Il Parents TV Council si scaglia contro Disney+ per l’arrivo di alcune serie Marvel non adatte ai minori
L’associazione americana sostiene che le serie Marvel in arrivo sulla piattaforma propongano dei contenuti troppo violenti
Nel 2018, Netflix ha iniziato a cancellare le varie serie basate sui personaggi Marvel – ovvero Daredevil, Jessica Jones, IronFist, Luke Cage e The Punisher – impedendo ai Marvel Studios di utilizzarli per due anni. Col tempo i diritti dei singoli personaggi sono ritornati ai Marvel Studios che hanno iniziato ad utilizzare alcune versioni di quelle proprietà intellettuali per le loro storie, fino alla recente notizia, che la Disney ha riottenuto la distribuzione di queste serie. Questa scelta però, ha sollevato i commenti negativi da parte dell’organizzazione Parents Television Council che ha condiviso le sue critiche rivolte alla scelta sostenendo che “distruggerà il brand“. L’associazione americana sostiene infatti che queste serie Marvel propongano dei contenuti troppo violenti e adulti rispetto agli altri titoli proposti nel catalogo.
Il Parents TV Council si scaglia contro Disney+: le dichiarazioni
Tim Winter, presidente del Parents Television and Media Council, ha dichiarato:
Per oltre 98 anni, la Walt Disney Company è stato un sinonimo delle parole “Family Friendly” (Adatti alla famiglia), e non riesco a pensare a un’altra società nella storia americana che sia stata costruita sulle spalle – e sui portafogli – dei genitori e delle famiglie. La piattaforma della società Disney Plus si è presentata logicalmente come un servizio di streaming adatto alle famiglie e i genitori si sono fidati della Disney, pensando che offrisse proprio quello. Sembra follemente fuori dal brand per Disney+ aggiungere una programmazione TV-MA e vietata ai minori, apparentemente per aumentare i guadagni degli abbonamenti. Quindi cosa arriverà dopo, aggiungere delle performance dal vivo di striptease a Fantasyland a Disney World?
Disney+, probabilmente già consapevole delle possibili critiche, aveva già annunciato un miglioramento del suo sistema di controllo, che i genitori possono usare per impedire ai minori di accedere a contenuti non considerati appropriati. PTC ha comunque sottolineato che la semplice presenza di contenuti adatti a un pubblico adulto “viola la fiducia delle famiglie e potrebbe allontanarli totalmente”. L’organizzazione sostiene che non c’è bisogno che Disney+ competa con i contenuti espliciti offerti dalle altre piattaforme di streaming. Per ora non è arrivata ancora nessuna risposta dalla piattaforma, che si stima arriverà a quota 202 milioni di abbonati entro il 2025.