007, Christopher Nolan potrebbe dirigere il nuovo film di James Bond?
Il regista britannico, grande fan della saga, sarebbe onorato di prendere il timone ma solo a condizioni ben precise
Nel corso di una puntata del podcast Happy Sad Confused, Christopher Nolan è tornato a parlare della possibilità di dirigere il nuovo film di James Bond, mentre il suo Oppenheimer sta per debuttare negli Stati Uniti in contemporanea con Barbie di Greta Gerwig. E mentre negli USA sta per iniziare l’era del cosiddetto Barbenheimer, il regista britannico ha raccontato ai microfoni di Josh Horowitz che l’idea di dirigere il prossimo capitolo di 007 è decisamente allettante ma che sarebbe disposto a prendere il timone della saga solo a determinate condizioni. Il franchise di James Bond sta per entrare in una nuova fase col 26esimo film e con un nuovo attore, ancora da scegliere, per prendere il posto di Daniel Craig, che ha ceduto il testimone da 007 con No Time To Die.
Christopher Nolan, grande fan della saga, sarebbe onorato di prendere il timone ma solo a condizioni ben precise
Christopher Nolan non ha mai fatto mistero di essere un grande appassionato dei film di James Bond, come ha tenuto a precisare durante una puntata del podcast Happy Sad Confused (potete vedere il video qui). E se la prospettiva di poter dirigere il prossimo capitolo della saga sarebbe un onore e un privilegio, sarebbe disposto a prendere il timone solo nel caso venissero rispettate precise condizioni. Per Nolan sarebbe fondamentale, soprattutto, avere il massimo controllo possibile su aspetti come la sceneggiatura e le scelte di casting. “Amo quei film e la loro influenza nella mia filmografia è evidente in maniera imbarazzante, non c’è ragione di negarlo. Sarebbe un privilegio poter dirigere uno di quei film, ma quando ci si approccia a un personaggio come questo e a un’opera come questa si deve fare i conti con tutta una serie di limitazioni“.
“Bisogna avere l’attitudine giusta” ha spiegato Christopher Nolan a Josh Horowitz, “e bisogna trovarsi al momento giusto della propria carriera, per potersi esprimere liberamente e confrontarsi con tutte le limitazioni del caso. Perché non vuoi approcciarti a una cosa del genere e sbagliare. È un po’ lo stesso tipo di responsabilità che ho sentito addosso quando ho diretto Batman“. Più avanti nel corso dell’intervista il regista britannico si è soffermato sulle condizioni che per lui sarebbero fondamentali. Condizioni tutte legate al maggior controllo possibile sul processo creativo, a partire dal casting. “Non si può dirigere un film senza essere completamente impegnati in tutto il processo creativo, a livello di sceneggiatura, casting e tutto il resto: il pacchetto completo. […]. Sarebbe fondamentale essere scelto per tutto quello che potrei portare al personaggio. Se così non dovesse essere sarò in prima linea per vedere cosa succederà”.