Dog Gone – Lo straordinario viaggio di Gonker: la vera storia che ispirato il film Netflix con Rob Lowe

La commovente storia vera del cane che ha ispirato il film Netflix Dog Gone - Lo straordinario viaggio di Gonker

Dog Gone – Lo straordinario viaggio di Gonker è disponibile nel catalogo Netflix dallo scorso 13 gennaio. Diretto da Stephen Herek e scritto da Nick Santora, ha per protagonista Johnny Berchtold nel ruolo di Fielding Marshall, uno studente del college che decide, in maniera piuttosto impulsiva, di adottare un cane, con il padre John (Rob Lowe) che inizialmente non ne vuol proprio sapere di prendersi cura del nuovo arrivato. Un giorno, però, quando Gonker scompare, padre e figlio uniscono le forze per ritrovarlo e somministrargli i farmaci di cui ha bisogno per sopravvivere. Il viaggio alla ricerca del loro amico a quattro zampe permetterà a John e Fielding di rinsaldare un rapporto che, negli anni, era andato deteriorandosi. Un film dalla trama piuttosto essenziale ma, si sa, le storie con protagonisti gli animali (i cani in particolare) riescono sempre ad essere coinvolgenti. Il film Netflix, che si prende qualche libertà, è tratto da una commovente storia vera raccontata nel libro del 2016 Dog Gone: A Lost Pet’s Extraordinary Journey and the Family Who Brought Him Home di Paul Toutonghi.

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Dog Gone – Lo straordinario viaggio di Gonker. Blackjack Films, Story Ink

Dog Gone, la vera storia di Fielding e Gonker

L’autore del libro, Paul Toutonghi, è il cognato di Fielding Marshall, interpretato in Dog Gone da Johnny Berchtold e genero di John Marshall (Rob Lowe). L’incredibile e commovente vera storia che ha per protagonista il cane Gonker risale al 1998, mentre Dog Gone si svolge ai giorni nostri. Nel film Netflix gran parte della trama rispecchia quanto successo nella realtà, non mancano però alcune sostanziali modifiche. Nel film Fielding Marshall adotta Gonker per far colpo su una ragazza, mentre in realtà le circostanze che hanno portato il cane nella famiglia sono ben più drammatiche. Il vero Fielding aveva infatti deciso di adottare un Golden Retriever dopo la morte della sua figlia neonata a seguito di un intervento chirurgico al cuore. Stando a un report del New York Post, la madre della bambina aveva abbandonato Fielding poco dopo la morte della piccola nel 1991 e il ragazzo aveva il disperato bisogno di un migliore amico. Fielding passa diversi anni insieme a Gonker prima che questi fugga. Come si vede nel film, il cane soffre del morbo di Addison, una condizione che richiede gli vengano praticate mensilmente iniezioni di ormoni sintetici.

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Dog Gone – Lo straordinario viaggio di Gonker. Blackjack Films, Story Ink

Quando in un giorno di ottobre del 1998 Gonker sparisce sui Monti Appalachi è una vera e propria corsa contro il tempo: senza le iniezioni può sopravvivere al massimo per un mese. Se nel film vediamo che le ricerche di Gonker hanno risonanza mondiale, con coinvolgimento di persone via social, nella realtà la notizia della scomparsa non è arrivata alla stampa nazionale fino al ritrovamento del cane il 25 ottobre del 1998 (23 giorni dopo la fuga). In quei 23 giorni Fielding ha davvero cercato il cane insieme al padre John mentre la madre Ginny coordinava le operazioni da casa, servendosi di una mappa e chiamando a tappeto i vari rifugi per animali e le stazioni di polizia. Anche Peyton, la sorella di Marshall, ha partecipato alle ricerche. Una delle maggiori differenze tra la storia vera e l’adattamento risiede nella razza di Gonker. Nella realtà il cane era un Golden Retriever mentre in Dog Gone è uno Yellow Lab, ovvero un Labrador.

 

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