Oscar 2018: i grandi esclusi dalla categoria Miglior Film!
Siamo quasi arrivati agli Oscar 2018. Come ogni anno, arrivati al periodo in cui vengono annunciate le nomination agli Oscar, sorgono mille dubbi e altrettanti scontri ideologici. E la categoria principale, presa maggiormente in considerazione per tali scontri non può che essere quella per il Miglior Film. Tra i grandi nomi che spiccano in questa edizione, accanto a perle come “Dunkirk“, “Tre Manifesti a Ebbing, Missouri” e “La Forma dell’Acqua“, non notiamo molti dei film che avrebbero potuto (secondo il gradimento di critica e pubblico) stare nei magnifici 10.
Perché 10? Perché è proprio il numero massimo di nomination consentite in questa categoria: ma l’Academy continua a sorprendere inserendo solo 9 nomi all’interno, come lo scorso anno. E quest’anno erano davvero in molti a darsi battaglia per quell’ultimo possibile posto. In questo articolo elenchiamo 10 film che secondo FilmPost avrebbero potuto far parte dei nominati per Miglior Film agli Oscar 2018.
Oscar 2018: gli esclusi dalla categoria Miglior Film
I, Tonya
Il primo film che meritava di entrare tra le nomination per Miglior Film agli Oscar 2018 è senza dubbio “I, Tonya“, di Craig Gillespie. Il film si basa sulla storia di Tonya Harding e sullo scandalo sportivo che la coinvolse nel 1994. I Tonya ottiene tre nomination tra cui quella per la Migliore Attrice non protagonista ad Allison Janney. Spicca tra tutte quella per Miglior Attrice protagonista a Margot Robbie, alla sua prima nomination, che interpreta eccellentemente la pattinatrice protagonista del film. Un prodotto davvero molto meritevole che avrebbe pure meritato di concorrere per la categoria più importante.
Madre!
All’ultimo Festival di Venezia ha diviso pubblico e critica, tutti in sala erano confusi e regnava il disaccordo. Sicuramente “Madre!” ha fatto e continuerà a far discutere, ma resta comunque uno dei prodotti più validi dello scorso anno, snobbato dall’Academy.
L’ultimo prodotto di Darren Aronofsky, con Jennifer Lawrence e Javier Bardem, inquieta e affascina, ci porta all’interno di un contesto e una storia macabra e tenebrosa. Forse l’apogeo di un regista i cui film vanno assolutamente visti perché fondamentali per la comprensione totale di “Madre!”. Visto isolato dall’opera del regista rischia di diventare una versione del nuovo millennio di “Rosemary’s Baby“. Si fa tanta fatica a vederlo senza nomination a questi Oscar 2018.
Un sogno chiamato Florida (The Florida Project)
La carriera di Willem Dafoe continua a regalare bellissime interpretazioni. Quest’ultima gli vale pure la nomination come Miglior Attore non protagonista a questi Oscar 2018. Peccato che però non aiuta “The Florida Project” ad entrare nella lista dei candidati a Miglior Film, spiazzando la critica che lo vedeva tra i “frontrunner”. Una bellissima storia, il ritratto di una condizione sociale e di una località relegata al margine di Disney World. Un dramma tra gli hotel di periferia. Con una splendida fotografia, questo piccolo grande prodotto, del regista indipendente Sean Baker, avrebbe meritato sicuramente di più.
The Disaster Artist
Dopo la vittoria come Miglior Attore in un film commedia o musicale, agli ultimi Golden Globe, probabilmente James Franco sentiva l’aria di nomination agli Oscar 2018.
Così non è stato. E la casualità vuole che poco prima delle nomination sia stata divulgata una notizia legata a delle presunte violenze da parte di Franco. Che lo scandalo abbia condizionato la mancata candidatura? Fa ridere non solo pensare che probabilmente la miglior commedia dell’anno non è inserita tra i nominati a Miglior Film ma che il suo protagonista non sia neanche tra i candidati a Miglior Attore. Forse “The Disaster Artist” semplicemente non sarà stato di gradimento, ma ci si può consolare sapendo che questa geniale intuizione, basata sull’irriverente storia dietro “The Room”, ha ricevuto la nomination per il Miglior adattamento (Sceneggiatura non originale).
Blade Runner 2049
Definito “flop”, la grande prova di coraggio di Denis Villeneuve forse non soddisfa se paragonato al predecessore, il “Blade Runner” di Ridley Scott. Ma dopo trent’anni viene fuori un inno all’immagine oltre le aspettative, che cattura e immerge lo spettatore in uno splendido spettacolo visivo. “Blade Runner 2049“ non a caso riceve nomination in molte delle categorie tecniche di questi Oscar 2018, con una fotografia incredibile e una scenografia che, grazie anche agli effetti speciali amministrati alla perfezione, ci prende pienamente. Forse sì, in fase di produzione era previsto un ruolo più di spessore all’interno di questa 90esima cerimonia degli Oscar, ma non va sminuito per questo un grande prodotto, comunque tra i vertici cinematografici dello scorso anno.