Personaggi iconici: Rose DeWitt Bukater, protagonista di Titanic
Chi è Rose DeWitt Bukater, iconico personaggio cult di Titanic
Titanic rappresenta tutt’oggi, dopo oltre 20 anni, uno dei successi commerciali più importanti nella storia del cinema. La storia è perfettamente nota a tutti, indipendentemente che il film sia stato o meno visionato. Sul tragico viaggio inaugurale del transatlantico due giovani, interpretati da Leonardo DiCaprio e Kate Winslet, si innamorano e dovranno lottare non solo contro il naufragio della nave; ma anche contro le differenze sociali che li separano. Nonostante la trama apparentemente semplice, i due protagonisti sono estremamente complessi; pertanto abbiamo deciso di analizzarne quello interpretato dalla Winslet nella nostra rubrica sui personaggi iconici del cinema.
Rose DeWitt Bukater rappresenta infatti un personaggio ricco di sfaccettature, sia all’interno del flashback che costituisce la narrazione principale della pellicola, sia considerato nella sua età più matura; interpretato in tal caso da Gloria Stuart. Si assiste dunque alla crescita di Rose stessa, che permette di comprendere come sia radicalmente cambiata la sia vita a seguito del naufragio. Una protagonista così forte e determinata è assolutamente uno dei personaggi cult del cinema.
Personaggi cult: Rose DeWitt Bukater, iconica protagonista di Titanic
La prima scena in cui lo spettatore conosce la Rose diciassettenne del 1912 è proprio al porto di Southampton, poco prima dell’imbarco sul transatlantico cosiddetto “inaffondabile”. A bordo di una raffinata carrozza e adornata con elegantissimi abiti e costosi gioielli, Rose viene sin dal principio perfettamente inquadrata alla classe di appartenenza: quella dei ricchi. Lei, la madre ed il futuro sposo Cal – al quale è promessa obbligata dalla madre, in modo da poter risanare i debiti lasciati dal padre – ; appaiono subito come dei personaggi estremamente snob e a proprio agio nello sfarzo della propria casta.
Non ci vuole però molto a capire che Rose è una ragazza molto intelligente e specialmente colta, citando per esempio le teorie di Freud durante un pranzo; caratterizzata inoltre da una sottile ironia che dimostra in verità la riluttanza verso le persone e l’ambiente che la circondano, o meglio, che la “soffocavano” – come dice la Rose del presente nella voce fuoricampo.
La massima espressione del suo disagio verso la casta in cui è nata e nella quale è certa di rimanere intrappolata fino alla fine dei suoi giorni, è certamente il tentativo di suicidio. Indossando un meraviglioso abito di seta rosso e nero, impreziosito da pietre e brillantini, e portando luccicanti gioielli; oltrepassa la ringhiera di protezione presente sulla poppa della nave e si china verso l’oceano. Una ragazza che sembra avere tutto, denaro ed una conveniente posizione della società, verrà salvata da un ragazzo che invece non ha niente. E sarà Jack Dawson la più grande ricchezza nella vita di Rose, da quel momento e per sempre.
Rose DeWitt Bukater e l’incontro con Jack Dawson: i personaggi iconici di Titanic
Seppur non soffermandoci approfonditamente su Jack, è giusto accennare al fatto che lui appaia fin da subito un personaggio completamente diverso dalle persone che Rose è solita frequentare. Senza un soldo, estraneo ai modi galanti tipici della gente ricca; ma estremamente spontaneo e sincero. È proprio grazie ai suoi atteggiamenti genuini e disinteressati che riuscirà a dissuadere Rose dal suo tentativo di suicidio.
Dopo il loro incontro, la vita di Rose cambierà radicalmente. Durante il loro secondo incontro il giorno seguente, la ragazza rimarrà inizialmente infastidita dal suo schietto comportamento, ma tale stupore si trasforma presto in curiosità e stima nei confronti di un uomo, di un artista, che ha il coraggio di vivere la vita godendosi appieno ogni singolo giorno. Ed è qui che l’uomo che non ha mai avuto progetti e la ragazza che ha sempre avuto la vita pianificata da altri, iniziano a fare dei progetti insieme una volta che la nave sarà giunta a New York.
Il coraggio che ha Jack nel vivere appieno la sua esistenza verrà trasmesso anche a Rose, che inizierà a ribellarsi per davvero alle imposizioni della madre e del fidanzato: nessuna sottile ironia o profondi sospiri; ma una vera e propria fuga da se stessa, ovvero da quella Rose costruita da un superficiale protocollo che insegna a sedersi perfettamente a tavola ma non ad essere felici. Questa volta, però, non scrivendo la parola fine con il suicidio; ma iniziando a decidere per se stessa creando un nuovo inizio.
La ribellione di Rose DeWitt Bukater
La malinconica Rose, forse per la prima volta in vita sua, passa una felice serata senza pensieri proprio grazie a Jack, che la invita ad un ballo irlandese in terza classe. Anche se inizialmente intimorita dalle dure critiche di Cal e della madre che la costringono ad allontanarsi da Jack; la ragazza si renderà conto che in realtà questi è l’unico a considerarla come persona e non come mezzo o oggetto.
Cal le ha regalato infatti il Cuore dell’oceano, diamante da 56 carati, come dono di fidanzamento; credendo in tal modo di legare Rose a sé stesso a causa del valore dello stesso; rappresentante un certo agio e una sicurezza economica. Tuttavia Rose, per la prima volta, prende il coraggio di rispondere ai suoi sentimenti anziché ai doveri impostale dalla madre e dall’uomo. Sceglie di posare nuda per Jack, di fare l’amore con lui e di beffarsi del rigido maggiordomo di Cal (incaricato dallo stesso di seguire e controllare la ragazza).
Rose DeWitt Bukater e il naufragio
Durante il naufragio del transatlantico, Rose non avrà solo la preoccupazione di trovare una scialuppa sulla quale rifugiarsi per salvarsi dalle gelide acque dell’oceano; ma dovrà anche salvare Jack, intrappolato in una stanza – in quanto ingiustamente incolpato di furto da parte di Cal – che lentamente si riempie sempre di più di acqua.
Tra le urla delle persone e il panico nell’aria, Rose riesce a mantenere un’incredibile lucidità che la porterà a fare delle scelte che cambieranno per sempre il corso della sua vita. Queste scelte, dettate dall’amore, implicano l’abbandonare l’egoista madre e l’egocentrico fidanzato sulle scialuppe; andando incontro alla morte con Jack. Una decisione dettata da un coraggio che la ragazza non avrebbe mai trovato pochi giorni prima: se non avesse incontrato Jack, probabilmente si sarebbe rifugiata su una scialuppa assieme alla madre e avrebbe vissuto per sempre infelice affianco a Cal. Ma piuttosto di vivere così, Rose ha scelto di morire con Jack.
L’esito del film è noto a tutti: Rose sopravvivrà, mentre Jack avrà la peggio. D’altro canto, come già detto, Rose ha fatto emergere grinta e carattere ispirandosi al coraggio di Jack; non c’è pertanto da stupirsi se l’uomo abbia valorosamente messo la vita di Rose al primo posto anziché la propria. Non è questione del “ci stavano entrambi sull’orologio”, è questione di amare una persona a tal punto da volersi sacrificare per lei. Pensate che Cal avrebbe fatto lo stesso?
Rose DeWitt Bukater nel presente
La Rose nel presente, che ha trasformato il suo cognome da DeWitt Bukater a Dawson, è una donna molto anziana, sempre curata e dai modi galanti; ma ciò nonostante non mancano quel cipiglio e quell’intraprendenza che sono emersi nel corso del flashback da lei stessa narrato. Nonostante l’importanza che Jack ha assunto nella vita della donna, lei stessa afferma di non aver mai parlato di lui a nessuno.
Il cuore di una donna è un profondo oceano di segreti. Ma ora sapete che c’era un uomo di nome Jack Dawson, e che lui mi ha salvato, in tutti i modi in cui una persona può essere salvata. Non ho nemmeno una sua foto… non ho niente di lui, vive solo nei miei ricordi.
È chiaro che Rose conosca che portata abbiano avuto nella sua vita quei brevi ma intensi momenti passati con Jack. Non solo ne ha preso il cognome, ma dalle fotografie che la donna si è portata sulla nave di Lovett, risulta chiaro che in tutti gli anni passati lei abbia mantenuto quelle promesse che lei e Jack si erano fatti sul Titanic. I progetti che i due avevano fatto sono stati da lei realizzati, in nome di un amore che non si è mai potuto realizzare sulla terra ferma ma che lei porterà per sempre nel suo cuore. Per questo decide di gettare il cuore dell’oceano lì dove tutto è iniziato: per porre un punto fermo e chiudere con quel passato che ha condizionato così prepotentemente il suo presente, sapendo che ora la storia di Jack vivrà anche dopo il suo racconto.