Le trasformazioni fisiche di Christian Bale: storia di una attore camaleontico
Le trasformazioni fisiche di Christian Bale hanno fatto la storia del cinema. Eccone un breve excursus!
Christian Bale è uno degli attori britannici più influenti del panorama Hollywoodiano. Il suo debutto è avvenuto a soli 8 anni in uno spot pubblicitario della Lenor, per poi passare dal teatro al piccolo schermo in varie produzioni televisive che gli sono valse diverse nomination per il premio Young Artist Awards. Tuttavia, il ruolo che diede la svolta alla sua carriera è stato quello di Patrick Bateman in American Psycho. Da qui in poi, sotto gli occhi di tutto il mondo, Bale venne riconosciuto come attore capace, bravo e versatile. La sua versatilità, però, emergerà maggiormente negli anni successivi: le trasformazioni fisiche di Christian Bale sono sempre riuscite a stupire i fan in tutto il mondo.
Bale è infatti in grado di immergersi completamente nel ruolo affidatogli sia mentalmente, sia fisicamente. Diete estreme per perdere (o prendere) decine di chili, allenamenti massacranti per trasformarsi da un uomo senza sonno a Batman gli sono sempre valsi il plauso della critica e numerose nomination in vari festival cinematografici. Anche quest’anno, grazie alla sua interpretazione in Vice, ha ricevuto una nomination ai premi Oscar. Dato che per quanto riguarda le trasformazioni fisiche Christian Bale non si è mai risparmiato, guadagnandosi l’appellativo di trasformista o camaleonte, abbiamo deciso di analizzare velocemente i suoi ruoli più interessanti sotto questo punto di vista.
Le trasformazioni fisiche di Christian Bale
American Psycho (2000)
Abbiamo deciso di partire proprio con American Psycho perché, come già detto, è stato proprio il volto di Patrck Bateman a consacrarlo al pubblico mondiale. La cura del corpo, per il protagonista, era di fondamentale importanza. Il film, non a caso, inizia proprio dalla routine quotidiana di Patrick, nella quale l’aspetto fisico assume una rilevante importanza.
Abito all’American Gardens Building, sull’81a West, 11o piano. Mi chiamo Patrick Bateman, ho 27 anni. Credo fortemente nella cura della persona, in una dieta bilanciata, nel rigoroso e quotidiano esercizio fisico. La mattina noto in genere un certo gonfiore intorno agli occhi, mi applico un impacco di ghiaccio e passo agli esercizi di stretching; ne conosco un migliaio. Tolto l’impacco di ghiaccio, mi detergo con una lozione che pulisce i pori in profondità. Per la doccia uso un gel detergente ai principi attivi. Quindi un sapone al miele e mandorle. E per il viso un gel esfoliante. Applico quindi una maschera facciale alle erbe che lascio agire per 10 minuti mentre proseguo nella mia routine. Uso sempre una lozione dopobarba con poco o niente alcol, dato che l’alcol secca la pelle e fa apparire più vecchi. Quindi una lozione emolliente, un balsamo antirughe per il contorno degli occhi e infine una lozione protettiva idratante.
Naturalmente, il fisico di Bale doveva rispettare tutti i canoni di bellezza impostigli dal protagonista. Ciò ha portato in primis l’attore a limarsi i canini, per avvicinarsi il già possibile ad un sorriso perfetto. Sempre alla ricerca della perfezione bramata da Batelan, Bale si è sottoposto ad allenamenti mirati a migliorare le zone dei bicipiti-tricipiti-addominali; il tutto accompagnato da una dieta di sole proteine.
L’uomo senza sonno (2002)
Tra il 2000 e il 2002, Bale prenderà parte a diversi film che non riusciranno ad eguagliare il successo di American Psycho, tantomeno la sua magistrale interpretazione. Ma il fattore trasformismo stava giusto per fare il suo ingresso nella carriera dell’attore. Ne L’uomo senza sonno vediamo infatti un Christian Bale completamente diverso. Per interpretarne il protagonista Trevor Reznik, stremato da uno shock che gli impedisce di dormire da un anno, Bale si è sottoposto ad un’incredibile trasformazione fisica.
Il suo aspetto scheletrico, pallido e stremato è stato raggiunto dopo aver perso circa 27 chili, arrivando a pesare solo 54 kg per un 183 cm di altezza; ovvero 2/3 del suo peso normale. Forse non tutti sanno che questo dimagrimento estremo è frutto di un errore: lo sceneggiatore – alto solo 170 cm – aveva tarato il peso del protagonista sulla propria statura, decisamente inferiore a quella di Bale. Tuttavia l’attore ha deciso comunque di rifarsi a quanto scritto nello script, come sfida personale e prima vera testimonianza del suo incredibile trasformismo. Il suo pasto giornaliero, durante le riprese, era composto da una scatoletta di tonno ed una mela. Questo debilitò fortemente l’attore, portandolo a faticare duramente sia nella vita privata sia nel girare le scene d’azione del film.
Batman Begins (2005)
Nel 2005 ha inizio la collaborazione tra Christian Bale e il regista Christopher Nolan. È infatti l’anno di Batman Begins, primo film della trilogia del cavaliere oscuro. Il primo provino di Bale per la pellicola avviene poco tempo dopo le riprese de L’uomo senza sonno, con davanti a sé soli 5 mesi per potersi rimettere in forma. O meglio, per potersi mettere nella forma del prestante Bruce Wayne. Il ruolo di Trevor Reznik l’ha portato all’atrofia dei muscoli, ragion per cui l’attore si è affidato a un nutrizionista e ad un personal trainer per riprendere peso.
Dopo aver preso i 26 chili necessari per interpretare l’uomo pipistrello, Bale si fa sfuggire la mano, prendendone altri 18. Questo aumento di peso inaspettato gli impedirà di entrare addirittura nel costume di scena, ragion per cui si troverà nuovamente a dover dimagrire. Naturalmente, i kg presi sono stati per la maggior parte in forma di muscoli: la difficoltà non è stata solo nella dieta specifica, ma anche negli estenuanti allenamenti. Bale non si è limitato ‘solo’ alla trasformazione fisica, ma per immedesimarsi nel personaggio ha letto tutti i fumetti di Batman e ha modificato il suo accento britannico trasformandolo in un perfetto inglese americano.
La performance di Bale è stata molto apprezzata dalla critica, per diverse ragioni. In primis, per essere riuscito ad interpretare in maniera convincente i due personaggi dall’unico volto (Batman e Bruce Wayne). In secondo luogo proprio per la sua prestanza fisica: “Bale è il corpo perfetto per Batman, […] ha una forte presenza scenica ed è un ottimo attore”; come ha detto il New York Daily News.
L’alba della libertà (2006)
Dopo aver partecipato a diverse pellicole tra il 2005 e il 2006, avrà data proprio in quest’ultimo anno un’altra delle sue grandi trasformazioni fisiche. Nel film L’alba della libertà, Bale si trova ad interpretare Dieter Dengler, aviatore reduce dalla guerra del Vietnam e rinchiuso in un campo di prigionia nel Laos.
Date le torture subite durante la guerra e l’anno e mezzo passato il prigionia, il protagonista aveva bisogno di essere rappresentato in maniera coerente con la sua storia. L’attore dovette perdere altri 25 chili: forse addirittura troppo pochi per il ruolo richiesto, ma i truccatori hanno senz’altro reso il suo volto emaciato e sufficientemente credibile.
The fighter (2010)
Tra il 2006 e il 2010, il fisico di Bale è altalenato dalle esigenze del film precedente a quelle del secondo capitolo della trilogia di Nolan. Per la realizzazione de Il cavaliere oscuro (2008), infatti, Bale ha dovuto immergersi nuovamente nei panni – sia emotivi che fisici – del suo protagonista. Pertanto, dal fisico magro de L’alba della libertà e da quello muscoloso de Il cavaliere oscuro, Bale ha dovuto nel 2010 sottoporsi nuovamente ad una dieta più che ferrea.
Per interpretare Dicky Eklund, personaggio realmente esistito, in The fighter, l’attore ha perso 1/3 del suo peso. Fu una trasformazione difficile a causa di uno scomodo trade off: Dicky Eklund era un pugile della categoria welter, che non deve cioè superare i 67 kg; ma se Bale avesse perso così tanto peso non sarebbe riuscito a boxare in maniera credibile. Tentò quindi di perdere il peso necessario senza però rinunciare a quell’energia necessaria ad interpretare anche l’altro lato del personaggio.
La sua performance gli varrà il premio Oscar come miglior attore non protagonista, ma sarà anche un momento di consapevolezza per l’attore stesso. Christian Bale, allora 35enne, si rese conto che perpetuare queste radicali trasformazioni avrebbe potuto debilitarne la salute, portandolo ad un punto di non ritorno.
American Hustle (2013)
Nonostante le dichiarazioni di cui sopra, però, in American Hustle Christian Bale sarà totalmente irriconoscibile. Se però in precedenza le sue trasformazioni l’avevano portato a dimagrimenti estremi o ad estenuanti allenamenti per l’ottenimento di una massiccia massa muscolare, in tal caso l’attore ha invece potuto lasciarsi totalmente andare. Cibi ricchi di grassi, ciambelle, cheeseburger e chi più ne ha, più ne metta: questa è stata la sua dieta per mettersi nei panni di Irving Rosenfield. Se per alcuni nutrirsi di schifezze (e venire pure ben pagati) può essere considerato un sogno, è necessario specificare qualche dettaglio perché, si sa, non è mai oro tutto ciò che luccica.
Dopo aver preso oltre 20 chili senza dover mettere nemmeno un piede in palestra, Bale ha dovuto rasarsi a zero per poter applicare un tupé. Inoltre, essendo il film tratto da una storia vera, è molto importante che gli attori siano simili ai personaggi reali. Il problema è che Irving Rosenfield era alto 7 cm in meno di Bale, ragion per cui l’attore ha dovuto recitare ‘storto’ per sembrare più basso. Aggiungeteci inoltre 20 chili di grasso, e non c’è assolutamente da stupirsi che – oltre alla nomination agli Oscar – l’attore abbia guadagnato anche l’ernia del disco.
Vice (2018)
Concludiamo l’excursus delle trasformazioni fisiche di Christian Bale con il suo ultimo film: Vice. Bale interpreta Dick Cheney, vicepresidente degli USA durante l’amministrazione di George W. Bush. Anche in tal caso, l’attore ha dimostrato le sue doti camaleontiche, ingrassando nuovamente di oltre 20 chili.
Bale ha recentemente dichiarato che quella di Vice sarà l’ultima trasformazione fisica della sua carriera. La dieta yo-yo alla quale l’attore si è sottoposto per quasi tutta la sua carriera è estremamente dannosa per la salute. Insomma, forse è meglio spendere qualche ora in più al trucco anziché perdere e riprendere decine e decine di chili. Intanto, però, Vice gli è valso la vittoria del Golden Globe e la nomination agli Oscar.