del XX secolo la situazione era ben diversa.
Erano numerosi i cortometraggi muti realizzati principalmente come forma di sperimentazione, per trovare nuovi ed innovativi modi di utilizzare la luce, per evolvere le primitive tecniche di montaggio e per inventare tutte quelle illusioni che oggi chiamiamo “effetti speciali”. In tutto questo, però, il termine attore ancora non compare.
O meglio, esistevano di certo, ma non aveva importanza alcuna l’identità di queste persone. Si vedevano numerosi attori sullo schermo ma nessuno di questi aveva un nome, nessuno aveva una storia, nessuno conosceva i retroscena e non c’era materiale su cui costruire dei chiacchiericci da bar.
Come si passò dall’anonimato totale allo star-system che conosciamo oggi? Tutto iniziò da Florence Lawrence.
La storia di Florence Lawrence
Florence Lawrence nacque ad Hamilton, in Canada, nel 1890. Nel corso della sua vita apparve in più di 270 film, e sono numerosi i soprannomi attribuitegli nel corso degli anni. Ma andiamo per ordine.
La madre della Lawrence, Lotta Lawrence, fu attrice e direttrice della Lawrence Dramatic Company e fece debuttare la figlia a soli tre anni su un palcoscenico teatrale. Terminati gli studi, Florence tentò di essere inserita nella realtà teatrale di Broadway, ma con scarso successo.
Allora, dopo aver adottato il cognome della madre, fece il suo debutto cinematografico nel 1906 in un film per la Vitagraph (compagnia cinematografica importantissima nel periodo del cinema muto, che nel 1925 venne rilevata dai fratelli Warner – fondatori della contemporanea Warner Bros.) per la quale girò, nello stesso anno, altre 38 pellicole.
Ciò che le permise però di avere una certa notorietà fu il ruolo della figlia di Daniel Boone (esploratore statunitense) nel film di Thomas Edison “Daniel Boone”. Venne scritturata assieme alla madre, e vennero pagate 20 dollari a settimana per due settimane. Nel 1907 e nel 1908 prese parte ad altre 13 pellicole, per le quali venne selezionata specialmente grazie alle sue doti di cavallerizza.
Il suo volto divenne familiare, ma nessuno conosceva il suo nome. Questo perché né attori, né registi, né produttori, né sceneggiatori apparivano nei titoli di inizio o di coda dei film per circa i primi 15 anni dell’industria cinematografica. Gli studi cinematografici pullulavano di lettere di fan che chiedevano di svelare i nomi di quei bellissimi volti visti sul grande schermo, ma il fatto di tenerlo nascosto aveva una finalità stabilita dalla Edison Trust, fondata nel 1908. La Edison Trust (oggi chiamata Motion Picture Patents Company) era un monopolio che raccoglieva le grandi compagnie produttive statunitensi e temeva che, rivelando l’identità degli attori, essi avrebbero richiesto compensi maggiori.
La sua bravura e la sua bellezza non passarono inosservate, e un’altra casa cinematografica si dimostrò interessata a lei: la Biograph. Il direttore della Biograph, D.W. Griffith, ci mise un po’ di tempo a scoprire la sua identità per i motivi sopra citati. Dopo averla finalmente trovata, le offre un compenso di 25 dollari settimanali (contro i 20 offertale dalla Vitagraph): naturalmente la Lawrence accetterà di lavorare con Griffith e girerà con lui circa 60 film.
Tutto ciò avvenne nel 1908, anno in cui convolò a nozze con Harry Solter, attore che lavorava alla Biograph.
La bravura della Lawrence si faceva insistentemente notare, e l’attrice venne soprannominata semplicemente “Biograph Girl”, ovvero “La ragazza della Biograph”. Nel 1909 ricopre il ruolo di Mrs. Jones nel primo serial di commedie “Jones”, raggiungendo una grande popolarità.
Il lancio: la nascita di una stella
La Lawrence e il marito decidono di rivolgersi ad altri studios per nuove opportunità lavorative ma, una volta scoperti dalla Biograph, vengono licenziati.
Nel 1909 iniziarono a lavorare per la IMP, ovvero la “Independent Moving Pictures Company of America”, compagnia indipendente che operava al di fuori del monopolio della Edison Trust e, quindi, al di fuori della legge. Naturalmente il suo lavoro venne attaccato dalle rivendicazioni legali delle altre case cinematografiche ma, grazie alla popolarità della Lawrence e alle strategie di marketing del suo fondatore, non colò mai a picco.
Fu proprio Laemmle, il fondatore della IMP, a fare di Florence Lawrence la prima stella della storia del cinema. Ecco come:
Per pubblicizzare Florence, fa girare la voce che l’attrice sia morta in un incidente stradale a New York, attirando così l’attenzione dei media. La notizia viene prontamente smentita dallo stesso che fa pubblicare sui giornali una foto della Lawrence accompagnata da alcune didascalie che la dicono perfettamente sana (e in vita) e in procinto di girare “The Broken Oath”, nuovo film della IMP. Laemmle organizza per Florence una visita a Saint Louise per farla ammirare dal vivo dai suoi ammiratori e, naturalmente, per promuovere il film in questione.
Ed è proprio in questo momento che nasce lo star system: il nome di Florence Lawrence diventa conosciuto da tutto il pubblico cinematografico, ed è la prima volta in cui compare il nome di un’attrice sulle locandine di un film.
La (breve) fama di Florence Lawrence
A star was born. L’attrice spicca il volo e, dopo 11 mesi di collaborazione con la IMP (con la quale girò circa 50 film), inizia a lavorare con altri registi prestigiosi della Vitagraph e dei Lubin Studios.
Nel 1912 Florence e il marito decidono di iniziare a collaborare nuovamente con Laemmle e formarono una nuova compagnia, la “Victor Film Company”, in cui la donna veniva pagata 500 dollari a settimana, diventando l’attrice più pagata del momento. Grazie a questo nuovo benessere economico, l’attrice compra 50 acri di terreni dandosi al giardinaggio.
Sempre nello stesso anno, però, iniziano gli screzi tra la Lawrence e il marito, che si concludono con la decisione di ritirarsi dalle scene.
La tragedia
Ritornò sulle scene qualche anno dopo, nel 1915, per la “Victor film Company”. Durante le riprese di “Pawns of Destiny” fu vittima di un grave incidente causato da un incendio, per il quale risentì pesanti conseguenze fisiche nonostante le quali venne comunque obbligata dal marito a ritornare al lavoro. I due divorziarono e a soli 29 anni la stella di Florence Lawrence si spense perché costretta ad assentarsi dalle scene a causa delle ferite riportate, che si trasformarono permanentemente in una lunga e profonda cicatrice sotto al mento.
Negli anni successivi si sposò altre due volte, e prese parte ad alcuni lungometraggi in ruoli non accreditati o in piccole parti.
Il 28 dicembre 1938 si suicidò con un cocktail letale, dopo aver lasciato un biglietto con la scritta “I am tired. Hope this works.” Venne seppellita presso il cimitero di Hollywood, ma solo dal 1991 -grazie al contributo di uno sconosciuto attore inglese- è stata posta una lapide che la ricorda come “The first movie star”.
Ah, però! Sempre interessanti questi pezzi di storia del cinema!
Ciao!
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