Afrobrix Film Festival: a Brescia la quinta edizione del festival dedicato all’afrodiscendenza
Un festival dedicato all'afrodiscendenza per celebrare la ricchezza della diversità. A Brescia l'Afrobrix Film Festival 2025: il programma
Torna a Brescia dal 17 al 19 gennaio 2025 con la sua quinta edizione Afrobrix Film Festival, principale appuntamento italiano dedicato all’afrodiscendenza. Musica, arte, cultura e cinema si intrecciano per raccontare e valorizzare la complessità delle realtà afrodiscendenti e afroeuropee, evidenziandone il contributo al panorama culturale contemporaneo. La mission del festival è duplice: da un lato, promuovere la multiculturalità intesa come appartenenza a molteplici identità culturali; dall’altro, favorire l’inclusione e il dialogo tra le comunità di seconda generazione (2G) e la cittadinanza bresciana. AFROBRIX celebra la ricchezza e la complessità dell’afrodiscendenza, presentandola come una forza capace di arricchire e trasformare la società, l’arte e la cultura.
«Afrobrix continua il suo percorso – dichiara Fabrizio Colombo, direttore artistico del Festival – Nonostante gli attacchi ricevuti anche quest’anno da movimenti e associazioni di estrema destra contrari alla nostra visione, vogliamo ribadire che l’Italia è anche afrodiscendente. Questi artisti dimostrano che l’Italia è un Paese in cui la diversità non solo arricchisce il panorama culturale, ma rappresenta una risorsa essenziale per creare una società più innovativa e inclusiva, capace di guardare al futuro con una prospettiva autenticamente interculturale. Nonostante le difficoltà, Afrobrix si afferma come una piattaforma indispensabile per promuovere il dialogo e valorizzare le realtà afrodiscendenti, consolidandosi come un pilastro fondamentale nel dibattito culturale e sociale italiano».
I lungometraggi in programma all’Afrobrix Film Festival 2025
Ad aprire il festival è Disco Afrika, di cui trovate qui la nostra recensione, diretto dal malgascio Luck Razanajaona e selezionato alla Berlinale 2024. Il film affronta il tema della rivolta giovanile africana, portando sullo schermo le lotte per i diritti sociali e umani in diversi Paesi africani. Tra i titoli di punta, Augure – Ritorno alle origini, vincitore a Cannes 2023, del regista e artista belga-congolese Baloji, Banel et Adama della regista franco-senegalese Ramata-Toulaye Sy, Mami Wata di C.J. ‘Fiery’ Obasi, Dare – To Take That First Step, documentario italo-senegalese di Silvia Tonelli. A chiudere il festival, Dahomey della franco-senegalese Mati Diop, vincitore dell’Orso d’Oro alla Berlinale.
Il concorso cortometraggi
I titoli in concorso all’Afrobrix Film Festival 2025 sono: Bambola di Giorgio Musumeci (Italia), che affronta il dramma dei braccianti afroitaliani con uno sguardo intimo e toccante; Il cielo è perso di Fabrizio Fusco (Italia), che esplora il legame tra due fratelli messo alla prova quando il loro mondo incontaminato inizia a deteriorarsi; Family Time di Ahmed Mazen (Francia) storia di un padre e un figlio che cercano di riconciliarsi nonostante le loro differenze generazionali; Ophio di Baky Dia, Franck A.R. Onouviet (Francia) in cui Jaro, amico d’infanzia di Obi, improvvisamente scomparso, torna dopo 8 anni. Ma le cose non sono come sembrano; Prima and Lebsi di Welket Bungué (Portogallo), un racconto di amore e resilienza in un contesto di marginalità urbana; Recurrence di Ruben Levi (Svezia) che vede Helen, immigrata con la figlia in Svezia costretta a confrontarsi con un passato violento; A Poem for Mina di George Adindu (Belgio) in cui la protagonista si risveglia con una seconda possibilità; Osas and the Women from Benin City di Gabriele Gravagna (Italia) su Osas Egbon, 38 anni, presidente della prima associazione italiana contro la prostituzione forzata; Appreciation di Tomisin Adepeju (Regno Unito), che indaga la crisi di fede di una pastora pentecostale africana; Suleyman di Mehdi e Yanis Hamnane (Francia), un ritratto commovente di amicizia e sopravvivenza in un contesto di emarginazione.
Trovate il programma completo su www.afrobrix.it.