Johnny Depp ha comprato l’isola di Pirati dei Caraibi: “Non credo di aver mai visto un posto così bello”
L'attore ha comprato un'isola caraibica dedicando alcune spiagge alla memoria degli amici defunti
Le splendide località di Pirati dei Caraibi hanno fatto innamorare Johnny Depp tanto da spingerlo a comprare un’isola del film che ha poi dedicato alla memoria di alcuni suoi cari defunti. Nel 2004 infatti, l’attore ha pagato 3,6 milioni di dollari per comprare un’isola, poi chiamata Little Hall’s Pond Cay. E poi, ha aggiunto altri 8 milioni di dollari per acquistare uno yacht privato che lo traghettasse per l’isola ogni volta che voleva.
La star di Hollywood, sin da quando ha girato il primo film si era innamorato di questa isola, che si trova nell’arcipelago di Exumas in un distretto delle Bahamas. “Non credo d’aver mai visto un posto così puro e bello. Puoi sentire la tua frequenza cardiaca diminuire di circa 20 battiti mentre sei lì. Percepisci una libertà istantanea. L’evasione è sopravvivenza per me”. ha dichiarato l’attore dopo l’acquisto.
Johnny Depp ha comprato l’isola di Pirati dei Caraibi
L’isola è di 45 acri e vanta sei spiagge di sabbia bianca. Queste sono state tutte ribattezzate da Depp con i nomi delle persone a lui più care. Due prendono il nome dai suoi figli, Lily-Rose, 23 anni, e Jack, 20, avuti dall’ex compagna Vanessa Paradis. Le altre spiagge sono state ribattezzate Vanessa e Gonzo, il folle giornalista da lui stesso interpretato in Paura e Delirio a Las Vegas. Questa presenta tavoli di vetro con il volto di Thompson inciso sopra. Un’altra delle spiagge prende il nome dall’amico di lunga data, Marlon Brando. I due sono stati grandi amici fino alla morte di Brando nel 2004.
Il film del franchise ambientato sull’isola è Pirati dei Caraibi: la maledizione della prima luna. Svariate le location sfruttate, tra le quali anche questo paradiso, di cui Johnny si era perdutamente innamorato. L’isola del capitano Jack Sparrow inoltre, è molto curata tanto da essere alimentata esclusivamente a energia solare, assicurandosi di non danneggiare ulteriormente il pianeta.