Johnny Depp critica i produttori di blockbuster: “I budget sono ridicoli per questi film”
Johnny Depp potrebbe aver condiviso la sua mancanza di interesse per un ritorno al franchise di Pirati dei Caraibi, criticando i film ad alto budget
Johnny Depp potrebbe aver deciso di non far parte più del franchise di Pirati dei Caraibi – anche se un’offerta dovesse presentarsi in futuro – dopo aver criticato la tendenza di Hollywood verso produzioni costose che il pubblico non sembra più apprezzare. Durante la promozione del film Jeanne du Barry, Depp ha sottolineato che pur non avendo il budget mastodontico di alcuni dei suoi lavori precedenti, è stato significativo perché ha segnato il suo ritorno sul grande schermo (dopo le battaglie legali pubbliche con Amber Heard).
In passato, Depp era considerato una grande star di Hollywood, ma la sua carriera ha subito una brusca interruzione dopo esser stato accusato di abusi dalla sua ex compagna, Heard. Le conseguenze di queste accuse lo hanno portato ad abbandonare il ruolo di Grindlewald nel franchise di Animali Fantastici e a non essere più considerato per molti grandi progetti. Dopo il tumulto legale, l’attore sembra aver rinunciato a cercare ruoli in film di grande successo, preferendo invece progetti più intimi e di dimensioni ridotte.
Johnny Depp ha ammesso felicemente di essere “non normale”
In una recente intervista, Maïwenn, la co-star e regista di Jeanne du Barry, ha parlato della sua esperienza lavorativa con l’attore, sottolineando che non è una persona comune. Depp sembra essere d’accordo: lui stesso ammette di non considerarsi normale.
Johnny Depp ha riflettuto sulla sua vita e carriera, riconoscendo che sin dall’età di 23 anni è stato sotto i riflettori della fama. Ha espresso una visione onesta della sua esperienza, dicendo: “Sono stato incredibilmente fortunato e non posso lamentarmi di nulla. Assolutamente nulla. È un modo molto strano di crescere. Ma dopo 38 anni… La cosa davvero folle è aspettarsi che qualcuno che ha vissuto in una situazione del genere sia normale. Ho dovuto adattare il mio mondo al modo in cui devo vivere. Come vivo? Vivo dietro le finestre. Vivo dietro i vetri delle auto, dei treni, degli aerei, delle camere d’albergo…”.