Audrey Diwan commenta la sentenza sull’aborto negli USA: “Sembra una realtà distopica”
La regista de "L'Événement" ha commentato la sentenza che permette di rendere illegale l'aborto negli Stati Uniti
Audrey Diwan, regista francese che ha vinto il Leone d’oro nel 2021 con il film L’Événement, ha commentato la sentenza americana che permetterà di rendere l’aborto illegale in molti stati non riconoscendo il diritto costituzionale a porre fine a una gravidanza. Nel suo film ( tratto dal romanzo autobiografico di Annie Ernaux), Diwan raccontava proprio la storia cruda di Anne, che scopre di essere incinta in un paese che la priva della libertà di decidere del proprio corpo e del proprio futuro. La regista ha condivido la sua opinione con il sito Deadline.
Lo sappiamo tutti che quando il diritto all’aborto viene preso in questione, la pratica non scompare: cambia la sua natura. Quando l’aborto viene proibito, diventa clandestino. Le donne non smettono di essere libere, mettono a rischio la propria vita per rimanere tali. Spesso parliamo teoricamente degli aborti clandestini. (Nel film) Volevo offrirne una trascrizione fisica e viscerale. Mi sono resa conto che avevo troppo spesso preso parte al dibattito senza sapere in modo concreto di cosa stessi parlando: il dolore, la solitudine, il pericolo, le diseguaglianze sociali. Perché l’aborto illegale è molto più rischioso quando non hai i soldi per farlo nelle condizioni giuste. E ci sono le diseguaglianze di genere, ovviamente..
Audrey Diwan commenta la sentenza sull’aborto negli USA
La regista ha ammesso: “Questa realtà mi sembra distopica. Due mesi fa ho mostrato La Scelta di Anne – L’Événement in varie città americane, finendo le proiezioni ad Atlanta. Al termine della proiezione alcune giovani donne sono venute da me, pallide, e hanno detto: ‘Parla di noi, siamo le donne che moriranno‘. Quando sono tornata in Francia, le loro voci hanno avuto un effetto su di me. Non avevo mai immaginato che una democrazia così grande possa accettare tutto questo. Non potevo nemmeno immaginare che quella finzione sarebbe diventata una verità così ferocemente cruciale negli Stati Uniti“. Intanto da venerdì, decine di migliaia di persone stanno manifestando in tutti gli Stati Uniti contro la decisione della Corte Suprema.