Goodbye Baghdad di Simone Manetti al FESCAAAL 2025 – Concorso Extr’A

Al FESCAAAL 2025 il cortometraggio di Simone Manetti che racconta il sacrificio di Nicola Calipari

È stato presentato sabato 22 marzo, ed è disponibile in streaming su Mymovies – la piattaforma che da anni ospita diversi dei titoli delle sezioni del Festival del Cinema Africano d’Asia e America LatinaGoodbye Baghdad, il cortometraggio di Simone Manetti presentato in Concorso Extr’A al FESCAAAL 2025. Il 4 febbraio 2005 la giornalista Giuliana Sgrena viene rapita a Baghdad da un gruppo jihadista. I Servizi Segreti italiani si attivano per la sua liberazione nonostante il divieto degli Stati Uniti di aprire una qualunque forma di trattativa con i rapitori. A un mese dal rapimento, il 4 marzo, viene raggiunto un accordo segreto coi rapitori, con gli Stati Uniti che forniscono supporto logistico nonostante per loro la missione, ufficialmente “non esista”.

Il dirigente dei Servizi Segreti Nicola Calipari è l’ufficiale incaricato di riportare a casa Giuliana Sgrena e sarà lui a proteggerla sino all’ultimo, fino a sacrificarsi per lei, facendole da scudo umano e morendo sotto i colpi del fuoco “amico”.fescaaal 2025

Il sacrificio di Nicola Calipari in Goodbye Baghdad di Simone Manetti, in concorso Extr’A al FESCAAAL 2025

Simone Manetti (Marta – Il delitto della Sapienza, Il giovane Berlusconi) affronta una ferita ancora aperta nella recente storia italiana, affidando il racconto degli ultimi momenti di vita di Nicola Calipari a una prospettiva intima, che in un breve spazio di tempo immerge nella tensione, nel tumulto emotivo e nel legame venuto a crearsi tra l’ufficiale e Sgrena. La telefonata alla famiglia, fatta di rassicurazioni velate da una paura consapevole, il primo contatto con Giuliana, il sacrificio fatto in maniera istintiva. Manetti indugia sui volti, con primi piani sui volti di Sergio Albelli e Galatea Ranzi nel buio angosciante e tattile di un viaggio drammatico. Quello che Manetti porta in prima mondiale al FESCAAAL 2025 è un documento di una semplicità spiazzante che restituisce con una prospettiva inedita il racconto di una tragedia rimasta senza colpevoli e che ancora oggi lascia aperti interrogativi rimasti senza risposta.

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