Jennifer Aniston risponde alle critiche: “Non possiamo pensare solo a noi stessi”
Aniston è tornata ad affrontare il tema vaccino, rispondendo sui social alle critiche ricevute per aver chiuso i rapporti con amici no vax
Questa settimana Jennifer Aniston è stata sommersa dalle critiche per aver raccontato di aver interrotto l’amicizia con alcune persone che hanno deciso di non vaccinarsi. E con altre che invece non volevano dichiarare pubblicamente il proprio stato di vaccinazione. A distanza di pochi giorni, l’attrice di Friends ha quindi scelto di rispondere alle critiche ricevute, condividendo nelle stories di Instagram uno dei tanti commenti apparsi sotto i suoi recenti post. Ad una utente che le chiedeva perché fosse preoccupata per i “non vaccinati intorno a lei” se lei stessa è vaccinata, Aniston ha risposto: “Perché se hai la variante, puoi ancora trasmettermela“. Di seguito lo screen della stories:
La risposta di Jennifer Aniston alle critiche sul vaccino
Come si vede dalla stories, l’attrice americana ha aggiunto:
Potrei ancora ammalarmi, ma non sarò ricoverata in ospedale e non morirò. Però posso ancora trasmetterlo a qualcun altro che non si è fatto il vaccino o la cui salute è compromessa e quindi metterei a rischio la sua vita. Questo è il motivo per cui mi preoccupo. In questo caso dobbiamo preoccuparci di più degli altri che di noi stessi.
Dopodiché l’attrice ha pubblicato una foto di un pezzo di tessuto ricamato con la frase: “Ciò che non ti uccide muta e ritenta“. Jennifer Aniston è quindi tornata ad affrontare il tema vaccino, rispondendo sui social alle critiche ricevute per aver chiuso i rapporti con amici no vax e spiegando perché si preoccupa così tanto del numero di persone che scelgono di non sottoporsi al vaccino. Nell’intervista che ha scatenato tutte queste polemiche, Aniston aveva detto che ritiene un obbligo morale e professionale informare gli altri del proprio stato di vaccinazione. Ha anche aggiunto: “C’è un folto gruppo di persone che sono no vax o semplicemente non ascoltano i fatti. È un vero peccato.”