House of Gucci: la storia vera dell’omicidio Gucci che ha ispirato il film di Ridley Scott
House of Gucci è arrivato in sala nel dicembre 2021. Tratto dal best seller di Sara Gay Forden House of Gucci. Una storia vera di moda, avidità e crimine (2001), racconta la storia di Patrizia Reggiani e Maurizio Gucci in una vera e propria epopea familiare che culmina con l’omicidio dell’erede della famiglia, e presidente dal 1983 al 1993 dello storico marchio di moda, avvenuto nel marzo del 1995. Un caso di cronaca che all’epoca scosse il mondo della moda e l’Italia intera. Accolto in maniera piuttosto tiepida dalla critica, il film diretto da Ridley Scott vanta un cast stellare. Lady Gaga è Patrizia Reggiani e Adam Driver veste i panni di Maurizio Gucci. Accanto a loro Jared Leto, Jeremy Irons, Salma Hayek e Al Pacino. Ma qual è la vera storia del delitto Gucci che ha ispirato il film House of Gucci (qui la nostra recensione)?
L’omicidio di Maurizio Gucci – House of Gucci, la vera storia dietro il film di Ridley Scott
Attorno alle 9 del mattino del 27 marzo 1995 Maurizio Gucci si trova nell’androne di un elegante palazzo in via Palestro 20 a Milano. All’ingresso del palazzo vi è anche il portiere dello stabile, Giuseppe Onorato, che non presta particolare attenzione all’uomo che sosta lì davanti già da qualche minuto. Almeno fin quando non estrae un’arma con silenziatore ed esplode quattro colpi di pistola, di cui uno fatale alla testa, freddando Maurizio Gucci. Un proiettile raggiunge anche Onorato che viene ferito a un braccio. Il sicario sale a bordo di un’automobile verde guidata da un complice e scappa a tutta velocità. Per mesi le indagini ruotano attorno alla ricerca di un movente economico, con gli investigatori che passano al setaccio i conti di Gucci e rivolgono la propria attenzione ad alcuni debiti che la vittima aveva contratto in Svizzera e in Giappone. Vengono percorse piste che sembrano non portare a nulla. Fin quando le indagini si concentrano sulla ex moglie e Lady Gucci Patrizia Reggiani.
Patrizia Reggiani aveva registrato nastri contenenti minacce rivolte all’ex marito e all’attuale compagna e nelle settimane precedenti all’omicidio aveva manifestato con le amiche il proposito di liberarsi di colui che a suo dire le aveva rovinato la vita. Frasi che le amiche avevano ritenuto scherzose e dettate da un rancore che all’atto pratico non avrebbe portato a nulla. Come vediamo in House of Gucci (qui il trailer), Maurizio lascia Patrizia nel 1985. Il divorzio risale al 1992 e quando Gucci si innamora di un’altra donna la gelosia di Patrizia diventa logorante. Rimasta sola, la ex Lady Gucci trova compagnia e conforto in Pina Auriemma ed è a lei che si rivolge per trovare un sicario. Auriemma si rivolge al portiere di un albergo, Ivano Savioni, che coinvolge nell’operazione Orazio Cicala. Cicala, che farà da basista e autista dell’auto il giorno dell’omicidio, affida il compito di sicario a Benedetto Ceraulo. A indirizzare gli investigatori verso Patrizia Reggiani e Pina Auriemma, nel 1997, è un uomo che vive di espedienti, Gabriele, amico di Savioni.
Dall’arresto di Patrizia Reggiani alle condanne
Il 31 gennaio del 1997 Patrizia Reggiani viene arrestata per omicidio volontario premeditato. Reggiani cerca di scaricare tutta la responsabilità su Pina Auriemma, sostenendo che la donna avesse organizzato l’omicidio di Maurizio Gucci senza informarla. A screditare Reggiani arrivano le confessioni della stessa Auriemma, di Ivano Savioni e del basista Orazio Cicala. L’unico a sostenere la propria innocenza sino alla fine è il sicario Benedetto Ceraulo.
I tre gradi di giudizio confermano le condanne di tutti gli imputati. Patrizia Reggiani e Orazio Cicala vengono condannati a 29 anni di carcere, Pina Auriemma e Ivano Savioni rispettivamente a 25 e 26 anni. Per l’esecutore materiale Benedetto Ceraulo c’è invece l’ergastolo. Dopo una riduzione della pena, l’ex Lady Gucci torna in libertà nel 2014 dopo aver trascorso 16 anni in carcere.