House of the Dragon: la stagione 2 farà ancora più riferimento a Game of Thrones

La seconda stagione di House of the Dragon presenterà un ritmo amplificato secondo quanto rivelato dallo showrunner. La serie HBO è un prequel dell’epico fantasy di successo Il Trono di Spade, adattato dalla serie di romanzi raccolti in Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di George R. R. Martin. Concentrandosi su una nuova lotta per il potere attorno al Trono di Spade nel continente di Westeros due secoli prima, lo show segue in gran parte la famiglia regnante, Casa Targaryen, e i suoi alleati e nemici mentre si avvicinano ad una guerra civile divorante, che diventerà nota come la Danza dei Draghi.

Cosa dobbiamo aspettarci da House of the Dragon 2? Parola allo showrunner 

Lo showrunner di House of the Dragon, Ryan J. Condal, ha recentemente annunciato che si occuperà anche della seconda stagione della serie ed ha spiegato “La prima stagione ha adottato un approccio in qualche modo rallentato rispetto a Il Trono di Spade, perché volevamo che gli spettatori familiarizzassero con i personaggi e le loro motivazioni prima di gettarli nel fuoco. La seconda stagione raggiungerà i ritmi che la gente si aspettava dal medioevo de Il Trono di Spade, ma sarà stata guadagnata e gli spettatori sentiranno le tragedie perché ci siamo impegnati noi”.

Il finale di House of the Dragon è andato in onda tra la notte di domenica 23 ottobre e lunedì 24. Una volta uscito, i fan avranno un’idea sul proseguimento della trama nella seconda stagione. Molti dei singoli episodi hanno caratterizzato enormi salti temporali, che vanno da sei mesi a dieci anni ed è probabile che una prossima stagione si svolga molto più tardi rispetto al finale della prima.

Al contrario, visto il peso della guerra, potrebbe esserci una cronologia più stretta per catturare ogni dettaglio del conflitto di Casa Targayren. Un altro elemento sarà il senso di leggerezza. Infatti, nonostante i personaggi cerchino di essere il più seri possibile, si creerà un rafforzato senso dell’umorismo nato dalle loro interazioni, pur essendo non intenzionale.