Dallas Buyers Club: quanto c’è di vero nel film di Jean Marc Vallée e cosa invece appartiene alla finzione?
Quanto è accurato il film di Jean Marc Vallé? E cosa invece appartiene al territorio della finzione narrativa?
Dallas Buyers Club, il film diretto dal compianto regista canadese Jean Marc Vallée e con protagonisti Matthew McConaughey, Jennifer Garner e Jared Leto (qui la nostra recensione) si basa sulla storia vera di Ron Woodroof. McConaughey e Leto ricevono rispettivamente, per le loro straordinaria interpretazioni, l’Oscar come Miglior attore protagonista e non protagonista. Il film ottiene nel 2014 sei candidature agli Academy Awards, tra cui quella per il Miglior film. Oltre ai premi agli attori, Dallas Buyers Club si aggiudica anche la statuetta per il Miglior trucco e acconciatura. La storia raccontata è appunto quella di Ron Woodroof, a cui a metà degli anni Ottanta viene diagnosticato il virus dell’HIV, contratto dopo un rapporto non protetto con una tossicodipendente. All’epoca HIV ed AIDS erano poco conosciuti, poco studiati e ancora fortemente legati a uno stigma. Woodroof decide quindi di occuparsi della compravendita di farmaci non approvati da distribuire a chi non poteva permetterseli per le vie canoniche. Ma quanto è storicamente accurato il film di Jean Marc Vallé? E cosa invece appartiene al territorio della finzione narrativa?
Quali sono le fonti che hanno permesso la realizzazione di Dallas Buyers Club?
Nel 1992, appena un mese prima che morisse per AIDS conclamato, il co-sceneggiatore di Dallas Buyers Club Craig Borten intervista Ron Woodroof nella speranza di poter portare la sua storia sullo schermo. Come riporta Slate.com, Borten viene a sapere della storia di Woodroof da un amico e fin da subito trova che la sua vicenda sia tanto importante come testimonianza quanto affascinante. Woodroof scopre di essere sieropositivo a metà degli anni Ottanta e dopo che gli viene negata la terapia sperimentale con l’AZT, trova un modo per procurarsi il farmaco che credeva potesse salvargli la vita. Fonda così l’associazione che dà il titolo al film, per distribuire farmaci non approvati dall’FDA a chi non poteva permettersi la terapia con l’AZT o a chi aveva avuto ad esso reazioni avverse. Al momento della diagnosi, i medici comunicano a Woodroof che gli rimangono 30 giorni di vita. Vivrà invece per altri 7 anni. Il lavoro di documentazione degli sceneggiatori Craig Borten e Melissa Wallack dura quasi 20 anni. Il film racconta della malattia e dell’attività di Woodroof soffermandosi con attenzione anche sulla trasformazione del protagonista (interpretato da Matthew McConaughey) da donnaiolo omofobo a vero paladino per i diritti dei malati di AIDS.
La vita di Ron Woodroof non è stata documentata in maniera dettagliata “sulla carta”. Il materiale di partenza per lo sviluppo del film sono state quindi principalmente le ore di interviste con Borten e l’accesso ai diari personali di Woodroof. Il risultato è un ritratto piuttosto accurato dell’uomo e della sua storia, ma con qualche licenza poetica per fini narrativi. Per esempio, in Dallas Buyers Club Woodroof è un elettricista e cowboy di rodeo, mentre nella realtà – come riporta Slate.com – era solo un appassionato di rodeo, non un professionista. Borten ha spiegato di aver portato sullo schermo il suo personaggio come cowboy professionista per rafforzare con la metafora del rodeo gli sforzi e la lotta che lo hanno portato a sopravvivere ben più del previsto. Invece il fatto che dopo la diagnosi Ron abbia perso molti dei suoi amici appartiene alla realtà dei fatti. E a proposito della diagnosi, nel film Ron riceve la notizia nel 1985 e Borten ha dichiarato che questa è la stima cronologica migliore, anche se lo stesso Woodroof gli aveva rivelato che un medico lo aveva informato che probabilmente aveva contratto il virus ben prima. Woodroof stesso sospettava di un rapporto non protetto avvenuto nel 1981.
Il personaggio di Rayon
E per quanto riguarda il personaggio di Rayon, che prende vita sullo schermo attraverso la magnifica interpretazione di Jared Leto? Né Rayon, né la dottoressa Sacks (Jennifer Garner) sono figure riconducibili a persone reali nella vita di Ron Woodroof. Borten e Wallack hanno intervistato vari medici e attivisti transgender nel corso delle loro ricerche per il film e i personaggi di Rayon e Eve Sacks sono il frutto di questi incontri. Nel film sono stati tralasciati altri dettagli interessanti della storia di Ron, anche per quanto riguarda le cause legali. In Dallas Buyers Club non c’è spazio, per esempio, per la causa intentata da Ron contro l’ospedale che gli aveva negato la sperimentazione con l’AZT. Craig Borten ha inoltre deciso di escludere dalla sua narrazione i parenti di Woodroof – in particolare la sorella Sharon e la figlia Yvette – con cui lo sceneggiatore non ha avuto alcun contatto mentre lavorava allo script. Di seguito il trailer il Dallas Buyers Club.