Escobar: la storia vera dietro al film sul famoso narcotrafficante
Scopriamo chi era e che cosa ha fatto il protagonista della pellicola
Escobar è un film del 2014 che racconta parte delle vicende di Pablo Escobar, il più famoso narcotrafficante colombiano e del mondo. La pellicola si aggiunge ad una lunga lista di prodotti che hanno raccontato la vita e i crimini commessi dall’uomo. Ricordiamo tra i tanti, Escobar: Il Fascino del male con Javier Bardem e Penelope Cruz, o più recentemente la serie Netflix, Narcos. In questa pellicola Benicio Del Toro presta il volto al protagonista; insieme a lui recitano anche Josh Hutcherson – già noto nella saga di Hunger Games – e Carlos Bardem. Prima di vedere il film, che andrà in onda questa sera alle 21:20 su Rai 4, scopriamo la storia vera a cui si è ispirato.
Escobar: tutto quello che c’è da sapere
Pablo Escobar – conosciuto anche come L’imperatore della cocaina – è considerato il più potente e ricco narcotrafficante con un patrimonio di circa 76 miliardi di dollari. L’uomo è stato a capo di diversi cartelli della droga in Colombia: il cartello di Medellín, il cartello di Sinaloa, di Calí e di Guadalajara. Le attività illegali – che non si sono limitate solo allo spaccio della droga – comprendevano anche attività criminali come omicidi e sequestri. La predisposizione al crimine ci fu fin da bambino quando si dedicò a dei piccoli furti nella sua città. La fama invece la raggiunse nel 1975 dopo la morte – probabilmente ad opera dello stesso Escobar – di un narcotrafficante di Medellín. Con il tempo, grazie alla sua fama crescente, Escobar divenne anche un punto di riferimento per le persone della città, facendo piccoli favori e dipingendosi a tutti gli effetti come un benefattore.
Scese in politica e venne eletto alla Camera dei rappresentanti, il 14 marzo 1982. L’uomo venne però arrestato perché trovato in possesso di cocaina, cosa che lo privò della sua posizione politica. Da quel momento iniziò quindi un’attività di vendetta contro lo Stato che vide la morte di molti esponenti politici e non. Nel 1991, per evitare di essere estradato negli USA, si consegnò alle autorità colombiane. Durante il primo periodo di prigionia l’uomo visse nella prigione conosciuta come La Catedral, una vera e propria abitazione di lusso. Dopo qualche tempo il governo tentò di spostarlo in un’altra prigione ma l’uomo grazie ai suoi contatti riuscì ad evadere. La corsa terminò il 2 dicembre 1993 – giorno del suo compleanno – quando una squadra colombiana di sorveglianza lo localizzò in un quartiere di Medellín. L’uomo cercò di scappare ma venne raggiunto da alcuni colpi di pistola che gli furono fatali.