Parla con lei: 5 curiosità sul film di Pedro Almodovar
Film del 2002 vincitore di un premio Oscar e di un Golden Globe
Toccante, provocatorio, estremo: tre aggettivi che ben si prestano per definire a grandi linee Parla con lei, quindicesimo film di Pedro Almodóvar, uscito nel 2002, in un periodo cruciale nella carriera del regista. Si tratta infatti del primo film realizzato da Almodóvar dopo essersi aggiudicato il premio Oscar per il miglior film straniero con Tutto su mia madre. Parla con lei – di cui di seguito vi proponiamo 5 curiosità – ha vinto nel 2003 il premio Oscar per la miglior sceneggiatura originale e il Golden Globe per il miglior film straniero.
Roberto Benigni. Mentre scriveva la sceneggiatura di Parla con lei, pensando al personaggio di Benigno, Almodóvar aveva in mente Roberto Benigni. È stato lo stesso regista a dichiararlo, aggiungendo che qualora non avesse trovato un altro attore adatto alla parte, si sarebbe rivolto al collega e amico italiano. Per il ruolo di Benigno, la scelta di Pedro Almodóvar è caduta su Javier Cámara, che si è dimostrato perfetto per la parte.
Le accuse degli animalisti. I tori sanguinanti che vediamo nel film durante le corride sono animali veri, feriti gravemente anche nella realtà. Un gruppo di animalisti di Madrid ha tentato di sporgere denuncia contro Almodóvar per maltrattamento; il regista si è difeso sostenendo di aver avuto il permesso di uccidere i tori direttamente dai proprietari.
Storie di ordinaria follia. Tutti conosciamo la famosa scena del breve film muto in bianco e nero. Benigno descrive ad Alicia le immagini che gli spettatori vedono sullo schermo. La scena mostra un uomo che dopo aver assunto un farmaco sperimentale preparato dalla sua donna diventa via via sempre più piccolo. L’uomo decide di entrare nel corpo della donna e non uscirne più. Questo piccolo film si presta a diverse interpretazioni, chiare nel corso della pellicola. La curiosità che forse alcuni non sanno è che un racconto simile a quello messo in scena in Parla con lei si trova anche in Storie di ordinaria follia di Charles Bukowski.
La scelta di Darío Grandinetti. Una delle ragioni che hanno spinto Almodóvar a scegliere Darío Grandinetti per il ruolo di Marco è stato il suo talento interpretativo nel piangere. A tale proposito, il regista ha aggiunto che Grandinetti è “l’attore che piange meglio di tutti nel cinema”. Per Almodóvar le lacrime, quando è un uomo a piangere, nascondono un mistero affascinante. Grandinetti, sempre a detta del regista, nel pianto ha un talento superiore ad Antonio Banderas che pure, secondo Almodóvar, è imbattibile nell’esprimere dolore senza lacrime.
Gli uomini e la tragedia. Chiudiamo questa piccola carrellata di curiosità su Parla con lei con una considerazione di Almodóvar sul genere di film che tende ad associare alla figura degli uomini. “Sembra che gli uomini mi ispirano le tragedie” ha dichiarato il regista in occasione dell’uscita del film. Parla con lei è un chiaro esempio di come i film di Almodóvar con protagonisti maschili siano quasi sempre drammatici, tragici. Una caratteristica che il regista rimanda a un’evoluzione della sua visione, alla maturità e alle considerazioni che la vita lo ha portato a fare.