Corpus Christi: il trailer italiano del film polacco presentato a Venezia
Online il trailer del film presentato alla 76esima edizione del festival del Cinema di Venezia
Il trailer italiano del film polacco Corpus Christi è finalmente disponibile online. Dopo aver vissuto l’anteprima della pellicola durante la 76esima edizione del Festival del Cinema di Venezia, ora il film arriverà in tutti i cinema. Corpus Christi è diretto da Jan Komasa, regista polacco con alle spalle film come Suicide Room. La nuova pellicola racconta la storia di Daniel, un giovane ragazzo che vorrebbe diventare prete, ma la sua fedina penale non glielo permette. Concluso il suo periodo detentivo, Daniel dovrebbe iniziare a lavorare in una segheria; al suo arrivo nel piccolo centro cittadino, tuttavia, a causa degli abiti che indossa viene scambiato per un prete. Il giovane, continuerà a ricoprire quel ruolo con carisma ed empatia, riuscendo a risollevare una comunità ormai a terra a causa di una tragedia del passato. Corpus Christi è in realtà uscito nei cinema polacchi già a Ottobre 2019; per ora, la data di uscita della pellicola in Italia non è certa.
Corpus Christi: il trailer italiano del film polacco presentato a Venezia
Corpus Christi, di cui trovate il trailer qui sotto, è un film polacco che riscosse un notevole successo, non solo a Venezia, ma anche agli Oscar. Infatti, la Academy nominò il film di Jan Komasa nella categoria Miglior Film Straniero, nella 92esima edizione dei premi. L’attore protagonista, Bartosz Bielena, vinse il premio al Miglior Attore al Chicago International Film Festival. Tra il cast di Corpus Christi troviamo anche Aleksandra Konieczna, e Eliza Rycembel. Il film, nel corso della produzione, si trovò ad affrontare una controversia, in quanto un uomo dichiarava che la trama del film fosse totalmente ispirata alla sua storia. La produzione ha sempre dichiarato che la pellicola non si ispirava alla vita dell’uomo, bensì ai numerosi casi di frode all’interno del sacerdozio. La sceneggiatura di Corpus Christi è opera di Mateusz Pacewicz.