Demi Moore ottiene la sua prima nomination all’Oscar in 45 anni di carriera
Anche per Demi Moore è finalmente arrivato questo momento: una nomination agli Oscar!
Finalmente è giunto il momento per Demi Moore, grazie ad una satira cinematografica sul body horror che si è rivelata una sorprendente protagonista della stagione dei premi. The Substance dimostra che il genere horror può ancora conquistare i votanti dell’Academy, solitamente inclini a premiare film più prestigiosi, ottenendo ben cinque nomination agli Oscar 2025. Tra queste spicca la candidatura di Moore, che per la prima volta nella sua carriera concorre come Migliore Attrice.
L’attrice, attiva da 45 anni con numerosi film di successo e diversi blockbuster alle spalle, è stata annunciata questa mattina tra le cinque finaliste per il premio. La celebre protagonista di Ghost gareggia contro Mikey Madison (Anora), Cynthia Erivo (Wicked), Karla Sofía Gascón (Emilia Pérez) e Fernanda Torres (I’m Still Here). Sebbene la competizione rimanga aperta, molti ritengono che la vittoria sarà contesa tra la Moore, che sta vivendo un grande ritorno sulla scena, e Madison, la giovane rivelazione che sembra vivere un autentico momento in stile A Star Is Born.
Oltre alla candidatura della sua protagonista, The Substance ha ottenuto riconoscimenti in categorie di grande prestigio, tra cui Miglior Film, Miglior Regia per Coralie Fargeat e Miglior Sceneggiatura Originale (sempre Fargeat). Sebbene l’horror abbia già trovato spazio agli Oscar in passato (L’esorcista, Il Silenzio degli Innocenti, Il Sesto Senso, Scappa – Get Out), è piuttosto raro che venga ampiamente riconosciuto dall’Academy. Inizialmente, la speranza era che Moore riuscisse a ottenere la sua nomination, ma ora, grazie al brillante lavoro di Fargeat, The Substance potrebbe segnare una svolta storica per il genere nella notte degli Oscar.
Demi Moore ha dimostrato il suo valore nell’industria cinematografica
La carriera di Demi Moore ha avuto inizio nel 1981, quando si è unita al cast della popolare soap opera General Hospital. Sebbene la sua permanenza nello show sia durata solo due anni, la sua uscita avvenne nel momento ideale per entrare a far parte del celebre Brat Pack, grazie ai ruoli in St. Elmo’s Fire (1985) e About Last Night… (1986). Entrambi i film riscossero grande successo tra il pubblico di riferimento, rendendola un’attrice emergente da tenere d’occhio. Tuttavia, fu un film del 1990 a consacrarla definitivamente.
Quell’anno, Moore recitò al fianco di Patrick Swayze e Whoopi Goldberg in Ghost, un fenomeno al botteghino che, con un budget stimato di 23 milioni di dollari, ne incassò 505, diventando il film con il maggiore incasso dell’anno. La pellicola ottenne anche cinque nomination agli Oscar, tra cui quella per Miglior Film. Sulla scia di questo enorme successo, Moore consolidò la sua carriera con una serie di blockbuster, tra cui Codice d’onore (1992), Proposta indecente (1993) e Rivelazioni (1994), che la portarono a diventare, nel 1995, l’attrice più pagata al mondo.
Nonostante questi traguardi, il pieno riconoscimento della critica le sfuggì e, con il tempo, si ritrovò ad affrontare una serie di insuccessi al botteghino. Sebbene non abbia mai abbandonato la recitazione, fu The Substance a riaccendere in lei la passione per il mestiere: Moore ha infatti dichiarato che stava considerando di lasciare il cinema prima di ricevere quella sceneggiatura. Ora, oltre a essere vincitrice di un Golden Globe e candidata ai SAG Awards e ai BAFTA, può finalmente aggiungere una candidatura all’Oscar alla sua lunga lista di successi.