Bohemian Rhapsody: qual è lo strano oggetto rubato da Rami Malek sul set?
Sul set del film Bohemian Rhapsody sono scomparsi molti oggetti ma il più strano lo ha preso Rami Malek!
L’attore Rami Malek ha confessato qual è lo strano oggetto rubato dal set del film Bohemian Rhapsody. Non troppo tempo fa, Malek ha interpretato Freddie Mercury in un lungometraggio dedicato alla sua vita ed alla famosa band dei Queen, di cui era il frontman indiscusso. Il film, vincitore del premio Miglior film drammatico, non solo ha portato l’attore sul podio a ritirare il premio come Miglior attore ai Golden Globes 2019, ma gli ha lasciato anche emozioni fortissime, come rivela lui stesso in questo nostro articolo. Pare inoltre che dal set siano scomparsi vari oggetti destinati a rimanere un ricordo caro dell’esperienza vissuta.
L’oggetto più strano sicuramente lo ha preso Rami Malek, il volto dell’amata serie Mr. Robot, stando a ciò che ha dichiarato in un’intervista con il New Yorker. Di cosa si tratta?
Bohemian Rhapsody oggetto rubato: Rami Malek confessa!
Lo strano oggetto rubato è un set di denti falsi, modellati per assomigliare a quelli della rockstar Freddie Mercury. Difatti Rami Malek ha indossato alla perfezione i panni della star dei Queen, impersonandola al meglio e come più credeva. Sta di fatto che con la sua interpretazione è riuscito a scaldare i cuori dei fan e di tutti gli spettatori che si sono recati al cinema nelle settimane precedenti. Non per questo, Bohemian Rhapsody ha conquistato il botteghino, raggiungendo la soglia di 800 milioni di dollari in tutto il mondo: solo in Italia ben 25 milioni di euro! Un successone!
Malek, a proposito dello strano oggetto rubato dal set, ha testualmente dichiarato quanto segue:
Ho tenuto i denti di scena, e li ho fatti ricoprire d’oro, è probabilmente la cosa più appariscente che ho mai fatto e, nello spirito di Freddie, mi sono detto ‘Cosa lo rappresenterebbe di più che ricoprirli di oro?’. Ho portato via molte, molte cose dal set. Non venderò niente, magari farò qualche asta per beneficenza, ma tutto qui”.