3 motivi per vedere Roma di Cuarón al cinema
Vi proponiamo di seguito una lista di motivi per cui andare a vedere Roma di Cuaròn nelle sale cinematografiche
Roma. Il film di Alfonso Cuarón, definito da molti un vero e proprio “gioiello cinematografico”, ha lasciato a bocca aperta tutta Venezia ’75 riuscendo a portarsi a casa il prestigioso Leone d’Oro, più che meritato. Cuarón torna finalmente a parlare della sua amata patria, il Messico (dopo Y Tu Mamà Tambièn), e lo fa con la cura e la sincerità che lo contraddistingue.
Il film uscirà nelle sale per un periodo molto breve, solamente dal 3 al 5 dicembre, grazie alla distribuzione da parte della Cineteca di Bologna, per approdare definitivamente sulla piattaforma Netflix il 14 dello stesso mese. Solo una cosa vi possiamo dire: non perdetevelo ma soprattutto vedetelo al cinema. Non ve ne pentirete. Partendo dal presupposto che l’esperienza in sala sia di per sé unica, ci sono film che devono essere visti al cinema e Roma è uno di questi. Qui sotto vi proponiamo una lista di motivi per cui vale la pena vedere Roma al cinema e non in televisione.
1. La fotografia – Roma di Cuarón
Primo motivo in assoluto per vedere un film come Roma al cinema è la fotografia. La scelta del bianco e nero dona una sorta di aura di autenticità all’opera di Cuarón. Possiamo affermare che sia proprio il bianco e nero a giocare la carta vincente nel film. Questa scelta non “invecchia” di certo la pellicola, anzi, la rende attuale nonostante la storia raccontata possa essere, per certi versi, lontana da noi in fatto di tempo e luogo.
Suggeriamo di vedere Roma in sala in quanto la fotografia del film, presentata sullo schermo cinematografico, riporta l’immagine in modo più completo rispetto a quella di una comune televisione. Diventa, quindi, più interessante cogliere ogni dettaglio del fotogramma, reso in maniera a dir poco magistrale dalla regia di Alfonso Cuarón. Inoltre, il gioco di luci e i contrasti può essere assaporato in maniera più evidente e travolgente durante la fruizione del film in sala.
2. Il sonoro – Roma
Il sonoro in Roma è veramente strepitoso. Almeno per quanto riguarda l’esperienza vissuta in sala. In alcune sequenze sembra quasi di essere assieme ai protagonisti e questo è dovuto, in larga parte, all’utilizzo dei suoni, dei rumori, dei sospiri. In effetti, oltre al bianco e nero, a contribuire a rendere più vero il film di Cuarón è proprio il suono.
Il suono assordante dell’infrangersi delle onde del mare, il brusio di sottofondo della città, il cinguettio degli uccelli, il rumore di un aeroplano che sorvola Roma, il quartiere di Città del Messico. Tutti questi suoni sono riportati sullo schermo esattamente come li sentirebbe uno dei personaggi. Cuarón, attraverso il sonoro,e non solo, sembra prenderci per mano per lasciarci immergere in una realtà che lui conosce molto bene, e riesce perfettamente nel suo intento. Lo spettatore non diventa che un passante che osserva la vita di Cleo da un posizione non distaccata, al contrario, ben vicina.
3. L’atmosfera di intimità – Roma di Cuarón al cinema
Cuarón porta sullo schermo una vicenda intima, privata, malinconica. Allo spettatore sembra quasi di sbirciare attraverso il buco della serratura una storia che commuove e parla alle persone. La trama segue la vita di Cleo (Yaritza Aparicio), una giovane ragazza che lavora come domestica presso una famiglia borghese di Città del Messico durante gli anni ’70. A fare da cornice e bersaglio della critica del regista, è la società dell’epoca e il rapporto “servo-padrone” di cui la giovane è l’emblema.
Cuarón scandaglia l’umanità in modo disarmante attraverso il personaggio di Cleo e riesce a stabilire un legame tra lo spettatore e questa umile ragazza in modo semplice ma efficace. La situazione di intimità che si viene a creare nella sala cinematografica, però, può provocare lo stesso effetto sul divano di casa? Non ne siamo così certi. L’atmosfera che avvolge il pubblico, che si ritrova unito ad assistere ad una serie di eventi così privati, non può di certo essere la stessa di una persona che guarda il film di fronte ad un televisore, per non dire un computer. Si viene a creare uno speciale clima quasi di familiarità, coesione e commozione che lascia lo spettatore estasiato di fronte alle immagine presentate.
Roma è veramente qualcosa di troppo grande e maestoso per essere visto sullo schermo di casa. Deve essere visto su di uno schermo che gli dia la giustizia che merita. Nonostante i giorni siano solamente tre, noi vi incitiamo ad entrare in quelle sale per vivere un’esperienza unica e indimenticabile.