Ecco perchè Black Phone avrebbe bisogno di un Prequel
Black Phone è stato un tale successo che si parla già di un sequel. Ecco perché il film dovrebbe invece ottenere un prequel
Qualche mese fa è uscito al cinema Black Phone di Joe Hill, un racconto adattato dalla Blumhouse Productions. Il 2022 è un anno fantastico per i fan dell’horror. Film indipendenti e nuovi progetti di grandi franchise hanno invaso il grande e piccolo schermo. Il maestro dell’horror, Stephen King, sembra avere nuovi adattamenti in uscita. É stato da poco presentato Firestarter, che non ha impressionato il pubblico quanto si sperava.
A quanto detto da Ethan Hawke, l’attore principale del film Blumhouse, e dal regista, Scott Derrickson, si sta pensando alla produzione di un sequel. Il duo ha già lavorato insieme in altro horror, Sinister. Black Phone ha ricevuto una valutazione estremamente positiva su Rotten Tomatoes ed è stato accolto con grande affetto dagli appassionati del genere e del cinema in generale.
Perchè servirebbe un prequel a Black Phone ?
Non si sa molto sul passato del Rapace nel film. Ci vengono presentati alcuni indizi sul perché fa quello che fa, ma nulla si avvicina alla spiegazione. Il killer ha un comportamento infantile, gioca con le sue vittime affibiandoli nomignoli come “Naughty Boy“, il che indica un grave trauma. Inoltre, lo stesso Hawke ha affermato che per indossare una maschera qualcuno deve volersi nascondere dal mondo. Nel caso del Rapace è uno strumento per esprimere le sue emozioni. (Il design è di Tom Savini, che ha lavorato a film come Dawn of the Dead, Creepshow e Friday the 13th).
Ad un certo punto in Black Phone, uno dei fantasmi dice che anche il rapitore può anche sentire il telefono, cosa menzionata dallo stesso serial killer. La fusione tra soprannaturale e l’horror tradizionale è uno dei punti salienti del film e potrebbe essere ampliamente esplorato in un prequel. Domande del tipo: ha sempre percepito i fantasmi o solo i ragazzi che uccide? Quando ha sentito squillare per la prima volta il telefono? Come è stato coinvolto nella clownerie (oscura, gotica) e come ha sviluppato quelle maschere? Non solo è possibile rispondere a queste domande, ma anche migliorare il personaggio e capire come funziona il suo mondo.
L’unica relazione che ha nel film è con suo fratello, a cui nasconde il suo vero io. La sua vita familiare sembra un aspetto importante, e come per i killer del mondo reale, i problemi iniziano in famiglie disfunzionali e ambienti violenti durante la crescita. Infine, un fattore fondamentale nella narrazione è il modo in cui sceglie i bambini. Quelli prima di Finney (Mason Thames), sembrano essere ragazzi tosti a cui piace combattere fisicamente o dai fisici atletici, quindi perché il Rapace ha cambiato il suo MO (modus operandi)? Perché queste vittime? E, soprattutto, quando ha iniziato? Inutile dire che sono molti gli elementi di questo personaggio che potrebbero essere completamente esplorati in un prequel.
Considerare l’idea di produrre un film per spiegare l’origine di tutto, potrebbe essere un’occasione per esplorare anche le capacità psichiche della madre di Gwen e la sua relazione con il padre prima che diventasse un alcolizzato. Senza considerare il fatto che non servirebbe solo per rispondere alle domande sul Papace, ma anche per espandere il personaggio, che sicuramente entrerà a far parte dei villain horror meglio riusciti. I fan dovranno aspettare per vedere cosa potrebbe esserci in serbo, ma a giudicare dal film, probabilmente sarà qualcosa di utile.