Abusi psicologici sul set di Buffy: le accuse del cast contro Joss Whedon
L’ideatore della serie ha alimentato nel corso degli anni un atteggiamento tossico e ostile
Continuano ad emergere nuove storie sull’atteggiamento tossico e violento che il creatore Joss Whedon avrebbe sempre assunto sul set di Buffy. E non solo su quel set, si parla di ogni set in cui ha lavorato compreso Justice League; che ha avuto diverse difficoltà ed è stato teatro di grandi violenze psicologiche come ha raccontato più volte l’attore Ray Fisher. Sono arrivate per prime le dichiarazioni di Charisma Carpenter, che ha interpretato il personaggio di Cordelia in Buffy. Nello spin-off Angel, in una lunga dichiarazione su Instagram, l’attrice ricostruisce l’ambiente tossico e ostile alimentato dallo sceneggiatore, che più volte l’aveva dileggiata davanti ai colleghi, chiedendole pure conto di un tatuaggio a forma di rosario che si era fatta.
La situazione è peggiorata quando, fra la terza e la quarta stagione di Angel, Charisma Carpenter è rimasta incinta. Joss Whedon le aveva domandato se intendeva tenere il bambino, facendole intendere le difficoltà che avrebbe incontrato e convocandola poi sul set a orari poco compatibili con una gravidanza. Successivamente il personaggio di Cordelia fu volutamente snaturato e progressivamente fatto sparire dalla serie. Subito dopo le sue dichiarazioni, anche altre colleghe con lei nella serie Buffy si sono fatte avanti per difenderla e confermare la sua posizione. Fra tutte, Sarah Michelle Gellar ha dichiarato:
Nonostante per me sia un onore vedere il mio nome associato a quello di Buffy Summers non voglio che sia per sempre associato a Joss Whedon. Attualmente sono impegnata a provvedere alla mia famiglia e a sopravvivere a una pandemia, quindi per ora non farò altre dichiarazioni in merito. Ma starò sempre dalla parte delle vittime degli abusi e sarò sempre orgogliosa di chi riesce a parlare.
Buffy: altre accuse del cast contro Joss Whedon
La più recente arriva da Jose Molina, uno scrittore della serie Firefly, che ha condiviso le sue esperienze contro il produttore esecutivo della serie Whedon. “Casualmente crudele è un modo perfetto per descrivere Joss”, ha detto Molina su Twitter, citando le osservazioni precedenti dell’attrice Charisma Carpenter.
Pensava che essere meschino fosse divertente. Far piangere scrittrici durante una sessione di appunti era particolarmente isterico per lui. In realtà gli piaceva vantarsi della volta in cui ha fatto piangere uno scrittore due volte in una riunione.
Molina ha concluso il suo tweet con l’hashtag #IStandWithCharismaCarpenter. Ad esprimere il suo sostegno alle attrici che hanno parlato è anche lo Spike di Buffy James Marsters, che ha detto oggi su Twitter che “il set di Buffy non era privo di sfide”.
"Casually cruel" is a perfect way of describing Joss. He thought being mean was funny. Making female writers cry during a notes session was especially hysterical. He actually liked to boast about the time he made one writer cry twice in one meeting. #IStandWithCharismaCarpenter https://t.co/SgPF1rgRby
— Jose Molina (@JoseMolinaTV) February 13, 2021
While I will always be honored to have played the character of Spike, the Buffy set was not without challenges. I do not support abuse of any kind, and am heartbroken to learn of the experiences of some of the cast. I send my love and support to all involved.
— James Marsters (@JamesMarstersOf) February 12, 2021