Fino all’ultimo indizio: il film è basato su una storia vera?
Scopriamo se la storia raccontata dalla pellicola ha un fondo di verità
Fino all’ultimo indizio è da diversi giorni tra i titoli più visti su Netflix. Il film ha debuttato lo scorso anno sulla piattaforma streaming HBO Max riscuotendo un discreto successo. Ambientato negli anni ’90 a Los Angeles, racconta le vicende di un vice sceriffo, interpretato da Denzel Washigton e il detective capo Jimmy Baxter (Rami Malek). I due si troveranno a dover collaborare su alcuni casi irrisolti che sembrano essere collegati tra di loro. Con il passare del tempo le prove conducono ad un certo Albert Sparma, interpretato da Jared Leto. L’uomo è davvero coinvolto o vittima di una serie di coincidenze? Le vicende narrate nel film non sono tratte da casi di cronaca realmente accaduti, tuttavia in Fino all’ultimo indizio ci sono delle somiglianze con le tensioni e il clima degli anni ’90.
Fino all’ultimo indizio: adattare la Los Angeles degli anni ’90 ad oggi
Sebbene Fino all’ultimo indizio sia uscito nel 2021, lo script del film risale al 1993 scritto dal regista John Lee Hancock. Nonostante siano passati tanti anni, Hancock ha comunque deciso di non cambiare le date e cercare di ricostruire le atmosfere del crimine di quegli anni. Il film non si ispira ad un caso specifico, ma ciò che ha influenzato il regista è sicuramente il clima di pericolo, crimine e violenza che c’era in quegli anni a Los Angeles. Nel film ci sono richiami a figure inquietanti come il killer dello Zodiaco, di cui aveva parlato in abbondanza David Fincher nel film omonimo; o più ancora è facile notare la somiglianza tra la sequenza d’apertura del film e una del Il silenzio degli innocenti.
Per quanto riguarda invece la polizia e le indagini condotte, che molto spesso, non risolvevano purtroppo questi casi, va notato che in effetti il film cerca di essere più legato possibile alla realtà. Ad esempio gli strumenti utilizzati dalla scientifica per analizzare le prove e cercare di individuare il sospettato in quegli anni erano ancora incompleti, o comunque non ai livelli di oggi. Senza contare poi l’impatto emotivo che la mancanza di soluzioni aveva sui detective. Nonostante la loro formazione si trovavano spesso davanti ad omicidi che li colpivano e che prendevano sul piano personale, cercando di tutti i modi di risolverli. Scavare nella psiche di chi indaga ha permesso di costruire Fino all’ultimo indizio come un thriller che è il giusto mix di storia e realtà, unito ad un pizzico di psicologia.
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