Edoardo Leo e l’Oro alle Olimpiadi di Pechino 2022: “Avevamo previsto tutto”
Edoardo Leo celebra la vittoria del curling a Pechino 2022 con La mossa del pinguino
Dalla finzione alla realtà, dalle Olimpiadi di Curling nel film La mossa del pinguino al successo alle Olimpiadi di Pechino del 2022 con la medaglia d’oro nello sport protagonista della pellicola con Edoardo Leo. Il regista e attore ha celebrato la vittoria dei campioni italiani in un’impresa mai vinta prima. Nella prima pellicola diretta da Claudio Amendola, Edoardo Leo interpreta Bruno, un padre affettuoso che sogna un’altra vita, mentre lavora di notte facendo le pulizie in un museo. Dopo aver visto un servizio televisivo sul curling, convince il suo amico Salvatore a mettere su una squadra e candidarsi alle Olimpiadi su questa specialità. La squadra improvvisata cercherà quindi di raggiungere l’oro.
Edoardo Leo celebra il curling con il film del 2013
Nella pellicola l’Oro non fu vinto, anche se ebbe tre candidature ai nastri d’argento. Nove anni dopo, però, nella realtà gli atleti Amos Mosaner e Stefania Constantini hanno conquistato l’oro, decretando l’undicesima vittoria consecutiva per la coppia azzurra. Mai nessuno prima di allora avevano mai chiuso un torneo senza sconfitte. Anche nella pellicola con Edoardo Leo, le cose non erano andate come i protagonisti speravano. Dopo di quello, Edoardo Leo ha abbandonato il curling, continuando invece la sua carriera di attore e regista, recitando e dirigendo al cinema film come Tutta colpa di Freud, Smetto quando voglio, Ti ricordi di me?, Pane e burlesque, Noi e la Giulia, Loro chi?, Perfetti sconosciuti, Che vuoi che sia, Smetto quando voglio – Masterclass, Smetto quando voglio – Ad honorem, Io c’è, Non ci resta che il crimine, Gli uomini d’oro, La dea fortuna, 18 regali, Lasciarsi un giorno a Roma. Dal 3 al 9 marzo sarà anche al cinema con un documentario speciale sul suo mentore, l’attore di teatro e cinema Gigi Proietti scomparso nel novembre di due anni fa, in una proiezione incredibilmente commovente, dal titolo Luigi Proietti, detto Gigi.