Tilda Swinton: l’incredibile trasformazione in Suspiria
L’attrice Tilda Swinton è irriconoscibile nel nuovo film di Luca Guadagnino
Suspiria, il remake non remake di Luca Guadagnino, è uscito nelle sale da pochi giorni, ma ha già sconvolto il mondo intero. Sul film, infatti, si è già detto tanto. Il regista siciliano si è ispirato al capolavoro di fine anni Settanta del Maestro Dario Argento, ma lo ha trasformato in maniera radicale. Oltre a tagliare e sconvolgere alcuni punti cardine dell’originale (insieme allo sceneggiatore David Kajganich), ha infatti lasciato la sua impronta personale. Le luci, i colori, i personaggi, le ambientazioni e le atmosfere sono differenti rispetto al film del 1977, così come la durata. Un altro aspetto particolare è quello del cast. Guadagnino sceglie attori d’esperienza alternandoli con altri alle prime armi.
Tra i primi spicca in particolare Tilda Swinton, attrice poliedrica ed eccezionale, che sa regalare non una, ma ben tre interpretazioni di altissimo livello. Non è la prima volta che l’attrice collabora con il regista italiano: la prima partecipazione ad un suo film risale al 1999, quando la Swinton prestava la sua voce come narratrice in The Protagonists. Dopo dieci anni è la volta di Io sono l’amore, prima apparizione su schermo per l’attrice in un film di Guadagnino. È del 2015 invece A bigger splash, dove recita al fianco di Ralph Fiennes e Dakota Johnson, protagonista di Suspiria. Proprio quest’ultimo film rappresenta quindi la quarta collaborazione tra il regista e l’attrice.
Tilda Swinton: una brillante carriera da interprete
Interprete di eccezionale spessore, nel corso della sua lunga carriera (iniziata nel 1986 grazie a una miniserie televisiva), la Swinton ha collezionato un Premio Oscar, un Bafta, un David di Donatello, un Nastro d’Argento e una Coppa Volpi a Venezia. Ma i premi non rendono giustizia alle incredibili doti di un’attrice poliedrica e talentuosa come lei. Dagli anni Ottanta a oggi ci ha infatti abituati alle sue continue trasformazioni e alla incredibile varietà di ruoli che riesce a costruirsi con maestria. Dalla guru Sal in The Beach (di Danny Boyle) a Jadis, la Strega Bianca delle Cronache di Narnia.
Ma non solo: è indimenticabile la sua interpretazione dell’avvocato Karen Crowder in Michael Clayton, che le ha fruttato il suo Oscar per la Miglior attrice non protagonista. È poi ormai consolidata la collaborazione con i Fratelli Coen, iniziata con Burn After Reading nel 2008 e conclusasi con Ave, Cesare! nel 2016. Sempre nel 2008 David Fincher la sceglie per Il curioso caso di Benjamin Button, film diventato ormai di culto. Il regista visionario Wes Anderson la scrittura invece ben tre volte: la prima nel 2012 per Moonrise Kingdom – Una fuga d’amore; la seconda due anni dopo per Grand Budapest Hotel e l’ultima, nel 2018, come doppiatrice per L’Isola dei cani.
Impossibile inoltre non citare la sua parte dell’Antico in Doctor Strange, al fianco di Benedict Cumberbatch e la doppia collaborazione con il regista sudcoreano Bong Joon-ho. In Snowpiercer (del 2013) l’attrice ha il ruolo della schiavista Mason, mentre per il film Netflix Okja, del 2017, interpreta la doppia parte delle sorelle Lucy e Nancy Mirando.
Tilda Swinton: trucco e trasformazioni in Suspiria – Jozef Klemperer
La primissima apparizione della Swinton risale all’inizio della pellicola. Vediamo subito Patricia (Chloë Grace Moretz) quasi buttare giù la porta dello studio del dottor Jozef Klemperer, uno psicanalista. Nei titoli tale ruolo risulta essere interpretato da Lutz Ebersdorf. Nei mesi subito precedenti l’uscita del film, il mondo cinefilo si è interrogato sull’identità di questo attore, mai sentito prima.
La verità è stata svelata proprio dall’attrice insieme al regista, in un’intervista rilasciata al New York Times. Lutz Ebersdorf non esiste. Si tratta di un alter ego, di una personalità fittizia mai esistita. Ad interpretare il vecchio ottantenne, infatti, è proprio Tilda Swinton. L’interprete ha dichiarato di aver accettato il ruolo:
«Innegabilmente, dovrei dire, soprattutto per il puro divertimento».
Secondo alcuni retroscena, Guadagnino avrebbe pensato originariamente solo al ruolo di Madame Blanc per l’attrice. Nel corso del progetto, però, avrebbe successivamente reinventato altri due ruoli per la Swinton. Quello del dottore è tuttavia il più sorprendente, dato che addirittura i membri della crew erano inconsapevoli di chi ci si nascondesse dietro. Come dichiara la stessa attrice, infatti:
«Tutti si chiedevano: ‘È un attore famoso, Lutz Ebersdorf?’ Andavano a cercarlo su IMDb, e non trovavano nessuna informazione».
L’attrice avrebbe inoltre, per una maggiore identificazione nel ruolo, richiesto una vera e propria protesi delle parti intime maschili. Secondo il truccatore Mark Coulier:
«Ci ha fatto fare un pene e delle palle. Aveva questa bella, pesante serie di genitali che poteva sentir penzolare tra le sue gambe, ed è riuscita a farla uscire sul set in un paio di occasioni».
Per realizzare il trucco del dottore, il due volte premio Oscar Mark Coulier (The Iron Lady e Grand Budapest Hotel) ha utilizzato il trucco prostetico, ossia che usa protesi scolpite, stampate o fuse. La ricostruzione della pelle, tuttavia, è stata la parte in assoluto più complicata.
Tilda Swinton: trucco e trasformazioni in Suspiria – Madame Viva Blanc
In Suspiria vediamo per la prima volta l’attrice nelle sue sembianze nel ruolo di Madame Blanc, non appena Susie (Dakota Johnson) inizia a ballare per l’audizione nell’accademia di danza. Il volto è il suo, i capelli lunghi e gli occhi di ghiaccio sempre intensi. Quello della Blanc è un ruolo più semplice, almeno per quello che riguarda il trucco, ma non meno complicato degli altri.
Madame Blanc è eterea, autoritaria, ma anche ipnotica. La sua presenza fa sfigurare quella di tutti gli altri, anche delle altre anziane madrine dell’accademia. Viene nominata da Susie, la quale spera di trovarla presente durante la sua audizione. Si capisce subito che sia una donna estremamente indipendente e in linea con le sue convinzioni, difficilmente corruttibile. E forse è proprio per questo che non viene scelta dalle altre anziane come leader del gruppo.
I suoi abiti sono sempre lunghi, con strascichi che la fanno risultare in perenne ascensione. Sembra addirittura che non cammini, ma che quasi si sposti con la stessa facilità dell’aria. Il suo tocco, inoltre, è magico: riesce a curare una ferita o a far riprendere una persona dopo uno svenimento, ma allo stesso tempo riesce a manipolare chiunque con una sola pressione della mano. Inutile dire che Guadagnino ci ha visto lungo. Il ruolo sembra infatti essere stato creato appositamente per lei, e non a caso riesce a risultare non solo credibile, ma ad incutere un certo timore anche nello spettatore.
Tilda Swinton: trucco e trasformazioni in Suspiria – Helena Markos
La terza e ultima apparizione della Swinton in Suspiria risale solo ai minuti finali del lungometraggio. Madre Markos, infatti, viene nominata sin dall’inizio, ma non viene mai mostrata sullo schermo. Si tratta di una figura quasi leggendaria, a cui viene intitolata la scuola di danza e a cui tutte le altre anziane devono fare riferimento. Il ruolo della Madre, a detta della stessa attrice e di Coulier, è stato il più difficile da gestire dal punto di vista del trucco. Se infatti il ruolo del vecchio dottore ha richiesto un grandissimo impegno (e la collaborazione del truccatore prostetico Josh Weston), quello della Mater Suspiriorum ha richiesto un livello di preparazione quasi inconcepibile.
Senza ricorre agli effetti speciali, Coulier e il suo staff hanno dovuto utilizzare una quantità esagerata di materiale (soprattutto lattice e schiuma), per un totale di circa quattro ore di trucco al giorno. Si tratta di un quasi cadavere, di un orribile corpo ormai putrefatto e in decomposizione. Non si riconoscono quasi i confini tra gli arti e la pelle sembra sciolta come cera. L’unico elemento riconoscibile sono gli occhiali da sole che porta sull’orrendo naso. Ancora una volta è stato richiesto l’aiuto di Josh Weston, il quale ha dovuto ricorrere a tutta la sua esperienza per completare il lavoro. Alcune fonti riportano che Guadagnino si sia ispirato al regista David Cronemberg per la sua Madre, data l’elevata quantità di orrore riportato nel corpo della donna. Così riporta il truccatore parlando delle indicazioni del regista:
«Ha detto ‘Voglio che il suo corpo sia corrotto dalla malattia, che cada a pezzi’. Voleva che il suo viso risultasse deformato fin dove era possibile».
Tilda Swinton: trucco e trasformazioni in Suspiria – Conclusioni
Nonostante nel corso degli anni ci abbia abituati a delle interpretazioni mozzafiato e a delle trasformazioni scioccanti, probabilmente con Suspiria Tilda Swinton arriva ad un nuovo livello della sua carriera. Non solo per quanto riguarda l’intensità delle interpretazioni, tutte di qualità, ma proprio per l’immenso lavoro che c’è stato dietro. Dobbiamo quindi ringraziare Guadagnino per aver creduto fino in fondo a questo strabiliante progetto, e a Tilda Swinton per aver reso questo film ancora più stupefacente.