Spot pubblicitari di Chanel: il cinema nella pubblicità dello Chanel no. 5
Spot pubblicitari di Chanel: ecco come entra il cinema nella pubblicità
Come ha detto Jimmy McGill in Better Call Saul, durante la produzione di uno spot TV: “Cosa abbiamo noi in comune con i più grandi? Welles, Fellini, Bergman, i grandi. Tutti e tre hanno lavorato nell’altamente redditizio e creativo campo della pubblicità.” Se per alcuni registi la pubblicità è stato un primo piccolo passo per la loro carriera, per altri invece è un vero e proprio “lavoro” parallelo alla creazione di film. Tra poco vi parleremo degli spot pubblicitari di Chanel “d’autore”; più specificatamente di quelli legati al famoso Chanel n°5.
Sono molti i registi che si dedicano alla produzione di bellissimi spot televisivi. Basti pensare a Wes Anderson, che ha lavorato per marchi come H&M, Prada e Stella Artois. Per non parlare invece di Giorgio Armani, che da anni si impegna a promuovere e a sostenere giovani talenti in campo artistico/cinematografico, attraverso gli spot-cortometraggi “frames of life”. Vi parleremo ora dell’intervento di registi ed attori che hanno reso gli spot dello Chanel no. 5 un perfetto inserimento del cinema nella pubblicità.
I più belli spot pubblicitari di Chanel n°5: il cinema nella pubblicità
Prima di mostrarvi e raccontarvi alcuni degli spot – secondo noi – più interessanti, vogliamo raccontarvi qualcosa del prodotto effettivamente promosso. Coco Chanel ha da sempre promosso un’immagine di donna priva di fronzoli e minimal, ma di estrema classe. Dopo aver fondato nel 1913 la sua casa di moda, 8 anni dopo è stato lanciato l’iconico Chanel no. 5. Esso è stato profumo estremamente innovativo: si tratta di mix di essenze sia naturali che sintetiche, privo però di una fragranza dominante.
Lo scopo della stilista era quello di creare un profumo dove nessuna sostanza prevalesse sull’altra, in modo che l’aroma potesse trasformarsi in base donna che lo indossa. Quindi è proprio la donna la protagonista assoluta del mondo Chanel, del suo profumo e anche dei suoi spot pubblicitari. Abbiamo scelto di parlarvi nello specifico di Marylin Monroe, Audrey Tatou e Nicole Kidman, al fine di concentrarci sui cosiddetti “cortometraggi brandizzati”; dovendo a malincuore lasciare da parte altre grandi testimonial e registi che hanno reso unici gli spot pubblicitari di Chanel.
Spot pubblicitari di Chanel: Marylin Monroe
Marylin è stata la prima vera testimonial della fragranza. Dal 1921 al 1952, infatti, lo Chanel no. 5 era stato fino promosso solamente tramite passaparola o per mezzo della stampa. Lo spot che ha per protagonista la diva hollywoodiana è iconico: è infatti presente in esso il noto botta e risposta « “Cosa indossa per andare a letto? Un pigiama? La parte sotto del pigiama? Una camicia da notte?” “Due gocce di Chanel No. 5. Perché è la verità! Capisce, non voglio dire “nuda”. Ma è la verità”».
Si tratta di una dichiarazione d’amore sincera e spontanea della diva nei confronti di quel profumo che vuole far sentire le donne “vere” e uniche. L’atmosfera che si respira in questo spot pubblicitario è autentica e senza tempo, in una Old Hollywood della quale Marylin è stata la diva indiscussa. Non avrebbe potuto esserci testimonial migliore per celebrare un “profumo da donna, che sa di donna”.
Spot pubblicitari di Chanel: il cortometraggio brandizzato
Prima di introdurvi le testimonial Audrey Tatou e Nicole Kidman in due spot rispettivamente diretti da Jean-Pierre Jeunet e Baz Luhrmann, è necessario introdurre il concetto di “cortometraggio brandizzato”. I due commercials in questione, essendo dei brevi cortometraggi, possono essere definiti “slow spot”. Tale scelta stilistica permette la creazione di un vero e proprio storytelling che permette di suscitare delle emozioni nello spettatore, nonché potenziale acquirente del prodotto in questione.
È quindi di fondamentale importanza il potenziale comunicativo di questo “cinema nella pubblicità” in quanto, grazie al maggior coinvolgimento dello spettatore, risulta più efficace la comunicazione dei valori del brand. In tal caso si tratta, appunto, dello Chanel no. 5: non si tratta solo di un profumo, ma di una vera e propria icona di stile ed eleganza che rende ogni donna unica ed inconfondibile. Con i suoi commercials, Chanel vuole comunicare sia la sua storia che i suoi valori (heritage), sia il concetto di “massclusivity”, che permette di rivolgersi a tutte le donne (aumentando così il proprio target) senza però perdere il concetto di esclusività e prestigio.
In entrambi gli spot pubblicitari che andremo ad analizzare, il filo conduttore è come lo Chanel no. 5 sia un elemento caratterizzante con un forte valore di identità; in grado di rendere irresistibile, inconfondibile ed indimenticabile qualsiasi donna. Tali concetti emergeranno attraverso il temi della storia d’amore e dello charme dei piccoli dettagli.
Spot pubblicitari di Chanel: “No. 5 the film”
Il primo cortometraggio brandizzato che andiamo ad analizzare è intitolato “No. 5 the film”. Diretto nel 2005 da Baz Luhrmann, ha per protagonista un’incantevole Nicole Kidman. Col sottofondo musicale di Claire de Lune di Claude Debussy, la vicenda si svolge in una NY in perfetto stile Luhrmann; dove ogni palazzo ed insegna luminosa sfoggiano con maestosa eleganza le inconfondibili “C” incrociate. La storia rappresentata è il tipico topos della donna famosa che si innamora di un uomo ben lontano dalla sua condizione sociale.
L’amore tra la celebre attrice ed un ragazzo “qualunque” sarà vissuto segretamente, brevemente, ma molto intensamente. Alla fine del corto l’uomo affermerà infatti con malinconia di non poter mai dimenticare “il suo bacio, il suo sorriso, il suo profumo”. La cosa curiosa è che in tutto lo spot pubblicitario non comparirà mai un esplicito riferimento al Chanel no. 5, eccetto che per il “5” raffigurato nel ciondolo di brillanti che scivola sull’elegante schiena nuda dell’attrice.
Spot pubblicitari di Chanel: “Train de nuit”
“Train de nuit” è stato diretto nel 2009 da Jean-Pierre Jeunet, alla sua terza collaborazione con Audrey Tatou. L’attrice francese ha inoltre nello stesso anno interpretato proprio Coco Chanel nel film “Coco Avant Chanel – L’amore prima del mito”, dimostrando così di essere proprio una perfetta ambassador per lo Chanel no. 5. Se il “No. 5 the film” aveva ritmi più veloci, luci confusionarie e un’atmosfera decisamente scenografica (in perfetto stile Luhrmann); lo spot in questione presenta invece un ambiente molto simile a quello de “Il favoloso mondo di Amelie”, sospeso tra sogno e realtà, tra colori caldi e forti contrasti, tecnica tipica di Jeunet.
La vicenda ha inizio sul treno diretto da Parigi ad Instanubul, sul quale Audrey e un giovane uomo si incrociano casualmente e per tutta la notte non fanno altro che pensare l’uno all’altra. Inizia così una ricerca reciproca: Audrey lo vedrà su una barca, mentre l’uomo ne individuerà la stanza sul treno e la riconoscerà di spalle alla fine del corto. Questo significa che il ragazzo non ha necessità di vederla in volto per riconoscerla: i suoi dettagli ed il suo profumo rendono la donna unica ed indimenticabile.