I migliori film originali Netflix da non perdere assolutamente!
Il colosso americano dello streaming combatte la concorrenza investendo in produzioni del tutto originali
Noi di Filmpost vi proponiamo la nostra personale top dei migliori film originali Netflix. Cercheremo di aggiornare la lista dei film consigliati periodicamente, ma intanto potete leggere le nostre recensioni dei film Originali Netflix in questa sezione del sito.
La piattaforma americana Netflix offre ai suoi abbonati una vasta gamma di film per tutti i gusti. Sbarcato in Italia nell’ottobre 2015, il blockbuster moderno deve infatti la sua fama anche ad una varietà contenutistica che accontenta grandi e piccoli. Le categorie spaziano dagli horror fantascientifici alle commedie romantiche, dai film sui supereroi ai reality TV, fino anche ai cabaret e ai cartoni animati.
Netflix amplia poi la sua offerta cinematografica attraverso la distribuzione di prodotti quali serie TV, film e anche documentari originali. Il suo obiettivo è puntare proprio su queste produzioni che spesso vantano cast e registi straordinari e che hanno a loro disposizione budget esagerati. Questo ha reso la piattaforma un vero e proprio colosso dell’intrattenimento televisivo. Elemento comune un po’ a tutti i suoi lungometraggi è poi la loro componente originale e spesso dark che li differenzia dal panorama cinematografico concorrente. Ecco quindi i migliori film Originali Netflix secondo noi di FilmPost.it!
Indice
- I migliori film originali Netflix del 2016
- Film originali Netflix del 2017
- I migliori film originali Netflix del 2018
- Film originali Netflix del 2019
I migliori film Originali Netflix del 2016
Il terrore del silenzio (2016)
Scritto da Mike Flanagan e Kate Siegel, è diretto dal primo, regista anche della fortunatissima serie horror Hill House. È uno dei primissimi film Originali Netflix, uscito nel 2016. La trama si concentra sulle vicende che riguardano Maddie Young, una giovane scrittrice sorda isolata dal mondo. Come unico contatto ha una vicina gentile e un po’ sbadata, che tuttavia le vuole molto bene. La vita di Maddie continua tra un libro e una mancata relazione, impossibile da realizzare dato anche il suo carattere difficile. Una sera, però, la piattezza della sua vita cambia radicalmente, a causa di un gioco sadico e perverso propostole da un misterioso killer incuriosito dalla sua sordità.
Nonostante non sia conosciuto dai più, questo thriller / horror diretto da uno specialista del genere non ha niente da invidiare alle produzioni più famose. Basti pensare che la protagonista Kate Siegel fa parte del cast di Hill House. Nella pellicola anche John Gallagher Jr., nel ruolo del killer, e Michael Trucco, l’unico altro personaggio della pellicola. Indubbiamente uno dei migliori film Originali Netflix.
Spectral (2016)
Spectral narra la storia del Dottor. Mark Clyne (James Badge Dale), ricercatore e inventore della DARPA, multinazionale produttrice di armi. Clyne ha inventato una speciale visiera utilizzata dai militari che permette di identificare le “onde iperspettrali”, un congegno che permette di identificare più facilmente l’invisibile nemico. Questa sua invenzione viene utilizzata dai soldati statunitensi nella guerra di Moldavia, durante la quale però accadono cose apparentemente inspiegabili. Un soldato, grazie all’apparecchio inventato dal Dr. Clyne, riprende un essere che ha le sembianze umane ma che umano non è. Clyne dopo questa inquietante scoperta viene portato nel paese dell’est Europa per indagare sull’esistenza di questo presunto “fantasma”.
Questo film Netflix viaggia su più piani di interpretazione. Anzitutto c’è il tema della guerra che viene affrontato in maniera serissima e drammatica. I soldati americani si convincono di essere lì per “scopi umanitari”, ma la popolazione li percepisce come una minaccia, tanto quanto la dittatura che stanno cercando di combattere. I militari portano morte e distruzione e gli abitanti del luogo per difendersi erigono una barriera di rancore e sentimenti negativi. Qui interviene il presunto fantasma che la popolazione civile crede essere una divinità giunta per vendicare le anime dei civili rimasti uccisi nella guerra.
Hell or High Water (2016)
Elemento centrale della trilogia della moderna frontiera americana, ideata e scritta da Taylor Sheridan, il film è stato diretto da David Mackenzie. Il suo predecessore, Sicario e il successivo I segreti di Wind River completano la saga. Presentata al Festival di Cannes, la pellicola ha ricevuto un discreto successo di pubblica e critica, ricevendo numerose candidature, quattro solo agli Academy Awards. La trama ruota attorno a due fratelli, Toby e Tunner Howard, rapinatori di banca dal passato torbido. La coppia viene inseguita e ricercata da due Texas Rangers, non senza difficoltà e sacrificio umano.
Il ruolo dei protagonisti viene affidato a Chris Pine e Ben Foster, non estranei al genere thriller d’azione. Un magnifico Jeff Bridges interpreta invece uno dei ranger, in coppia con Gil Birmingham. Nel cast, inoltre, troviamo Marin Ireland, Katy Mixon, Kevin Rankin e Dale Dickey. Il film ha ricevuto due National Board of Review, un Independent Spirit Award e un Satellite Award.
Tallulah (2016)
Tratto da un cortometraggio di Sian Heder, chiamato Mother, il film è stato scritto e diretto dalla stessa Heder. La storia narra le vicende di Tallulah, una ragazza che vive all’avventura con il suo amato Nico. Dopo qualche anno il ragazzo decide di stabilizzarsi e vivere una vita normale, ricevendo però il rifiuto della ragazza. Dopo essersi lasciati, fa il suo incontro con una ricca cliente di un hotel di lusso, che le affida sua figlia per dirigersi dal suo amante. È così che inizia una nuova e pericolosa avventura, dal momento che la ragazza decide di proteggere la creatura da sua madre, viziosa e inadatta al ruolo di genitore.
L’emozionante vita di Tallulah viene resa al meglio dal talento di un’attrice come Ellen Page, non di certo estranea a ruoli simili. Il cast vanta inoltre la presenza del premio Oscar Allison Janney, nel ruolo della madre di Nico. Vediamo anche Tammy Blanchard, David Zayas, John Benjamin Hickey e Zachary Quinto. La pellicola è stata presentata al Sundance Film Festival.
I migliori film Originali Netflix del 2017
Le nostre anime di notte (2017)
Le nostre anime di notte di Ritesh Batra è una commedia, dai toni leggeri e che regala 100 minuti di serenità. La storia e quella di Louis Waters (Robert Redford) anziano vedevo che da anni vive da solo la sua monotona vita. Un giorno riceve la visita della sua vicina Addie Moore (Jane Fonda), anche lei vedova e sola. La donna propone all’anziano di passare qualche notte insieme, per parlare, per farsi compagnia a vicenda. Questa relazione così amichevole e per certi tratti infantile, finisce per divenire una delicata storia d’amore tra Redford e Jane Fonda.
Questo film Netflix non manca tuttavia di parlare di temi come la percezione dell’amore nella senilità e del pregiudizio. Il pregiudizio che nasce dall’arretratezza mentale degli abitanti di queste provincie americane che vengono tratteggiate con toni critici. Uno dei migliori film originali Netflix perché è il chiaro esempio di come l’amore non ha veramente età. Un sentimento inarrestabile che si può vivere da adolescenti come da anziani. La senilità, anzi, permette di vivere l’amore in maniera più matura e completa.
I Don’t Feel at Home in This World Anymore (2017)
I Don’t Feel at Home in This World Anymore ha ricevuto il Gran premio della giuria al Sundance Festival del 201 e; narra la storia dell’infermiera Ruth Kimke (Melanie Lynskey). La donna vive sola in una di quelle piccole case costruite in serie nelle provincie americane. Un giorno rientrando da lavoro scopre che qualcuno è entrato in casa sua e l’ha derubata; il suo pc, l’argenteria della nonna e i suoi farmaci sono spariti. Resasi conto che forse la polizia non troverà mai la refurtiva, decide di affrontare il problema da sola. Nel suo percorso alla ricerca della rivincita incontrerà l’eccentrico personaggio di Tony (Elijah Wood) che l’aiuterà nella sua impresa.
La provincia degli USA sembra una delle ambientazioni preferite dei migliori film originali Netflix. I luoghi dei fatti raccontati da Macon Blair sono lontani dalle megalopoli con cui il mondo identifica gli Stati Uniti. Siamo ancora nella periferia, delle persone semplici, con un lavoro poco redditizio e tanti problemi da affrontare nella quotidianità. Questo circolo vizioso di ristrettezze economiche, problemi relazionali e scarsa autostima, rende le persone di questo film egoiste e indifferenti verso il prossimo.
War Machine (2017)
David Michôd (regista australiano autore di Animal Kindom e The Rover) dirige Brad Pitt in questa commedia drammatica sbarcata su Netflix nel 2017. Il film prende liberamente spunto dal libro The Operator dello scrittore statunitense Michael Hastings circa i retroscena della guerra in Afghanistan. Brad Pitt, co-star di Leonardo DiCaprio in Once Upon a Time in Hollywood in uscita questo agosto, impersona l’eccentrico e carismatico generale Glen McMahon. Quando viene inviato in Afghanistan per porre fine alla guerra è sicuro che porterà a termine la missione. Il personaggio di McMahon è ispirato dalla figura del generale Stanley McChrystal, ampiamente criticata dallo scrittore Hastings nel suo libro.
Semplificando le dinamiche belliche Michôd si concentra sulla delineazione di un Glen che, nonostante i valori in cui crede ed il suo operato, possa piacere al pubblico. McMahon rappresenta infatti lo stereotipo del generale americano dedito alla patria, spesso arrogante ed esaltato che crede fermamente nella guerra. Eppure nonostante i suoi modi la percezione che abbiamo di lui è che non sia lui il nemico. Il risultato è un prodotto talvolta ilare, sì perché il caricaturale McMahon presenta una postura e tic bizzarri, e altre volte invece malinconico. Nel cast anche Tilda Swinton e Ben Kingsley. Qui trovate la nostra recensione di War Machine.
Okja (2017)
Parlando di Tilda Swinton non possiamo che pensare al film Okja. Il coreano Bong Joon-Ho nel 2017 presenta al pubblico di Cannes la sua ultima favola, esclusiva Netflix. Si tratta di una pellicola dai chiari risvolti satirici ambientata in un futuro non troppo lontano. L’eclettica Lucy Mirando (Tilda Swinton) è a capo della sua stessa multinazionale. In una conferenza annuncia al mondo la scoperta di una nuova razza di maiale dalle enormi dimensioni che sarà in grado di porre rimedio al problema della fame nel mondo e quello dell’alimentazione OGM. In tutto ne esistono ventisei esemplari che sono stati singolarmente affidati a stimati allevatori in tutto il mondo. Tempo dieci anni e il maiale più grande vincerà il (grottesco) concorso indetto dalla Mirando Corporation.
Si tratta di Okja, supermaiale cresciuto in Corea del Sud ed affidato alle cure di Mija e di suo nonno. Tra la bambina e l’animale nasce un profondo e sincero legame di amicizia ed affetto. Perciò quando le viene sottratto per essere portato al macello Mija abbandona la serenità della campagna per salvarlo dalle avide mani della Mirando Corporation. Bong Joon-Ho denuncia l’ipocrisia delle multinazionali alimentari, riassunta nel personaggio di Lucy Mirando, e la loro mancanza di scrupoli e valori. Pellicola animalista arricchita da un’estetica che ricorda Miyazaki, Okja è un film che non vorreste perdere. Qui trovate la recensione più approfondita.
Mudbound (2017)
Scritto e diretto da Dee Rees, regista di alcuni episodi di serie importanti come When We Rise e Philip K. Dick’s Electric Dreams, è un film come non se ne vedevano da tempo, purtroppo sottovalutato dai più. Tratto dal romanzo Fiori nel fango, della scrittrice statunitense Hillary Jordan, è ambientato nell’America più povera e drammatica degli anni Quaranta, in piena seconda guerra mondiale. Sono diversi i temi trattati da questo piccolo capolavoro, principalmente quello del razzismo, della crudeltà del Ku Klux Klan, della povertà e della dignità personale. Non viene tralasciato nemmeno l’orrore della guerra, che tanto strappa e porta via.
Questo dramma commovente ed emozionante vede nel cast una magnifica Mary J. Blige, autrice anche della colonna sonora del film e candidata agli Oscar per la sua meravigliosa interpretazione. Inoltre sono presenti Carey Mulligan, Jason Clarke, Jason Mitchell, Rob Morgan, Jonathan Banks e Garrett Hedlund. La pellicola è stata candidata agli Acamedy Awards anche per la sceneggiatura non originale, la fotografia e la canzone Mighty River. Uno dei più belli tra i migliori film Originali Netflix.
Il re della polka (2017)
Scritto e diretto da Maya Forbes e Wallace Wolodarsky, Il re della polka è l’adattamento cinematografico dell’incredibile vita ed operato di Jan Lewan. È lui il vero “re della polka” che ispira il personaggio creato da Jack Black. Il musicista polacco nei primi anni Novanta riuscì a truffare finanziariamente i suoi ammiratori e gli venne dedicato nel 2009 persino un documentario: The Man who would be Polka King. Jan Lewan, interpretato da un solare ed ottimista Jack Black, è un immigrato di origini polacche leader di una polka band assieme al clarinettista Mickey Pizzazz (Jason Schwartzman). Residente in Pennsylvania con la moglie Maria, che ha il volto dell’attrice e comica Jenny Slate, è pronto a tutto pur di non rinunciare al suo sogno americano.
Ingannando un pubblico prevalentemente anziano Jan da vita ad una truffa finanziaria che segue lo schema Ponzi. Questa gli sarà redditizia solo in un primo momento, infatti si ritroverà presto indebitato per milioni di dollari fino al momento del suo arresto che segnerà la fine dei giochi. Il Re della Polka ha uno svolgimento leggero, dai toni tendenzialmente tragicomici. La storia ha dell’incredibile ma le folli imprese attuate da Lewan per tenere in piedi il suo imbroglio raccontate nella pellicola non sono state inventate. È proprio la loro assurdità a garantire allo spettatore il divertimento, assieme ovviamente all’umorismo di Jack Black. L’attore, che ha di recente ricevuto la sua stella all’Hollywood Walk of Fame, è il fiore all’occhiello di questa produzione Netflix.
I migliori film Originali Netflix del 2018
Mowgli
Conosciamo tutti la storia de Il libro della giungla dello scrittore Rudyard Kipling grazie ad un primo film prodotto dalla Disney nel 1967. L’adattamento del regista britannico Andy Serkins è, come da lui asserito, un rifacimento più oscuro e maturo del racconto di Kipling e viene rinominato Mowgli-Il figlio della giungla.
La pellicola viene narrata in prima persona dal pitone femmina Kaa (interpretata da Cate Blanchett), testimone del ritrovamento di un cucciolo d’uomo da parte della pantera Bagheera (Christian Bale). Mowgli viene portato da Bagheera tra i lupi dai quali sarà allevato anche assieme all’aiuto dell’orso Baloo. Con il tempo però il bambino dovrà fare i conti con la tigre Shere Khan (Benedict Cumberbatch), responsabile della morte dei suoi genitori, e con la sua natura umana. Badate bene però che Il Mowgli di Serkins non è adatto ai nostalgici della tradizione disneyana né ad un pubblico bambini in quanto si tratta di una versione de Il libro della giungla più riflessiva e cupa.
La ballata di Buster Scruggs (2018)
Persino i fratelli Coen non sono riusciti a resistere al fascino del colosso Netflix. Il duo di registi, sceneggiatori e produttori è autore di cult come Fargo (1996), Il Grande Lebowski (1998) e Non è un paese per vecchi (2007), solo per citarne alcuni dei più noti al grande pubblico. Con La Ballata di Buster Scruggs ci viene proposta un’antologia d’impronta western in sei episodi premiata come “miglior sceneggiatura” al Festival del cinema di Venezia.
Buster Scruggs (Tim Blake Nelson) è solo uno dei tanti personaggi del film, un pistolero sorridente e canterino che se ne va in giro per il brutale Far West a suon di chitarra e di colpi di pistola. Ogni episodio ha un interprete e una storia differente dalla precedente. Oltre al personaggio del cowboy c’è quello del giovane mutilato e ridotto a fenomeno da baraccone, poi ancora un variopinto e bizzarro gruppo di quattro uomini e una donna costretti nella stessa carrozza. Alcuni capitoli della pellicola sono più allegri, altri invece più cupi, ma tutti sono accomunati dalla presenza della violenza e della figura della morte. Atmosfere grottesche e caricaturali, toni ironici e rappresentazioni dissacranti, agli amanti del marchio Coen piacerà.
Bird Box (2018)
La regista danese Susanne Bier, vincitrice della statuetta d’oro per il film In un mondo migliore e autrice di Una folle passione, che ripropone al grande pubblico la consolidata coppia Cooper-Lawrence, dirige Bird Box. Sandra Bullock è la protagonista di questo thriller ambientato in una singolare realtà post apocalittica. Dopo la scoperta di una misteriosa entità, che a seguito del contatto visivo spinge le persone prima alla follia e poi al suicidio, Malorie (Sandra Bullock), suo figlio e un gruppo di superstiti sono costretti ad indossare costantemente una benda che copra loro gli occhi. Da lì in avanti l’obiettivo di Malorie sarà sopravvivere e proteggere quelli che ama contro un nemico sconosciuto e invisibile.
Il film può essere catalogato come un thriller/horror e dipinge un improvviso crollo della società odierna in maniera del tutto originale. Un percorso metaforico alla ricerca e superamento dei propri limiti, fisici e non. Il cast è poi arricchito dalla presenza di Sarah Paulson, Jacki Weaver, John Malkovick e Trevante Rhodes. A questo link la nostra recensione del thriller di Susanne Bier. Il più bell’horror tra i migliori film Originali Netflix.
Annientamento (2018)
Un altro film classificabile sia come thriller che come horror presente nel catalogo Netflix è Annientamento, diretto da Alex Garland, già regista di Ex Machina (2015). In questo insolito sci-fi Natalie Portman (la cui filmografia vanta pellicole come Léon, V per Vendetta e Il Cigno Nero) interpreta la biologa Lena. Quando il marito fa inaspettatamente ritorno a casa da una missione militare è molto malato e non ha memoria del suo precedente incarico. Lena scopre così che durante la missione è stato nell’Area X, precedentemente colpita un corpo celeste e in cui ora si verificano fenomeni misteriosi. Assieme ad un’antropologa, una psicologa e una topografa, Lena è decisa a recarsi nell’Area X e risolvere l’enigma che la avvolge.
Interessante l’associazione di personaggi femminili alla figura dello scienziato, non accade spesso nel mondo dello sci-fi hollywoodiano. Annientamento è un film valido e disturbante che si evolve in un climax di suspense e paura avvalorato dall’ottima performance di Natalie Portman e del suo entourage in rosa. Il film è tratto dal primo omonimo romanzo della trilogia Area X dello scrittore Jeff VanderMeer, e in caso voleste saperne di più qui potete leggere la recensione completa.
Mute (2018)
Dopo Moon, Source Code e Warcraft – L’inizio, Duncan Jones ha diretto un film da lui considerato il sequel spirituale di Moon, la sua opera prima. Il figlio del noto cantante e attore David Bowie costruisce una pellicola intensa, ben diretta e colma di citazioni e omaggi. Nel 2052 un barista muto e di bell’aspetto cerca disperatamente la sua fidanzata dispersa, Naadirah. In una Berlino del futuro misteriosa e pullulante d’immigrati, Leo Beiler incontra durante la sua ricerca alcuni personaggi curiosi, alcuni anche pericolosi. La pellicola è un chiaro omaggio al capolavoro di Ridley Scott Blade Runner, a partire dalle ambientazioni futuristiche e per finire con la fotografia scura e piena di ombre.
Il cast vede nel ruolo del protagonista Alexander Skarsgård, figlio del grande Stellan Skarsgård e fratello di Gustaf Skarsgård e di Bill Skarsgård; recentemente in primo piano per la sua interpretazione del pagliaccio malefico Pennywise in It. Sono inoltre presenti Paul Rudd, Justin Theroux, Robert Sheehan e Dominic Monaghan.
Roma (2018)
Vincitore del Leone d’Oro alla 75° Mostra del Cinema di Venezia, il film Roma approda in un primo momento al cinema. Dopo aver fatto tanto parlare di sé ed aver creato grandi aspettative, sbarca finalmente su Netflix. Il regista messicano Alfonso Cuarón attinge ai suoi ricordi d’infanzia ed elabora quello che potremmo definire un nostalgico elogio al matriarcato. La pellicola è ambientata in Messico nel quartiere Colombia Roma intorno agli anni Settanta. Cuarón indaga l’irrequieta realtà di una famiglia medio borghese in contrapposizione a quella della sua domestica Cleo, appartenente ad una classe sociale meno abbiente. La sua vita si svolge nella lentezza della routine casalinga dedicandosi interamente alle cure della famiglia presso cui lavora.
La scelta di un cast di attori non professionisti e di una distribuzione nella sola lingua spagnola, con l’aggiunta di sottotitoli in italiano conferiscono a Roma un’impronta malinconica e personale. Questo in aggiunta anche alle riprese lineari, quasi alla ricerca della perfezione stilistica, e all’uso evocativo del bianco e nero. Senza ombra di dubbio il miglior film Originale Netflix.
A private life (2018)
Il film è stato presentato nel 2018 al Sundance Film Festival e successivamente è stato distribuito in streaming su Netflix. Nel dramma diretto da Tamara Jenkins (La famiglia Savage) ci addentriamo nelle dinamiche matrimoniali della coppia di mezza età formata da Richard (Paul Giamatti) e Rachel (Kathryn Hahn).I vari tentativi di avere un bambino si rivelano vani facendoli cadere sempre più nello sconforto e minando la loro unione. Decidono allora di tentare la fecondazione in vitro e partono alla ricerca della donatrice più idonea. Improvvisamente nella loro vita piomba Sadie,studentessa universitaria e nipote di Richard che accetta di buon grado di donare i propri ovuli alla coppia.
Sullo sfondo di malinconica ambientazione newyorkese si delinea un solido rapporto tra i tre. Qui Tamara Jenkins predilige una trama schietta e realistica senza troppi fronzoli. In tal modo lo spettatore può facilmente essere coinvolto ed immedesimarsi nelle vite di Richard e Rachel. La genuinità della recitazione di Paul Giamatti e Kathryn Hahn aiuta a dipingere un veritiero ritratto della coppia moderna.
Having a child is a distraction from your own mortality.
T. Jenkins
Sulla mia pelle (2018)
Estremamente profondo e toccante Sulla mia pelle non necessita di ulteriori presentazioni. Difficile non considerarlo un capolavoro nella sua schiettezza e sensibilità. Alessio Cremonini ne scrive una prima sceneggiatura nel 2016 attingendo ai controversi fatti di cronaca che circondano la storia del romano Stefano Cucchi. Nel 2018 viene scelto come film di apertura per la 75° Mostra del Cinema di Venezia e l’accoglienza di pubblico e critica è da subito molto positiva. La storia la conosciamo ormai tutti. All’interno della macchina di Stefano Cucchi le forze dell’ordine rinvengono della droga e lo portano in caserma.
Il film racconta i setti giorni che precedono la sua morte, il rinvenimento dei gravi ematomi e contusioni che emersero dopo la notte in caserma e che gli erano stati inflitti proprio dalle forze dell’ordine, la solitudine e l’indifferenza di infermieri, giudici e carabinieri. Un episodio di cronaca che fa gelare il sangue e che la sorella di Cucchi, che nel film è interpretata da Jasmine Trinca, non ha mai voluto far dimenticare e per la quale chiede ancora giustizia. Non si può spiegare a parole il lavoro che Alessandro Borghi, Aureliano in Suburra di Solima e nella omonima serie Netflix, ha eseguito sul personaggio, modulando persino la voce per renderla uguale a quella di Cucchi. Prima opera italiana tra gli Originali Netflix.
I migliori film Originali Netflix del 2019
Triple Frontier (2019)
Scritto e diretto da J. C. Chandor, candidato all’Oscar nel 2012 grazie alla sceneggiatura di Margin Call, l’action thriller targato Netflix vede un cast importantissimo. La trama ruota attorno all’ultima missione di Tom “Redfly” Davis, un ex marine con diversi problemi familiari. Convinto dall’amico Santiago, si reca insieme al resto della squadra in Colombia, paese d’origine di un grosso narcotrafficante. Santiago ha però anche un altro asso nella manica, Yovanna, una spia colombiana a sua disposizione. Il film è quindi la storia di una missione militare, con tutti gli elementi dell’avventura e della fratellanza. Chandor ha collaborato per la stesura della sceneggiatura con Mark Boal, stretto collaboratore di Kathryn Bigelow.
Il cast vede la presenza di Ben Affleck, Oscar Isaac, Charlie Hunnam, Garrett Hedlund, Pedro Pascal, Adria Arjona e Sheila Vand. Alcuni di essi sono volti noti del cinema e della TV, in particolare Isaac e Pascal, che hanno già lavorato per dei prodotti Originali Netflix. Apprezzato da pubblico e critica, è stato candidato come miglior film drammatico ai People’s Choice Awards.
Rock my heart (2019)
Scritto e diretto da Hanno Olderdissen, mette in scena la storia di Jana, una diciasettenne malata di cuore e dai genitori apprensivi. Ribelle e piena di vita, incontra per caso Paul Brenner, un allevatore di cavalli da corsa in sofferenza per alcuni screzi con sua figlia. I due diventano subito amici, nonostante i rapporti non siano inizialmente dei migliori. La ragazza, inoltre, decide di partecipare a una gara ippica per vincere i soldi necessari a mantenere il maneggio di Paul, senza dire tuttavia nulla ai suoi genitori. Il suo unico sostenitore è Samy, appena maggiorenne e innamorato di lei.
Nonostante non sia migliore di altri drammi targati Netflix, questa produzione tedesca racconta bene e in modo credibile i drammi di diverse generazioni, per quanto differenti e dal diverso peso. Nel cast i giovanissimi Lena Klenke ed Emilio Sakraya, accompagnati da Milan Peschel, Annette Frier, Dieter Hallervorden, Natalia Romanova e Vedat Erincin.
Il sequestro di Stella (2019)
Altra produzione tedesca, questa volta scritta e diretta da Thomas Sieben. Il thriller targato Netflix non vanta un cast famoso o un’ambientazione mozzafiato, ma fa della semplicità il suo punto di forza. La trama ruota attorno al rapimento di Stella, una comprensibilmente spaventata ragazza bionda, figlia di un ricco uomo d’affari. I rapitori, Tom e Vic, la segregano in una stanza da letto di una sottospecie di tugurio, bendandola e legandola. Il film parte con la preparazione del rapimento, nei minimi dettagli, e si incentra principalmente su ciò che succede all’interno della catapecchia. I dialoghi sono pochi ma funzionali, e la recitazione è molto credibile.
Il cast, ridotto all’osso, vede la partecipazione di Max von der Groeben, molto attivo in Germania; Clemens Schick, dalla carriera più internazionale, e Jella Haase, vincitrice di diversi premi in patria. La qualità del film è quindi prettamente tecnica, più che di scrittura, a partire dalle interpretazioni e per finire con la fotografia.
I am Mother (2019)
Grant Sputore dirige una pellicola futuristica e fantascientifica, ambientata in un universo apocalittico in cui l’umanità si è completamente estinta. L’unica superstite è un’adolescente, cresciuta da un’androide materno, che lei chiama madre. La sua esistenza, già di per sé traumatica e non usuale, verrà sconvolta ancora una volta da un incontro stupefacente, con un altro essere umano. Presentato in anteprima al Sundance Film Festival, si ispira ad alcuni classici precedenti, come Ex Machina del regista Alex Garland. La sceneggiatura di Michael Lloyd Green evidenzia l’aspetto della tecnologia che schiaccia l’umanità, tema portante di Black Mirror.
Il cast, non tanto ricco, vede il nome del premio Oscar Hilary Swank, affiancata da Clara Rugaard, Luke Hawker e Rose Byrne, la quale presta la voce al droide madre. Nonostante la critica non abbia accolto con calore la pellicola, questa presenta alcuni spunti interessanti e attuali, evidenziati da un certo apprezzamento da parte del pubblico della piattaforma streaming.
The Silence (2019)
Lo sceneggiatore e regista John R. Leonetti, conosciuto principalmente per aver diretto l’horror Annabelle e aver scritto film di successo come A perfect man e Insidious, dirige un cast d’eccezione per questa produzione Originale Netflix. Oltre alla giovanissima Kiernan Shipka e al veterano Stanley Tucci, sono presenti anche Miranda Otto e John Corbett. Anche in questa pellicola, seguendo la scia di A quiet place, è assolutamente proibito fare rumore, per non attirare degli esseri velocissimi e letali che attaccano gli umani. Nonostante la pellicola risulti un insieme di temi e situazioni già viste e sperimentate, il livello tecnico è sicuramente apprezzabile, soprattutto data l’esperienza del cast.
Il film è tratto da un romanzo omonimo, scritto da Tim Lebbon nel 2015. Ad attirare il pubblico giovane è sicuramente la presenza di Kiernan Shipka. L’attrice è salita alla ribalta grazie alla serie, sempre Netflix, Le terrificanti avventure di Sabrina, dimostrando una certa dimestichezza con il genere dell’orrore.