War Machine: un film originale Netflix. La recensione
War Machine: un film originale Netflix, ambientato in Afghanistan. Protagonista, un ispiratissimo Brad Pitt
Netflix ormai ha davvero tante marce in più rispetto a qualunque concorrente, nel campo delle web tv: un catalogo sempre più aggiornato, prodotti originali, fra cui serie tv, documentari e spettacoli di comici da tutto il mondo, di alta qualità, rendono la piattaforma un must have per chiunque.
Da, relativamente, poco, l’azienda di Los Gatos si è buttato a capofitto anche sulla produzione di prodotti decisamente più “cinematografici”, lungometraggi che, in termini di qualità e di “nomi” importanti coinvolti nei progetti, competono in maniera decisa con i film che troviamo settimanalmente sui grandi schermi (cosa che ha causato non poche polemiche all’ultimo festival di Cannes.)
Uno dei film originali Netflix più recenti, e, allo stesso tempo, interessanti, è sicuramente War Machine, che vede protagonista un ispiratissimo Brad Pitt.
Qui il bellissimo di Hollywood interpreta un vecchio generale, Glenn McMahon, pluridecorato e con la fama di essere un integerrimo, ma dai principi inattaccabili ed inossidabili, inviato in Afghanistan, nel 2009, per cercare di riparare i danni causati da anni di guerra e per provare a “vincere”la battaglia contro il terrorismo islamico in quelle terre. Ma, a differenza delle guerre più antiche, lì il confine fra chi va protetto e chi va eliminato è molto sottile.
Il film è pervaso da una costante aria di sarcasmo che permea gran parte dei dialoghi. La percezione che viene trasmessa dal film è quella di una gerarchia militare statunitense stanca e allo sbando, comandata da leader politici dipinti come esseri umani al di fuori da qualunque realtà, lontani dalla vita vera e impegnati in giochi di potere scacchistici in cui, a pagarla, sono sempre i soldati e gli innocenti.
Decisamente riuscita l’interpretazione di Ben Kingsley, nei panni del presidente afgano, fantoccio nelle mani di potenti lobbisti statunitensi.
Il protagonista, dal canto suo, è la summa di tutto ciò che rappresentano i militari, vecchio stampo, a stelle e strisce: orgogliosi, leali e fedeli alla “causa”, tanto decantata ma mai davvero afferrabile concettualmente, di un paese che pecca continuamente di megalomania e mitomania autoreferenziali.
Il generale trasmette una forte empatia e il pubblico, pur se lontano dai suoi ideali, è spinto a vederlo per ciò che è realmente: un uomo che fa il suo lavoro, con disciplina e rigore, puntando sempre all’eccellenza, anche nei momenti in cui tutto ciò per cui si è lavorato si rivela soltanto un bluff ordito da poteri ben più alti.
Il vero motore del film, nonché la costante che da speranza al protagonista, è rappresentato dal rapporto paterno/ fraterno che il generale ha forgiato con i suoi commilitoni: più di una famiglia, delle persone essenziali alla sopravvivenza di un gruppo, caratterizzata ognuna di esse da vizi e debolezze, ma anche da un gran cuore e da un fortissimo senso di fedeltà e rispetto.
War Machine è questo, ma anche tanto altro.
Per non dilungarmi troppo, mi rivolgo a voi, non potendo fare altro che consigliarvi la visione.
War Machine: un film originale Netflix
War Machine: un film originale Netflix - 8
8
The Good
- Rilettura interessante delle vicende della guerra afgana
- Brad Pitt in forma smagliante
- Personaggi e situazioni accattivanti
The Bad
- Qualche stereotipo di troppo