Blonde, Andrew Domink risponde alle critiche sul film: ”Questa storia sfrutta il ricordo che le persone hanno di Marilyn Monroe”

Blonde è il nuovo film diretto da Andrew Domink che vede come protagonista Ana de Armas nei panni di Marilyn Monroe. Tratto dal bestseller di Joyce Carol Oates, il film reinventa con audacia la vita di Marilyn Monroe, esplorando la differenza tra la sua immagine pubblica e quella privata.

Dalla sua infanzia imprevedibile come Norma Jeane, attraverso l’ascesa alla fama e i legami sentimentali, Blonde mescola realtà e finzione per esplorare la sempre più vasta differenza tra l’immagine pubblica e quella privata dell’attrice. Il film vanta un cast straordinario con Ana de Armas al fianco di Bobby Cannavale, Adrien Brody, Julianne Nicholson, Xavier Samuel ed Evan Williams.

Blonde, Andrew Domink risponde alle critiche sul film: ”Questa storia sfrutta il ricordo che le persone hanno di Marilyn Monroe”

Il regista si è detto “davvero contento” che la versione immaginaria della vita di Marilyn Monroe, mostrata in Blonde, “abbia oltraggiato così tante persone ” dopo essere stato presentato in anteprima su Netflix a settembre.  In un’intervista a The Hollywood Reporter, Andrew Domink ha affermato: ”Ora viviamo in un’epoca in cui è importante presentare le donne come emancipate e loro vogliono reinventare Marilyn Monroe come una donna emancipata. Questo è ciò che vogliono vedere. E se non glielo mostri, le sconvolge. Il che è piuttosto strano, perché è morta. Il film non fa alcuna differenza in un modo o nell’altro”. 

Inoltre, l’artista ha dichiarato: ”Il film ha sfruttato il ricordo che le persone hanno di lei, l’immagine che hanno di lei, il che è abbastanza giusto. Ma questa è l’intera idea del film. Sta cercando di prendere l’iconografia della sua vita e metterla al servizio di qualcosa, sta cercando di prendere cose che ti sono familiari e capovolgerne il significato. Ma è quello che non vogliono vedere. Io non voglio raccontare storie della buonanotte”.