Il cavaliere oscuro: Heath Ledger e la genesi del Joker
Heath Ledger e la sua leggendaria interpretazione di Joker
Siamo nel 2008 quando esce nelle sale cinematografiche Il cavaliere oscuro (The Dark Knight), secondo capitolo della trilogia di Christopher Nolan dedicata a Batman. Il film è il seguito di Batman Begins del 2005, mentre il terzo e ultimo capitolo della trilogia, Il cavaliere oscuro – Il ritorno (The Dark Knight Rises), esce nel 2012. Apprezzatissimo dal pubblico e dalla critica, il film ricevette due premi Oscar; miglior montaggio sonoro e miglior attore non protagonista (postumo) a Heath Ledger. E proprio la performance di Heath Ledger è la punta di diamante di Il cavaliere oscuro. Quello di Joker è stato l’ultimo personaggio portato sul grande schermo dall’attore australiano, scomparso il 22 gennaio 2008 poco dopo il termine delle riprese del film.
Lo studio del personaggio – Il cavaliere oscuro, il Joker di Heath Ledger
Il Joker di Heath Ledger in Il cavaliere oscuro è diventato un personaggio che, grazie all’interpretazione incredibile dell’attore, ha segnato la storia del cinema contemporaneo. Per vestire i panni del celebre villain, Ledger ha messo letteralmente anima e corpo nella preparazione. Il ruolo richiedeva senza dubbio uno studio approfondito della psicologia del personaggio e una dedizione assoluta e completa. Per prepararsi alla parte, Heath Ledger rimase chiuso per più di un mese in una stanza d’albergo. Passò il tempo ad andare a fondo di ogni dettaglio del suo personaggio sotto ogni angolazione; studiò il look, la risata, la voce, i gesti, i tic nervosi. L’attore annotava i suoi pensieri, le sue idee e le sue fonti di ispirazione in un diario; in questi appunti è tracciata a grandi linee la genesi del suo Joker.
La ricerca della perfezione in ogni dettaglio
Uno degli aspetti più inquietanti del personaggio di Joker è senza dubbio il trucco sul volto, dominato dall’iconico, grottesco “sorriso”. La protesi che Heath Ledger indossava in Il cavaliere oscuro era composta da tre pezzi in silicone che insieme costituivano i profondi solchi ai lati delle labbra. La protesi continuava a staccarsi ogni volta che Ledger doveva muovere la bocca per parlare; l’attore doveva quindi continuamente sistemarla muovendo le labbra e la lingua. Questo gesto dettato da una necessità è diventato uno dei tratti distintivi del Joker di Heath Ledger, un vero e proprio tic nervoso che conferisce ulteriore realismo al personaggio. Per quanto riguarda la voce e l’articolazione dei suoni, invece, sembra che Heath Ledger abbia studiato la tecnica dei ventriloqui, utilizzando il suo stesso corso come una sorta di cassa di risonanza.
Heath Ledger mise la sua meticolosità e attenzione a ogni dettaglio anche nella preparazione di una delle scene più memorabili di Il cavaliere oscuro; la scena dell’interrogatorio, la prima che Ledger e Christian Bale hanno girato insieme. È stato Christopher Nolan a sottolineare come l’attore australiano puntasse al massimo del realismo nel mettere in scena lo scontro fisico tra Batman e Joker. Pare infatti che Ledger abbia chiesto a Bale di colpirlo nella maniera più realistica possibile. A tale proposito, Nolan ha sottolineato come lo scontro fisico tra i due sia stato sapientemente coreografato, ma che l’impatto di Ledger contro le varie superfici fosse assolutamente autentico.
Il confronto con Jack Nicholson e il primo incontro con Michael Caine – Il cavaliere oscuro, il Joker di Heath Ledger
Per il ruolo di Joker in Il cavaliere oscuro, Christopher Nolan non ha mai avuto alcun dubbio o incertezza riguardo la scelta di Heath Ledger. Lo stesso, tuttavia, non si può dire per i fan di Batman; in particolare, per tutti coloro che avevano particolarmente apprezzato la performance di Jack Nicholson nel ruolo e un Joker con quelle caratteristiche. Lo stesso Jack Nicholson si dichiarò sorpreso e per niente entusiasta della scelta di Heath Ledger per la parte. Ledger, dal canto suo, ha sempre sostenuto che un confronto con il Joker di Jack Nicholson non avrebbe avuto ragione d’essere. Fin dal primo momento l’attore aveva ben chiara in mente la visione di Nolan per il suo villain; sapeva come avrebbe dovuto recitare e che il suo Joker sarebbe stato un personaggio del tutto nuovo.
Michale Caine non aveva mai avuto occasione di incontrare Heath Ledger prima di girare Il cavaliere oscuro. L’enorme lavoro sul personaggio, la passione e il talento di Ledger hanno colpito l’attore inglese fino al punto di lasciarlo turbato. Caine – che nel film interpreta il maggiordomo Alfred – ha sottolineato come Ledger fosse così calato nella parte da risultare perfetto. I due si sono incontrati per la prima volta durante una prova, nell’ascensore che porta all’appartamento di Batman; Ledger è andato incontro a Caine gridando e quest’ultimo si è spaventato al punto da rimanere letteralmente senza parole.
Quando si pensa a Jack Nicholson in quella parte non si riesce a pensare a nessuno in grado di raggiungere tali livelli, ma Heath è stato ancora più terrificante. La prima volta che ci siamo visti, durante le prove, eravamo nell’ascensore. Lui mi è venuto incontro gridando; mi sono spaventato così tanto da dimenticarmi improvvisamente le battute che dovevo recitare.