Barbie, il doppio senso nel poster francese diventa virale su Twitter
Precisa strategia di marketing o semplice circostanza fortuita? La risposta di Warner Bros.
Barbie (qui il trailer) è uno dei film più attesi della stagione cinematografica. Non solo, il film di Greta Gerwig è uno dei topic preferiti sui social, in grado di scatenare fermento e discussioni e di andare spesso e volentieri virale, in particolare su Twitter. È quel che è successo anche negli scorsi giorni, quando è comparsa online la versione francese del poster internazionale. Un’immagine del tutto innocua, che mostra Margot Robbie sollevata a spalla da Ryan Gosling, arricchita nei Paesi anglofoni dalla tagline “She’s everything. He’s just Ken”. Il poster francese di Barbie traduce questa tagline con “Elle peut tout faire. Lui c’est juste Ken” ovvero “Lei può fare tutto. Lui è solo Ken”. Niente di particolarmente scabroso, se non fosse che la parola “ken” ha un doppio senso a sfondo sessuale nello slang giovanile francese. “Ken” è infatti traducibile con un’espressione gergale che significa “sc***re”. Alla luce di questo la tagline francese potrebbe essere tradotta come “Lei può fare tutto. Lui sa solo sc***re”.
Il doppio senso nella tagline del poster francese di Barbie
Come riporta The Hollywood Reporter e alla luce di quanto il poster francese di Barbie sia andato virale su Twitter, la questione legata al doppio senso ha acceso il dibattito in Francia. Ma per comprendere meglio la questione serve un po’ di contesto. Nel gergo popolare francese, dagli anni Ottanta in poi, si è sviluppata la tendenza ad invertire le sillabe di alcune parole dando a queste nuove sfumature di significato.
Da qui la genesi del gergale “ken”, che deriva da “forniquer” (fornicare), abbreviato a “niquer” e successivamente invertito come “queni” o “keni”. Ma nella tagline del poster c’è un ulteriore gioco di parola frutto dell’assonanza tra “c’est” (è) e “sait” (sa). Ed ecco che “Lui c’est juste Ken” (“Lui è solo Ken”) diventa “Lui sait juste ken” (“Lui sai solo “sc***re”).
La dichiarazione di Warner Bros.
Come già sappiamo, visto anche il rating di PG-13 assegnato negli Stati Uniti, Barbie non sarà certo un film per bambini. Ma quindi il gioco di parole con doppio senso è stato intenzionale o solo un incidente di percorso? Molti credono che questa sia stata una precisa strategia di marketing della Warner Bros. La compagnia ha rilasciato una dichiarazione che non sgombra il campo dai dubbi, ma che gira attorno alla questione soffermandosi sul grande interesse che il film sta suscitando in Francia. Potete vedere la dichiarazione di Warner Bros. qui di seguito e il poster francese del film in calce al nostro articolo.
Le speculazioni attorno alla campagna marketing di Barbie dimostrano come ci sia un grande livello di attenzione ed eccitazione attorno all’uscita del nostro film in Francia. Non vediamo l’ora che il pubblico di tutto il mondo veda il film in uscita il mese prossimo.