Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente, il regista elogia l’interpretazione dei villain nel prequel
Il regista Francis Lawrence rivela ciò che Peter Dinklage e Viola Davis apportano ai rispettivi personaggi ne La ballata dell'usignolo e del serpente
Francis Lawrence ha adorato avere la possibilità di lavorare con Peter Dinklage e Viola Davis in Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente. “Alcune scene di Peter sono tra le mie preferite del film”, ha detto il regista dopo l’uscita dell’ultimo trailer del film. “Volevo lavorare con lui da così tanto tempo. È arrivato ed ha lasciato senza fiato tutti”, ha aggiunto Lawrence riguardo alla performance della star di Game of Thrones nei panni del preside della Capitol Academy, Casca Highbottom. Ha anche elogiato il lavoro di Davis come gamemaker Volumnia Gaul e la sua dinamica con Coriolanus Snow.
Il regista di Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente fiero dei suoi villain
Sebbene Dinklage appaia occasionalmente nel nuovo trailer de La ballata dell’usignolo e del serpente, il personaggio di Davis occupa la maggior parte del tempo sullo schermo, spingendo Snow su ciò che pensa servano gli Hunger Games e su come controllare al meglio i residenti degli altri distretti. Secondo Lawrence, Gaul “crede molto in una filosofia specifica e sta portando Snow in quella direzione. Trova una strana gioia e creatività nel suo lavoro di gamemaker”.
Questo, ha aggiunto, si riflette nel costume di Gaul, etichettandola come “una persona creativa con un fondamento molto sinistro, quindi c’è molto colore nel suo guardaroba e nei suoi capelli, persino nei suoi occhi, e anche nella sua creazione… È davvero la prima vera gamemaker a pensare fuori dagli schemi”.
La storia segue un giovane Snow che ha il compito di fare da mentore al tributo del Distretto 12 Lucy Gray Baird (Rachel Zegler) per il decimo evento degli Hunger Games, relazione che getterà i semi per quello che Snow diventerà alla fine. Rispetto a Katniss Everdeen, Lawrence ha descritto Lucy come la sua antitesi, sia per il modo in cui “indossa la sua sessualità apertamente e sia davvero un’artista”, sia per la sua capacità di “ammaliare la folla e manipolare le persone”.