Bam Margera fa causa ai Jackass: “Sono arrabbiato e distrutto”
Bam Margera fa causa ai Jackass e alla Paramount
Bam Margera, famoso skateboarder dei Jackass, ha citato in giudizio la Paramount, Johnny Knoxville e il team dietro al film Jackass Forever per discriminazioni, dopo essere stato allontanato dal progetto a febbraio. Secondo l’attore, mentre si trovava in riabilitazione nel 2019 il regista Jeff Tremaine; Johnny Knoxville e il produttore Spike Jonze gli hanno proposto di firmare un “wellness agreement”. Questo prevedeva costanti controlli delle urine e test per continuare a essere coinvolto in futuri progetti della saga di Jackass. L’attore afferma di non aver violato i termini di quell’accordo. Ciononostante è stato licenziato dopo che un test ha rivelato l’utilizzo di Adderall, che secondo lui utilizzava da dieci anni sotto prescrizione medica. A quel punto, Margera aveva già filmato numerose scene per il film, e secondo l’accusa “molte delle sue idee verranno incluse nel montaggio definitivo”.
Bam Margera fa causa ai Jackass: “Sono ferito e distrutto”
Ricordiamo che a inizio anno la produzione del film di Jeff Tremaine aveva deciso di tagliare tutte le scene con lo skater e stuntman professionista, dopo l’atteggiamento difficile sul set. A svelarlo era stato lo stesso Margera in una serie di video in cui invitava i fan a boicottare il film. Spiegando che lo studio lo aveva umiliato chiedendogli costantemente di sottoporsi a esame delle urine e ad alcol test, arrivando fino a riprenderlo mentre prendeva degli anti-depressivi. Margera aveva pubblicato e poi rimosso dei video molto preoccupanti in cui appariva sotto l’effetto di stupefacenti e vomitava. Margera ha dichiarato:
Sono incazzato, arrabbiato, ferito e distrutto che Johnny, Jeff, Spike (Jonze), gli studios ed i produttori abbiano escluso la mia creatività e le mie acrobazie per realizzare questo film, licenziandomi senza giustificazione e rifiutandosi di pagare il mio lavoro. Ho creato questo franchise prima ancora che qualcuno di questi ragazzi venisse coinvolto. La mia causa non riguarda solo il risarcimento. Si tratta di trattare le persone con problemi di salute mentale e dipendenza in modo onesto e non approfittare delle loro disabilità per fregarle.