Un inganno di troppo: analisi e spiegazione del finale

La nostra analisi e spiegazione dettagliata della nuova serie Netflix Un inganno di troppo

Un inganno di troppo (qui il trailer) diretto da David Moore e Nimer Rashed, e disponibile su Netflix dal 1º gennaio 2024, si è conquistato un posto nella top 10 della piattaforma, diventando uno degli show più visti dell’ultimo periodo. Non c’è comunque da stupirsi considerando che si tratta di uno degli ennesimi adattamenti dei romanzi di Harlan Coben che da anni collabora con Netflix. Basti pensare al primo Safe, seguito da Estate di morte, Svaniti nel nulla, Stay Close e The stranger. Precedente a Safe è in realtà The Five, andato però in onda su Sky. Un inganno di troppo (qui la recensione), serie tv britannica, vede nel cast Michelle Keegan, Richard Armitage, Joanna Lumley, Emmet J. Scanlan, Adeel Akthar e Dino Fetscher, insieme a molti altri, e presenta una serie di somiglianze con gli altri lavori di Coben. Fra thriller, giallo e crime detection, tutti gli indizi disseminati in ogni puntata portano a un finale scioccante e sorprendente, davvero inaspettato.

[ATTENZIONE: questo articolo contiene grossi SPOILER]

La trama nel dettaglio di Un inganno di troppo

Maya Stern ha da poco perso il marito Joe, a pochi mesi di distanza dal brutale assassinio della sorella Claire, a seguito di un furto finito male. Anche Joe è vittima di una rapina: 2 ragazzi in moto lo hanno aggredito, sparandogli poco dopo, davanti agli occhi di Maya. C’è però qualcosa che non quadra nella morte di Joe e la stessa Maya sospetta che ci sia un’altra spiegazione. È convinta che ci siano dietro i Burkett, l’aristocratica e chiusa famiglia di Joe che sembra non aver mai realmente accettato Maya. Maya era da pochi mesi tornata da una missione che l’aveva profondamente scossa, dove aveva preso una scelta difficile e che era diventata in parte di dominio pubblico. L’hacker Corey Whistle era entrato in possesso di un video che mostrava Maya responsabile della morte di alcuni civili. In attesa di capire cosa le accadrà dopo quella fuga di notizie e senza più Joe, Maya installa un baby monitor che le permette di controllare sua figlia Lily a distanza, quando è in compagnia della tata Izabella. Un giorno sul baby monitor compare Joe, che saluta e prende in braccio la figlia Lily. Maya scioccata chiede spiegazioni a Izabella che, aggredendola, scappa via. Izabella lavora per i Burkett e le insistenti richieste alla suocera Judith di parlare con la donna, vengono declinate con continue scuse. Maya, con l’aiuto del collega e amico fidato Shane, inizia a indagare sul passato di Joe e sui Burkett, soprattuto quando il detective incaricato del caso, Sami Kierce, la informa di quanto ha scoperto. L’omicidio di Claire e quello di Joe potrebbero essere collegati, dato che l’arma usata è la stessa.

Un inganno di troppo

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Nel corso di Un inganno di troppo Maya è sempre più convinta del coinvolgimento dei Burkett: nessuno è ancora stato preso per entrambi i presunti furti finiti male, ecco che decide che spetta a lei indagare. Le ricerche dei colpevoli da parte di Maya e quelle della polizia procedono così parallelamente, portando entrambe a qualcosa, ma mai alla verità. Kierce è inoltre costretto ad allontanarsi dal caso quando vengono scoperti i suoi problemi di salute, legati a una malattia degenerativa che gli provoca amnesie, svenimenti e mal di testa. Maya inoltre non si fida neanche di Kierce, dopo aver scoperto che riceveva ogni mese delle tangenti dai Burkett. Le indagini condotte in privato la portano invece a collaborare con Corey Whitsle che aveva aiutato Claire in passato. Corey aveva infatti minacciato la sorella di Maya di rivelare ulteriori informazioni, relative a Maya, su quanto accaduto in guerra e Claire, per salvare la sorella, aveva rivelato a Corey cosa aveva scoperto sui Burkett. Al tempo stesso è l’oscuro passato di Joe ad emergere. L’uomo è legato a strani e irrisolti omicidi del passato: la morte di Theo Mora, studente straniero dell’accademia Franklin Biddle e compagno di Joe e del fratello Andrew quando anche loro frequentavano il prestigioso istituto e il suicidio dello stesso Andrew, uccisosi a seguito della morte del miglior amico Theo.

Maya e Corey trovano poi, durante le loro indagini, il cadavere di Tommy Dark, capitano della barca da cui Andrew si sarebbe buttato in mare. I nodi vengono al pettine con difficoltà e accuse infondate, ma soprattutto con soluzioni imprevedibili: Claire, che lavorava con Joe nella società di famiglia, aveva iniziato a indagare, insieme a Corey, sull’azienda farmaceutica dei Burkett, che negli anni aveva falsificato resoconti e risultati su farmaci che avevano causato dipendenze, morti e gravi disturbi a chi ne faceva uso. Tra le loro vittime ignare c’era anche Sami Kierce, che per combattere la sua condizione, assumeva, tra gli altri, un farmaco Burkett. A renderlo consapevole di ciò è proprio Maya durante un colloquio tra i 2. Kierce inoltre non ha mai preso tangenti dai Burkett, si trattava di un’informazione falsa che Caroline, sorella di Joe, aveva dato a Maya intenzionalmente. Caroline sembrava invece l’unico membro dei Burkett più distaccato rispetto a Joe e all’altro fratello Neil, coinvolto più di tutti nella falsificazione sull’efficacia dei farmaci.

Analisi e spiegazione del finale

Un inganno di troppo

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La scoperta sconvolgente di Maya durante Un inganno di troppo riguarda il passato di Joe: da adolescente, insieme a Andrew, durante un rito di iniziazione, con altri compagni, aveva fatto bere una grande quantità di alcool a Theo Mora, legandolo a una sedia e bendandolo. Era stato Joe ad andare troppo oltre: Theo non gli era mai piaciuto, era un ragazzo straniero, povero e migliore di lui in tutto e all’accademia il merito e l’eccellenza erano valori fondamentali. Insabbiando l’omicidio, era Andrew, a seguito di quanto accaduto, a non riuscire a convivere con ciò che avevano fatto, Theo era il suo migliore amico e il senso di colpa era impossibile da sopportare. Durante una gita in barca, insieme ad altri compagni, rimasto solo con Andrew, Joe ha spinto il fratello in mare, che è morto annegato, inscenando un suicidio. Ad assistere a quanto successo, Tommy Dark, capitano della barca, che negli anni è stato pagato dai Burkett per rimanere in silenzio. Per paura che parlasse Joe ha ucciso anche lui, utilizzando inoltre la macchina di Maya, in modo che venissero trovate delle tracce di sangue nel suo bagagliaio. Cosa che effettivamente accade tempo dopo, quando Maya e Corey trovano il cadavere di Tommy Dark.

Quello che invece si scopre tramite flashback, racconti di Maya stessa e una serie di indizi, è che Maya era venuta a conoscenza del fatto che il colpevole della morte di Claire era Joe ed era stata lei a uccidere il marito. Scambiando le pistole che aveva in casa, in particolare scaricando quella che sapeva avrebbe preso Joe e portando con sé l’arma che teneva in casa, nascosta, aveva chiamato il marito dicendogli che sapeva cosa aveva fatto. Le negazioni di Joe portarono Maya a chiedergli un confronto, dandogli appuntamento fuori, vicino a un parco. Joe non ammise l’omicidio di Claire, ma alla prima occasione aveva estratto la pistola per uccidere Maya, dando così prova che quello che sospettava Maya era vero. Nel dubbio che Joe cercasse di ucciderla, con lo scambio di pistole Joe si ritrovò con un’arma scarica, dando la possibilità a Maya di vendicare la morte di Claire. Tutto viene ulteriormente spiegato durante l’ultima scena di Un inganno di troppo quando Maya va a casa dei Burkett per smascherarli. Durante un confronto con Judith, Caroline e Neil, Maya li obbliga a dire tutta la verità, minacciandoli con una pistola.

Un inganno di troppo

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Judith ammette di aver manomesso il baby monitor, sostituendo un’immagine di Joe a quella di Luka, fidanzato di Izabella che, pagato dai Burkett, si era prestato all’inganno. Judith, con il deep fake sperava di scoprire qualcosa in più sulla morte del figlio, convinta che Maya c’entrasse qualcosa. Maya, inaspettatamente, in quel momento, abbassa e poggia la pistola su un tavolo lontano da lei. Ammette l’omicidio di Joe, dicendo che Joe aveva ucciso Claire e Andrew, a seguito della morte di Theo, e poi anche Tommy Dark. Omicidi dei quali né Caroline né Neil credevano fosse Joe responsabile. Maya accusa loro anche della falsificazione dei risultati dei medicinali, dei danni e dei decessi causati dalla loro azienda, minacciandoli di dire tutto alle autorità. È a quel punto che Neil prende la pistola di Maya e le spara, uccidendola. Ma Maya, avendo previsto non solo che loro avrebbero cercato di ucciderla, ma che successivamente avrebbero cercato di insabbiare tutto, d’accordo con Corey e con Kierce, aveva posizionato una telecamera a casa dei Burkett che stava trasmettendo tutto in live. È Judith la prima ad accorgersi della ripresa e a capire e che la loro azienda era ormai finita, così come anche la loro vita.

La conclusione di Un inganno di troppo è fortemente credibile nelle motivazioni e nelle ragioni che spingono i vari personaggi ad agire, oltre che ricca di colpi di scena, di continui e sorprendenti ribaltamenti che cambiano il corso della storia. La morte di Maya è sicuramente l’elemento più inaspettato, ma è seguito e preceduto da altrettante importanti scoperte. Mettendosi d’accordo con Corey, Maya si assicura che tutto il mondo possa vedere e rendersi conto di chi sono i Burkett, che si dimostrano anche pronti ad uccidere per salvarsi. Nel giro di pochi minuti, in live, diventa noto che Joe ha ucciso Andrew, ha causato la morte di Theo, ha eliminato Tommy Dark e ha ucciso anche Claire; che Maya ha ucciso Joe, e che la madre sospettava che Maya avesse a che fare con la morte del figlio. Ma non solo, perché nonostante tutto ciò Judith è pronta a mettere da parte quanto accaduto e propone a Maya un accordo, che lei rifiuta. Come prova ultima c’è poi l’uccisione di Maya da parte di Neil. Poco prima di scoprire che erano ripresi e che si trattava di un live e non di una registrazione.

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Sia Corey che Kierce, unici a conoscenza del piano di Maya, rimangono esterrefatti da quell’omicidio in diretta, perché l’unica pronta a dare la vita era Maya. Un inganno di troppo chiarisce tutto solo alla fine: non a caso Maya toglie il caricatore dall’arma poggiandola sul tavolo vicino a Neil, e non a caso quando le viene puntata l’arma contro non c’è sorpresa o paura nei suoi occhi. Sapeva a cosa andava incontro ed era pronta a tutto, anche a morire, se questo avesse potuto finalmente distrutto i Burkett e salvato quindi la vita di migliaia di persone. Corey era deciso da tempo a far affondare i Burkett, responsabili della morte di Claire e non solo e lo stesso Kierce, nonostante fosse un poliziotto, voleva far sapere a tutti, essendone stato anche lui vittima, che i farmaci Burkett non facevano che peggiorare la salute di chi ne faceva uso. Maya riesce inoltre anche a far sì che Caroline e Neil capiscano di quanti crimini si fosse macchiato Joe, che aveva ucciso il proprio fratello. Voleva poter dimostrare a Judith una volta per tutte che il suo figlio prediletto era un assassino, e che era stata lei a ucciderlo, per vendicare la morte di Claire. Il chiarimento che Maya chiede a Joe, con quella telefonata, dove lo informa che era a conoscenza di ciò che aveva fatto, era l’ultima opportunità per salvarlo, sperando che non fosse irrecuperabile come temeva. Ma nel momento in cui Joe estrae la pistola non c’è alcun dubbio: per proteggere la famiglia Joe era pronto a tutto, anche ad uccidere la donna che amava e la madre di sua figlia.

Il sacrificio di Maya non ha però come fine ultimo solo quello di smascherare i Burkett. La scelta di rischiare di morire e di accettarlo è strettamente connessa a quel senso di colpa che da tempo la stava distruggendo: incubi, allucinazioni e un rimorso che la divorava dall’interno erano presenti e costanti da quella missione e quell’uccisione di civili di cui si sentiva responsabile, e che viene mostrata nel dettaglio solo nel corso delle ultime puntate di Un inganno di troppo. È chiaro come nessuno potrebbe mai perdonarla per ciò che ha fatto, ma è ancora più evidente come lei stessa non riesca a perdonarsi, ad andare avanti, a dimenticare e pensare alle vite che avrebbe salvato se su quel furgone ci fossero realmente stati dei nemici. Dall’interruzione delle comunicazioni, disobbedendo a un ordine alla scelta di colpire il veicolo, Maya si è macchiata di morti innocenti per le quali sente, in qualche modo, di dover pagare. Se mostrare al mondo intero i Burkett per quello che erano ha come possibilità quella di venire uccisa, forse potrebbe diventare l’occasione per essere finalmente in pace con se stessa. Un’amarezza profonda che esplode solo alla fine, perché solo con la morte di Maya è chiaro quanto ciò che è accaduto l’avesse turbata, sconvolta, cambiando la sua vita per sempre. Quell’omicidio compiuto dai Burkett è ovviamente anche una condanna a vita per ogni membro della famiglia, una verità sepolta svelata. Ma era già avvenuta prima ancora che Maya venisse uccisa, ecco perché dietro il suo sacrificio c’è più di un motivo.

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