I 10 personaggi migliori di American Horror Story
Lana Winters
Sarah Paulson è Lana Winters, una giornalista lesbica che apre un’inchiesta sul manicomio “Briarcliff“. Dopo aver scoperto dettagli oscuri e disturbanti circa il modo di operare sui pazienti e sulle loro condizioni di vita nella struttura, viene internata da Suor Jude, a capo di Briarcliff stesso.
Pur subendo terribili torture fisiche e psicologiche, Lana non si abbandona mai alla sofferenza, continuando così a lottare aggrappandosi con forza ad ogni appiglio di salvezza possibile. Questa forza d’animo le permetterà di ragionare con logica freddezza anche nei momenti più improbabili: riuscirà a scoprire chi è Bloody Face, incastrandolo.
Una volta finito l’incubo, la sua ambizione e il suo ego le serviranno per raggiungere una brillante carriera di scrittrice, allontanandola però dalla sua intenzione iniziale di fare luce su Briarcliff. Lana colpisce lo spettatore per la sua evoluzione mentale durante il corso delle stagioni, non solo in Asylum: diventa una donna di successo, una donna che non abbandona mai il suo cipiglio e i suoi ideali.
E’ una persona che, nonostante tutto il male che le è stato fatto durante la permanenza a Briarcliff, riesce a non abbandonarsi a quel dolore ma piuttosto riesce a ricavarne del bene per se stessa e per gli altri.
Suor Jude
Sin dalle prima scene si comprende che Suor Jude, interpretata da Jessica Lange, sia un personaggio intransigente, fortemente convinto delle proprie idee e per nulla disposto a scendere a compromessi. Suor Jude è a capo di Briarcliff, ed è lei stessa ad infliggere torture psicologiche agli inermi pazienti della struttura.
Col tempo si scoprirà la sua infatuazione per il Monsignor Howard, parzialmente comprensibile dopo aver scoperto che ciò che l’ha condotta a prendere i voti non sia stata una vera e propria vocazione, ma un profondo senso di colpa. La sua rigidità e severità sono una conseguenza della sua precedente vita di eccessi e sregolatezza, come promiscua cantante nei nightclub con problemi di alcolismo.
Conoscendo lentamente il suo lato umano e la sua storia, Suor Jude inizia a diventare una persona agli occhi dello spettatore, e non più solo una spietata aguzzina: ecco perché, dopo aver tentato di smascherare il Dott. Arden (un ex nazista), la sua reclusione all’interno di Briarcliff risulta essere ingiusta e terrificante. Lei, a differenza di Lana ed altri personaggi (come Kit Walkers), non riesce a fuggire e a mantenere una lucidità mentale necessaria per la sopravvivenza in quel luogo, e rimarrà lì rinchiusa per anni subendo elettroshock devastanti.
Troverà un riposo e una pace fisica e mentale anni e anni dopo, accolta nella casa di Kit, dove verrà accolta con amore e riceverà le cure necessarie.
Dr. Oliver Thredson
Zachary Quinto è il Dr. Olive Thredson, la cui professionalità in campo medico e la sua apparente empatia con determinati pazienti all’interno della struttura, specialmente con Lana, lo fanno entrare nelle grazie di gran parte degli spettatori. In quel luogo fatto di follia e superstizione, Thredson sembra essere uno dei pochi che ancora crede nella scienza e si allontana dal terrorismo psicologico tipico di Briarcliff.
Ecco perché, quando negli ultimi episodi viene rivelato che Olive non è altro che Bloody Face, tutti vengono colti di sorpresa. Attraverso gli occhi di Lana, lo spettatore inizia a conoscere la disturbante verità sul suo conto: non appena la donna viene accolta nel suo appartamento, balzano all’occhio gli inquietanti soprammobili troppo simili a parti del corpo umano.
Ecco allora che si scoprirà che il Dr. Thredson non è altro che un terrificante psicopatico ma che, grazie alla sua perfetta apparenza, è riuscito a guadagnarsi la fiducia anche dei più titubanti. Tuttavia gioiremo con Lana quando la vedremo finalmente trovare il modo per incastrarlo e liberarsene per sempre.
E’ inutile dire che il suo personaggio sia liberamente ispirato ad Ed Gein, killer statunitense attivo negli anni ’40 e ’50, le cui pratiche necrofile ed in particolare i pezzi di arredamento da lui creati con parti del corpo umane hanno caratterizzato anche altri personaggi iconici del cinema horror come Leather Face di “Non aprire quella porta” e Hannibal Lecter de “Il silenzio degli innocenti”.
Dandy Mott
Dandy Mott, interpretato da Finn Wittrock, è uno dei personaggi più iconici di American Horror Story. E’ un tipico esempio in cui una figura veramente odiosa, crudele e irrazionale, ma perfettamente interpretata, possa diventare una delle migliori della stagione in corso e non solo.
Dandy è un ragazzo ricco estremamente viziato dalla madre che cerca di accontentarlo dandogli tutto quello che lui chiede. Quando però chiede di entrare a far parte del Freak Show, luogo a cui sente di appartenere, e venendogli negata questa possibilità, continua a sfogare le sue turbe mentali su piccoli animali indifesi e chiudendosi nella sua camera simulando spettacoli teatrali piuttosto che vivere la vita reale.
L’incontro con Twisty il Clown sarà fondamentale: se prima Dandy era un ragazzo estremamente problematico che sfogava la sua ira su oggetti e animali, ora si rende conto che uccidere le persone può dargli molta più soddisfazione e realizzazione. Questa nuova consapevolezza di sé lo renderà protagonista di una lunga serie di omicidi, tra cui anche quello della madre. Verrà avvelenato con l’inganno dalle due sorelle siamesi, di cui Dandy si era innamorato, e verrà definitivamente ucciso dai pochi superstiti del Freak Show; per la maggior parte sterminati da Dandy stesso dopo aver comprato il circo.