Joker: Folie à Deux, per Todd Phillips il film non è mai stato pensato come una critica al fandom tossico

Per il regista questo sequel non ha mai avuto lo scopo di ammonire i fan del primo film

Joker 2 sta facendo discutere, ma c’è un punto su cui critica e pubblico sono d’accordo con poche eccezioni: questo sequel è una delusione. Basti pensare che sull’aggregatore Rotten Tomatoes Joker: Folie à Deux ha percentuali tanto armoniche tra le due categorie quanto preoccupanti: 33% per la critica e 31% per il pubblico. La conferma di queste tendenza al basso arriva anche dai risultati disastrosi del botteghino del week end d’esordio con un incasso di appena 37,8 milioni di dollari negli Stati Uniti a fronte dei 96,2 ottenuti al debutto dal primo film. Ma c’è un altro dato sul quale sia la critica che il pubblico sono d’accordo, o meglio un’interpretazione che sta circolando con una certa insistenza: Joker 2 è una critica diretta ai fan del primo film, un attacco nemmeno troppo velato alla ricezione entusiastica (e a volte tossica) di Joker, che ne ha travisato il messaggio. Un’interpretazione legittima ma che a quanto pare non era nelle intenzioni di Todd Phillips.

joker 2

Village Roadshow Pictures, DC Studios, Joint Effort

Joker 2 non è stato concepito come una “risposta” critica alla ricezione del primo film

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Warner Bros. Pictures, Village Roadshow Pictures, Bron Creative, Joint Effort, DC Films

Todd Phillips ha negato che Joker 2 sia nato come una critica al fandom tossico del primo film nel corso di un’intervista con IGN. «Una delle cose che abbiamo sempre sottolineato riguardo il primo film o una delle cose che ho sempre detto più che a sufficienza nel difendere il primo film quando ce n’è stato bisogno da coloro che lo ritenevano irresponsabile riguarda l’uso della violenza – spiega Phillips – Ho sempre pensato che [Joker] fosse un film responsabile perché mostrava gli effetti reali della violenza, non glorificava l’uso della violenza». E ancora riguardo Joker: Folie à Deux: «Una delle cose che abbiamo cercato di portare avanti qui è la stessa idea. Una scena molto importante nel film è l’interrogatorio di Gary. Perché? Perché mostra gli effetti reali del trauma su una persona che ne ha subito uno. […]. Volevamo sottolineare gli effetti della violenza, non volevamo rivolgerci al fandom tossico […]».

Phillips si è poi soffermato su quella parte di fan che non ha mai voluto vedere Arthur Fleck, bensì solo Joker e in Joker 2 è lo stesso Arthur a volersi allontanare dall’essere Joker. «Non si è mai trattato di rivolgere una critica al fandom tossico, ma piuttosto di riflettere su cosa succede quando ti viene appiccicata addosso un’etichetta, che non riflette quello che sei in realtà». Joker: Folie à Deux è al cinema, trovate qui la nostra recensione. [Fonte: IGN]

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