Intervista a Eleonora Giovanardi: nel cast di Lea – Un nuovo giorno con Anna Valle e Giorgio Pasotti
Eleonora Giovanardi è nel cast della nuova serie di Rai 1 dal titolo Lea – Un nuovo giorno con Anna Valle e Giorgio Pasotti. La serie, in quattro prime serate, è diretta da Isabella Leoni ed è una coproduzione Rai Fiction e Banijay Studios Italy. Anna Valle interpreta Lea, un’infermiera specializzata che, dopo un anno di aspettativa, torna al proprio lavoro nel reparto di pediatria dell’ospedale di Ferrara.
Mentre Eleonora Giovanardi interpreta Anna, una ginecologa dell’ospedale ed ex amica di Lea. L’attrice torna così in TV nel ruolo di una vera e propria ”villain”. Inoltre, lo scorso anno, ha co-fondato Amleta, un’associazione di promozione sociale che si batte per contrastare la disparità e la violenza di genere nel mondo dello spettacolo.
Film Post incontra Eleonora Giovanardi
Benvenuta, Eleonora. Sei in tv nella serie “Lea – un nuovo Giorno”. Come descriveresti la tua Anna?
Anna è una dottoressa che ad un certo punto della vita coglie l’occasione per essere felice. Innamorata del primario Marco Colomba, ex marito dell’amica Lea Castelli (interpretata da Anna Valle), lo conquista dopo la loro violenta separazione, rovinando per forza di cose l’amicizia con lei. Interpretandola non posso non difendere le sue scelte, non posso che comprendere il suo profondo bisogno di amore: Anna in brevissimo tempo ha sentito i suoi sogni avverarsi, difficilmente permetterà a qualcuno o a qualcosa di portarglieli via.
Hai definito questo personaggio come una sorta di “villain”, quali sono gli aspetti che più ti affascinano di questa donna?
Mi ha colpito la sua sicurezza, la comprensione profonda del suo desiderio e il coraggio che dimostra per difenderlo. È una donna che non chiede permesso, non si muove in punta di piedi, ma afferma e combatte per quello che ama. Non sto parlando dei mezzi e dei fini per cui intraprende tutta la sua avventura, ma parlo del come porta a termine il suo compito. Da questo punto di vista, nonostante l’impianto rassicurante della narrazione, Anna è una donna moderna.
Che esperienza hai vissuto sul set con i colleghi ed il regista?
Più che un set è stata una festa. A partire dal mattino presto al trucco, dove tra le battute e i sorrisi c’era l’immancabile sottofondo di Anna Valle, grandissima appassionata e conoscitrice di musica. Ci ha davvero caricati con le sue playlist! Il clima che si respira su un set è in gran parte portato da chi ne sta al timone e con la regista Isabella Leoni non poteva che essere disteso, ho trovato cura e attenzione nel suo modo di dirigerci e di seguire tutta la troupe.
In che modo la serialità italiana sta cambiando modo di comunicare, secondo?
Trovo ultimamente più attenzione nel comunicare la diversità e noto che l’inclusività sta diventando pian piano un tema riconosciuto e toccato. Questo processo è ancora lento e credo ci sia tanta strada da fare ma le basi sono state gettate, anche perché oggi certe tematiche non possono essere ignorate, complici le grandi serie americane che ormai tutti vediamo sulle nuove piattaforme di streaming. La narrazione del femminile, per esempio, sta subendo una bella rivoluzione e non vedo l’ora che si faccia ancora più rumorosa e deflagrante.
Quali sono gli artisti e le artiste che ti ispirano quotidianamente nel tuo percorso?
Sarebbe facile parlare dei miei miti, da Monica Vitti a Gillian Anderson, ma io ho una grande, immensa fortuna: sono circondata da donne che quotidianamente mi ispirano e dalle quali imparo ogni giorno. Nel 2019, ho fondato con queste donne, 28 colleghe attrici. distribuite su tutto il territorio nazionale, Amleta un’associazione di promozione sociale che lotta per contrastare la violenza e la disparità di genere nel mondo dello spettacolo. A loro penso come fonte di ispirazione e vi assicuro è un enorme privilegio avere sotto gli occhi questi esempi. Per conoscerle vi invito a sbirciare il sito www.amleta.org.
Quali esseri umani speri di raccontare nel tuo futuro?
Negli anni, ho capito che tutti gli esseri umani sono interessanti, tutti hanno angoli di luce e di ombra gustosi da raccontare. Detto in altre parole, con una battuta: da vicino nessuno è normale! Oggi come oggi forse mi piacerebbe raccontare la vera cattiva della storia, più cattiva e spietata della mia Anna Galgano. Chissà, forse con questi villains ci ho preso gusto!
Tra i film, usciti nei mesi scorsi, quali sono quelli che ti colpiscono?
Recentemente sono andata a vedere America Latina dei fratelli D’Innocenzo con un cast eccezionale e un irraggiungibile Elio Germano. Un film che mi ha profondamente colpita non tanto per la trama, tutto sommato lineare, ma per l’angoscia, per l’aria pesante che è riuscito a far respirare. I registi sono maestri in questo e lo hanno dimostrato in tutti i loro film, oltre a un gusto per le immagini ben definito e ricco.
Quali sono, invece, le serie che ti hanno stupita nell’ultimo periodo?
Ultimamente, con imperdonabile ritardo, mi sono appassionata ad Euphoria, il teen drama della HBO, interpretato dalla divina Zendaya. Mi ci sono avvicinata sospettosa, ormai mal sopporto le storie di liceali che invadono le piattaforme, ma ammetto che mi ha catturata per tutti i motivi che si ricordavamo prima: narrazione del femminile e della diversità decisamente riuscita, montaggio serrato e prezioso, insomma un prodotto d’intrattenimento praticamente perfetto dal mio punto di vista.
In che modo si descriverebbe Eleonora come artista e come persona?
Seria, studiosa, perfezionista, appassionata. Sembrano tutti pregi ma nascondo rovesci della medaglia verso cui sono molto critica: a volte infatti vorrei essere più spensierata e coraggiosa, vorrei buttarmi con più slancio e spregiudicatezza nelle situazioni, vorrei essere più aperta, meno timida, forse semplicemente vorrei essere più giocherellona…ci sto lavorando!