Amber Heard – Johnny Depp: respinto il ricorso, il giudice nega un nuovo processo

Amber Heard aveva richiesto che il processo per diffamazione sostenuto contro il suo ex marito Johnny Depp fosse dichiarato nullo. Alla fine della lunga e chiacchieratissima vicenda giudiziaria che ha coinvolto l’attrice di Aquaman e la star di Pirati dei Caraibi, la giuria aveva deliberato a favore di Depp, condannando Heard a risarcire all’ex marito una cifra pari a 15 milioni di dollari (poi ridotta a circa 10 milioni). All’inizio del mese di luglio il team di avvocati di Amber Heard avevano chiesto l’annullamento del processo per una serie di ragioni. Fra queste, come riportano anche Il Post e ANSA, una delle più significative risiede nel fatto che uno dei membri della giuria fosse stato “sostituito” a causa di un caso di omonimia. Oltre a questa particolare motivazione, gli avvocati di Heard avevano chiesto che il processo fosse dichiarato nullo per mancanza di prove. Heard, dal canto suo, ha continuato a sostenere che la sentenza emessa fosse eccessiva ed ingiusta.

Penney Azcarate respinge il ricorso degli avvocati di Amber Heard

Nella richiesta di annullamento del processo, il team di legali di Amber Heard ha sostenuto che la scelta della giuria sia stata minata da un errore. L’errore in questione riguarda la registrazione dell’anno di nascita di uno dei giurati: secondo gli avvocati dell’attrice non sono stati fatti accertamenti adeguati. Il giurato numero 15 non era quindi quello originariamente selezionato, bensì un omonimo residente nello stesso indirizzo e più giovane di circa una ventina di anni. Nella giornata dello scorso mercoledì 13 aprile la giudice Penney Azcarate ha stabilito che tutto il processo tenutosi al tribunale di Fairfax in Virginia si sia svolto secondo le regole e che di conseguenza “la Corte è tenuta ad attenersi alle decisioni della giuria”. Nell’ordinanza emessa da Azcarate si legge inoltre che “non ci sono prove di frode o illecito”. Le possibilità che Heard non sia tenuta a risarcire Johnny Depp dell’ingente cifra stanziata sfumano sensibilmente.