Bong Joon-ho torna a parlare del cinema di Alice Rohrwacher
In un’intervista per il Florence Korean Film Festival, Bong Joon-ho è tornato a parlare della cineasta italiana
“Bong Joon-ho, in un’intervista esclusiva che verrà presentata domani al Florence Korea Film Fest 2021, si dichiara nuovamente fan di Alice Rohrwacher. Già nel 2020 aveva segnalato 20 registe e registi emergenti “che cambieranno il nostro immaginario nei prossimi 20 anni“. Tra loro risultava quello di Alice Rohrwacher e Chloé Zhao. Nell’intervista prendeva in esame tutta la filmografia della Rohrwacher, partendo da Corpo Celeste fino a Lazzaro Felice, che Joon Ho definisce ancora “un incredibile miracolo cinematografico“. Al centro di questa intervista esclusiva il regista ha raccontato l’amore per il cinema italiano e l’influenza che ha nelle sue opere:
La storia del cinema italiano è davvero sorprendente. Quando ero piccolo, avevo circa nove o dieci anni, ricordo di aver visto alla tv il film di Vittorio De Sica “Ladri di biciclette”, che mi ha sorpreso molto. Ricordo che anch’io a quel tempo avevo chiesto a mio padre di comprarmi una bicicletta.
Bong Joon-ho torna a parlare del cinema di Alice Rohrwacher
Bong Joon-ho sembra avere una predilezione per il lavoro di Alice Rohrwacher, che considera “una cineasta di grande talento e capace di creare film unici nel loro genere”. Il regista di Memory of a Murder è particolarmente legato a Lazzaro Felice che, secondo lui, “mette alla luce alla perfezione il dialogo tra tradizione folklorica italiana e modernità centrale nel cinema della Rohrwacher”. L’intervista è stata l’occasione, per il cineasta coreano, di raccontare la sua passione per il cinema italiano, che in effetti si intravede con evidenza già in Parasite. In particolare, proprio parlando del film che gli è valso il premio Oscar nel 2020, il regista vede in Rocco e i suoi fratelli uno dei padri nobili della pellicola:
Conosco anche diverse opere di Federico Fellini, in particolare “Amarcord” e “Le notti di Cabiria” sono quelle che preferisco. Tempo fa ho visto di nuovo molti film di Luchino Visconti che sono stati rilasciati in Blu-ray, “Il gattopardo”, “Le notti bianche” e uno dei miei preferiti, “Rocco e i suoi fratelli”. Quel film, proprio come Parasite, racconta di una famiglia provata da problemi economici che si trasferisce dal sud nord Italia per iniziare una nuova vita. Alcuni registi italiani a cui mi sono interessato negli ultimi tempi e che ammiro molto sono Francesco Rosi, Ermanno Olmi e Marco Bellocchio. Sono diventato grande fan della regista italiana Alice Rohrwacher e sono rimasto molto impressionato dal suo film d’esordio “Corpo Celeste”.