Borat 2: Rudy Giuliani voleva far arrestare la troupe del film
L'ex sindaco di New York nel film di Sacha Baron Cohen è protagonista di una scena per lui molto compromettente
Protagonista di una scena per lui compromettente, Rudy Giuliani, ex sindaco di New York e stretto consigliere dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, avrebbe voluto far arrestare la troupe di Borat 2. La scena in questione vede Giuliani in una (falsa) intervista con la figlia di Borat, interpretata nel film dall’attrice Maria Bakalova. Una volta entrati nella camera da letto, Rudy Giuliani sarebbe stato ripreso da una camera nascosta mentre si tocca davanti alla figlia di Borat. A interromperlo compare Borat con indosso un bikini rosa pronto a offrirsi al posto della figlia. Come riportato da Indiewire, in occasione di un panel virtuale della Producers Guild of America, la produttrice del film Monica Levison ha dichiarato:
Rudolph Giuliani sosteneva che volessimo fargli un’estorsione. Ha chiamato la polizia di New York e ci ha accusato di estorsione, che è un crimine federale.
A quel punto, i dirigenti dell’hotel in cui si svolgeva la scena hanno impedito alla troupe di abbandonare la struttura. Inoltre, alla troupe è stato impedito anche l’accesso al materiale girato.
“Così ho telefonato ai miei legali e ho detto loro di venire in New Jersey immediatamente. Non volevo che si ripetesse quanto accaduto con Borat” conclude la produttrice.
Borat 2: Rudy Giuliani voleva far arrestare la troupe del film
Here’s Rudy Giuliani, the personal attorney to the President of the United States.
A still picture of Rudy from the Borat movie coming out on Friday.
Cant wait… pic.twitter.com/52kFgoOe4J
— Rex Chapman?? (@RexChapman) October 21, 2020
Un altro retroscena della sequenza con Rudy Giuliani era stato svelato qualche mese fa da Sacha Baron Cohen. Secondo l’attore, l’idea iniziale era che lui stesse nascosto in un armadio costruito appositamente per poi saltare fuori su un segnale via sms del regista Jason Woliner. C’era solo un problema: la batteria del suo telefono era quasi al termine:
Inizia l’intervista, accendo il telefono e c’è solo il 3% di batteria. Così mi dico: ‘Dannazione, abbiamo Rudy Giuliani, abbiamo l’avvocato del presidente, abbiamo questa scena, questo è il culmine del film e nessuno ha pensato che valesse la pena caricare il telefono?! ‘Sono riuscito a tenerlo in modalità aereo e controllarlo occasionalmente.